Il comico, però, non è disposto a fare marcia indietro. E, dalle colonne del Daily Telegraph, ha difeso Farage assicurando che non è razzista: "Ha senso dello humour e dell’ironia". Secondo il leader del M5S sono diversi i punti in comune fra i due partiti, a partire dall’immigrazione. Cinque Stelle e Ukip hanno già nominato due negoziatori per continuare il confronto in tempi rapidi ed "entro poche settimane" potrebbe essere trovato "un pragmatico accordo" per quello che fonti dell’Efd definiscono "un semplice matrimonio di convenienza".
"In questo momento stiamo discutendo e negoziando con Grillo un possibile accordo - puntualizza Farage - ma nessuna conclusione è stata raggiunta". Per tranquillizzare gli inquieti del M5S, ambienti vicini all'euroscettico inglese si sono affrettati a spiegare che l'alleanza si dovrebbe basare "sulla assoluta libertà" e "non su una proposta politica comune". Insomma, sarebbe solo uno strumento da utilizzare per "fare guai" a Bruxelles, per poter avere peso all'europarlamento dove, a differenza dei parlamenti nazionali, solo i deputati iscritti a un gruppo, che può essere formato solo aggregando partiti di almeno sette diversi Paesi, partecipano alla spartizione delle presidenze delle commissioni e dei dossier legislativi. "È una mossa tattica - ha spiegato il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio - serve per calendarizzare provvedimenti e eleggere vicepresidenti del parlamento e presidenti di commissione che poi incidano nelle scelte". L'accordo tra Farage e Grillo porterebbe alla nascita di una formazione da oltre cinquanta parlamentari. Il tutto mentre i Verdi europei che, per voce di un esponente tedesco avevano escluso ogni possibilità di accogliere gli euroscettici di Grillo, sembrano ora più possibilisti (quanto meno a portare avanti i primi "contatti")
"Farage vuole controllare i flussi migratori in Europa come noi - assicura - non è vero che è razzista, come io non sono il fascista e nazista che descrivono i giornali italiani". E è per questo, a suo dire, che Farage non ha voluto allearsi con la Lega Nord che sull’immigrazione propone "politiche molto più drastiche". Ad ogni modo l'ultima parola spetterà agli iscritti del forum online. Nel Codice di comportamento per gli eletti M5S a Strasburgo c'è infatti scritto che per le alleanze proposte da Grillo "dovrà esserci la ratifica tramite il voto della Rete". Un passaggio che potrebbe giocare brutti scherzi al comico.