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Continua a far discutere in particolare la possibile introduzione del Green pass sul modello francese, che vede diviso il centrodestra. Il governo sta lavorando a un decreto su questa misura che potrebbe arrivare già questa settimana.

All'interno del governo si continua a discutere e mediare sul nuovo utilizzo del green pass. L'ipotesi che sta prendendo forma è: con una dose di vaccino si va nei ristoranti al chiuso, con due dosi nei luoghi più affollati. Nelle zone dove c'è una forte circolazione del virus invece doppia dose per recarsi ovunque. E non manca l'idea di una stretta maggiore in autunno.

Le attività non hanno subito già abbastanza in un anno e mezzo di restrizioni? Per il governo no», attacca la presidente di Fdi, Giorgia Meloni.
Il leader della Lega Matteo Salvini dice «no» alle multe e a creare nuovi obblighi burocratici che «non servono a nulla, se non a complicare la vita agli italiani».

Ancora nulla di ufficiale al momento ma è questione di poche ore prima che si riunisce la cabina di regia e il Consiglio dei ministri per decidere il da farsi. Si dibatterà non solo di questo ma anche nei nuovi parametri per la classificazione delle aree di rischio con l'obiettivo di lasciare tutta Italia in zona bianca fino al 15 agosto, di frenare la diffusione della variante Delta e se prorogare lo stato di emergenza che scadrà il 31 luglio per almeno altri tre mesi.

"Qualsiasi spostamento, in questo periodo, può comportare un rischio sanitario: in molte isole greche, inclusa Corfù, la presenza di stranieri risultati positivi è significativa e sta comportando rallentamenti e difficoltà alle autorità sanitarie locali nel reperire alloggi adeguati nei Covid-hotel". Lo scrive l'Unità di crisi della Farnesina ad una società che ha organizzato un viaggio in Grecia, con partenza il 23 luglio, di 400 ragazzi italiani.

Nella missiva - secondo quanto appreso - si invitano gli organizzatori ad informare "anche i familiari dei ragazzi" dei rischi e "dei possibili costi aggiuntivi" legati a questi viaggi.

Si andrà in zona gialla se l'occupazione delle terapie intensive è superiore al 5% dei posti letto a disposizione e se quella dei reparti ordinari supera il 10%. Sarebbe questa, secondo quanto si apprende da diverse fonti di governo e delle regioni, l'ipotesi alla quale si sta lavorando per rivedere i parametri del monitoraggio con il quale vengono attribuite le fasce di colore alle regioni.

Scendono leggermente i positivi ai test per i Covid individuati nelle ultime 24 ore, sono 2.072 secondo i dati del ministero della Salute. Sono invece 7 le vittime in un giorno. Sono 89.089 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute.

Cambiare le regole delle quarantene, rivedendole alla luce del Green Pass: Matteo Renzi affida alla newsletter riservata ai sostenitori la sua personale ricetta contro il rischio di nuove chiusure. "I contagi crescono e cresceranno, ma per chi ha gli anticorpi nessun allarmismo. Il problema non è il numero delle persone contagiate, ma la terapia intensiva, l'ospedalizzazione, i decessi", spiega prima di lanciare l'appello al governo: "Spero che il Governo cambi le regole della quarantena: se un vaccinato entra in contatto con un positivo oggi va in quarantena per 14 giorni. Follia! Chi ha il Green Pass deve essere tutelato".

Una linea morbida sulla quarantena che Renzi vuole accompagnare con l'obbligo vaccinale per alcune categorie. "Chi lavora a scuola o negli ospedali, a mio avviso, dovrebbe avere l'obbligo vaccinale. Per tutti gli altri estenderei l'utilizzo del Green Pass sul modello Macron. Basta con le zone rosse: in zona rossa ci vada chi non è vaccinato. Chi ha gli anticorpi può andare dappertutto". In quest'ottica il leader di Italia Viva difende il vaccino per gli under 40: "Dire che non bisogna vaccinarsi sotto i 40 anni è una follia. Da sempre ho fatto una battaglia contro i No Vax. Penso che bisogna giocare la carta della franchezza: nelle settimane cresceranno i contagi perché la variante Delta è contagiosa, ma per chi è vaccinato il covid è poco più di una influenza".

Nonostante ciò, per Renzi va evitato l'obbligo vaccinale per tutti: "Sono favorevole al green pass, anche per i trasporti. Se dobbiamo tornare in 'zona rossa', ci vada chi non è vaccinato. E' l'unica strada per evitare l'obbligatorietà del vaccino". Un'ipotesi sposata invece dal segretario Pd, Enrico Letta, che ieri sera chiudendo la Festa de L'Unità a Testaccio ha ribadito: "Sono tra i favorevoli all'obbligo vaccinale. Non è una cosa che non esiste, ci sono già degli obblighi vaccinali. Non stiamo inventando una cosa nuova. Dopo quello che è avvenuto in questo anno e mezzo, mi chiedo cos'altro dobbiamo aspettare". Ma la distanza maggiore fra Renzi e il pd si registra sul Ddl Zan.

Il senatore di Iv considera "una vergogna" la scelta di Enrico Letta di non sedersi allo stesso tavolo con Matteo Salvini per trattare le modifiche al testo della legge contro l'omotransfobia. “È una vergogna non trattare sul ddl Zan. Il Pd si sta avvicinando troppo ai 5 Stelle. Quando dice che non si tratta sulla legge Zan ma si tratta sulla giustizia è strano. Come si fa a non trovare un punto di equilibrio?". E ancora: "Non capisco perché, oggi che la Lega ha dato la disponibilità, il Pd si è messo di traverso. Oggi il Pd è diventato il partito No Zan".

Prevista per oggi anche la conferenza delle Regioni. La riunione del Consiglio dei ministri, invece, avverrà entro giovedì 22 luglio in maniera tale da poter far entrare in vigore il decreto per lunedì 26 luglio. Il Pd e il ministro Speranza spingono per interventi molto decisi. Questo fa presupporre un acceso dibattito dal momento che, come riporta il Corriere, le resistenze sono svariate, sia dalla Lega di Matteo Salvini il quale si è dichiarato favorevole al green pass per "i posti affollati, ma non per andare a mangiare una pizza" che dal M5s di Conte, il quale avrebbe espresso le sue perplessità direttamente al premier Mario Draghi. L'obiettivo comune, come richiesto dalle associazioni di categoria, resta sempre il lasciare aperte le attività.

E' stabile il numero dei nuovi casi di Covid-19: quelli registrati nelle ultime 24 ore sono 3.127 e 3 le vittime del virus, contro i 3.121 nuovi positivi e i 13 morti delle 12 ore precedenti. In aumento, invece, il tasso di positività che si attesta all'1,9% contro l'3,3% di ieri. I contagi, come riporta il bollettino diffuso quotidianamente dal ministero della Salute, sono emersi da 165.269 tamponi eseguiti, tra antigenici e molecolari. In tutto ci sono 46.113 cittadini attualmente positivi, 2.622 in più rispetto a ieri.
Più o meno stabili i numeri delle terapie intensive, che registrano un lieve calo rispetto a ieri: sono 156 i pazienti totali ricoverati in rianimazione, 6 meno di ieri. Mentre nei reparti ordinari sono aumentati i pazienti: 25 in più rispetto a ieri, per un totale di 1.136 persone.

Sono invece 501 le persone dimesse e guarite nelle ultime 24 ore dal Covid-19, per un totale di 4.113.478 dall'inizio della pandemia. Le vittime, da febbraio dello scorso anno, sono state 127.867.
E mentre la curva dei contagi pare essere di nuovo in salita, soprattutto per via delle varianti Delta e Delta plus, prosegue il dibattito sul Green pass, per il quale il governo pare essere arrivato ad un punto fermo.

Il pass che stanno discutendo, ha una validità di nove mesi ed è rilasciato in formato cartaceo o digitale, su richiesta dell'interessato, dalla struttura sanitaria che effettua la vaccinazione contro il Covid. È possibile ottenere il Green pass anche con una sola dose di vaccino: in questo caso il lasciapassare è valido dal 15esimo giorno dalla prima e fino alla seconda somministrazione. La certificazione sarà disponibile anche nel fascicolo sanitario elettronico del paziente.

Quali informazioni devono essere riportate sul certificato?
Oltre alle generalità dell'interessato (nome e cognome) in questo caso il certificato deve indicare la sua data di nascita e anche alcuni dettagli relativi alla vaccinazione. Deve quindi riportare la malattia o agente bersaglio, il tipo di vaccino eseguito, la denominazione del vaccino o l'indicazione del titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio. Il documento deve anche indicare il numero della dose effettuata e il numero totale delle dosi previste, la data dell'ultima somministrazione effettuata, lo Stato membro in cui è stata effettuata la vaccinazione, la struttura che detiene il certificato e il suo identificativo univoco.

2) Guarigione e termine dell’isolamento in seguito all'infezione

La certificazione ha una validità di sei mesi ed è rilasciata, su richiesta dell’interessato, in formato cartaceo o digitale, dalla struttura presso la quale è avvenuto il ricovero del paziente affetto da Covid-19, ovvero, per i pazienti non ricoverati, dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta, ed è resa disponibile nel fascicolo sanitario elettronico dell’interessato. La certificazione cessa di avere validità qualora, nel periodo di vigenza semestrale, il cittadino sia positivo al SARS-CoV-2. Le certificazioni di guarigione rilasciate precedentemente dall’entrata in vigore del decreto sono valide per sei mesi a decorrere dalla data indicata nella certificazione.

Quali informazioni devono essere riportate sul certificato?
Anche in questo caso, il certificato deve necessariamente riportate alcune informazioni. Oltre ai dati anagrafici, sul documento devono essere indicati la data del primo test positivo, lo Stato membro in cui è stata certificata la guarigione, la struttura che ha rilasciato il certificato, l'identificativo univoco del certificato e la sua validità.

3) Esecuzione di test antigenico rapido o molecolare con esito negativo

La certificazione ha una validità di quarantotto ore dal rilascio ed è prodotta, su richiesta dell’interessato, in formato cartaceo o digitale, dalle strutture sanitarie pubbliche da quelle private autorizzate e accreditate e dalle farmacie che hanno svolto il tampone antigenico rapido o molecolare, ovvero dai medici di medicina generale o pediatri di libera scelta.

Quali informazioni devono essere riportate sul certificato?
Oltre ai dati anagrafici del soggetto, il certificato deve riportare la malattia o l'agente bersaglio, la tipologia di test effettuato, il suo nome e il produttore. Sul documento devono inoltre essere indicati la data e l'orario della raccolta del campione e quelli del risultato del test, il centro o la struttura che lo ha eseguito, lo Stato membro, la struttura che detiene il certificato e l'identificativo univoco.

Come ottenere il Green pass

Il cittadino ha diverse possibilità per accedere al Green pass:

il sito dedicato dgc.gov.it; tramite fascicolo sanitario elettronico;
tramite l'app Immuni;tramite l'app IO;attraverso il sistema Ts (per il tramite dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta, dei farmacisti e degli altri medici delle aziende sanitarie, Usmaf, Sasn autorizzati alla funzione del Sistema tessera sanitaria).

Continuano gli sbarchi di migranti a Lampedusa e le condizioni dentro l'hotspot non accennano a migliorare. È stato una settimana intensa quella appena trascorsa sull’Isola maggiore delle Pelagie chiamata a confrontarsi con continui approdi di stranieri. Barchini e gommoni non hanno lasciato tregua alla macchina dell'accoglienza che ha tenuto i motori accesi costantemente. Da sabato, con 12 approdi, sono arrivati 323 migranti, mentre ieri nove sbarchi hanno fatto contare l'arrivo di 216 persone.

i flussi migratori non lasciano in pace Lampedusa. Qui, all'una della notte scorsa fino alle 7 di questa mattina, sono arrivati diversi barchini con a bordo gruppi di 14 e 16 persone per un totale di 104 migranti. Alle Forze dell'ordine intervenute nei soccorsi, gli stranieri hanno dichiarato di provenire dal Mali, dalla Costa d'Avorio e dalla Tunisia. Stamani l'hotspot di contrada Imbriacola ha superato quota mille ospiti. Al lavoro la prefettura di Agrigento per trasferire altrove i migranti e alleggerire la struttura. Via in 283. Tra questi, 110 arriveranno in serata a Porto Empedocle con un traghetto di linea, mentre gli altri 173 sono stati trasferiti nella nave quarantena a Cala Pisana. Al momento nell’hotspot si contano 750 migranti a fronte di 250 posti disponibili. Una situazione che non vede alcuna via d'uscita dal momento che gli sbarchi continuano ininterrottamente vanificando tutte le operazioni per svuotare il centro di accoglienza.

C'è fermento sul fronte immigrazione tra sbarchi ad intermittenza a Lampedusa e Sea Watch che inizia un nuovo pressing per un porto sicuro dove far approdare circa 80 migranti. Si possono riassumere così le ultime ore della giornata per quel che concerne il fenomeno migratorio in Italia.. Nel primo pomeriggio di oggi,il velivolo di Sea Watch, Moonbird, ha individuato un barcone con 80 persone a bordo. A confermarlo su Twitter anche un post di Sea Watch che, a sua volta, ha rilasciato un post di Alarm Phone in cui si legge: “Stamattina presto, circa 80 persone hanno chiamato Alarm Phone. Sono in fuga dalla Libia e si trovano in pericolo. C'è vento forte e la barca è alla deriva nella Sar di Malta. Le autorità sono informate. Non lasciatele annegare!”. Nel condividere il post, l’Ong tedesca ha spiegato che sul posto si sta dirigendo il mercantile Chembulk Barcelona rincarando la dose: “Monitoriamo la situazione per assicurarci che le persone vengono soccorse e portate in un porto sicuro”

Intanto Il decreto missioni viene votato ogni anno per finanziare le operazioni internazionali in cui è coinvolta l'Italia. Nel calderone di questo documento c'è il sostegno alle autorità libiche per il contrasto all'immigrazione irregolare. Soldi messi in campo per finanziare l'addestramento della Guardia Costiera libica, chiamata a evitare un esodo massiccio di migranti verso le nostre coste.

L'intesa, mediata tra tutti i partiti della maggioranza, ha riguardato la possibilità di verificare nel 2022 se ci sono i margini per superare il finanziamento della missione in Libia. Un compromesso tirato all'ultimo minuto per i capelli. Perché soprattutto il Pd voleva assecondare le pressioni derivanti dal mondo delle Ong e delle associazioni.

trenta parlamentari hanno scritto una lettera in cui hanno annunciato il voto contrario al rifinanziamento della missione in Libia: “Non è sufficiente spostare la catena di comando e per questo oggi voteremo contro il rifinanziamento della missione bilaterale di supporto alla Guardia Costiera libica”, si legge nella missiva a firma tra gli altri anche di Pierluigi Bersani, Laura Boldrini, Matteo Orfini e Stefano Fassina.

Buona parte del Pd comunque è stata a favore del decreto. In linea con l'orientamento di gran parte della maggioranza: anche il M5S ha annunciato il voto favorevole, al pari ovviamente di Lega e Forza Italia. Alla fine la risoluzione sul decreto missioni della maggioranza è stato approvato. I sì sono stati 438. Hanno votato il via libera alle missioni anche i deputati di Fratelli d'Italia: "Avremmo preferito un voto unanime da parte di questa maggioranza - ha dichiarato il deputato Salvatore Deidda - che invece, con alcuni suoi esponenti, continua a oltraggiare i nostri militari appellandoli complici per quello che succede in Libia",

La maggioranza di stranieri che arrivano questo ultimo periodo,imbarcati su barchini e gommoni per giungere il nostro Paese sono tunisini e ivoriani. Ma anche la Guinea, il Bangladesh e l’Eritrea hanno fatto sentire la loro presenza. Contestualmente all’emergenza immigrazione l'Italia deve fare i conti anche con l'emergenza sanitaria. Il coronavirus è sempre più esteso, le sue varianti preoccupano e in Africa, territorio dal quale partono la maggioranza dei migranti, la campagna di vaccinazione è rimasta circoscritta solamente a pochissimi Paesi. Questa situazione si traduce nel rischio di dover accogliere potenziali stranieri affetti dal virus. 

fonti varie agenzie e il giornale

Incontro a Palazzo Chigi tra il premier Mario Draghi e il leader della Lega Matteo Salvini. Dopo gli incontri di ieri con Enrico Letta e Antonio Tajani, prosegue il giro dei leader della maggioranza dal presidente del Consiglio. Tra le questioni affrontate ieri: le riforme del Pnrr, da approvare nei tempi, in primis la giustizia; la campagna vaccinale e l'allerta sulle varianti Covid, compresa la situazione economica del Paese. E gli argomenti di oggi sono gli stessi. E appena terminato il vertice, il leader leghista prende subito la parola per mettere le cose in chiaro dopo il pressing da parte di alcune Regioni, categorie e forze politiche sull'idea del commissario per l'emergenza Francesco Figliuolo di imitare Parigi. Favorevoli i parlamentari del Pd, mentre la leader di FdI, Giorgia Meloni, parla di "follia anticostituzionale" e di "idea raggelante". E' la stessa posizione di Salvini, che commenta: "Non scherziamo".

"L'idea di utilizzare il green pass per poter partecipare alla vita sociale è raggelante, è l'ultimo passo verso la realizzazione di una società orwelliana. Una follia anticostituzionale che Fratelli d'Italia respinge con forza. Per noi la libertà individuale è sacra e inviolabile",scrive su Twitter il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.

Nessun modello francese, non devi tirare fuori la siringa o un tampone per andarti a bere un cappuccino o mangiare una pizza. Se ci sono eventi particolarmente affollati, lo stadio, ci può essere una richiesta di controlli sacrosanta". Lo dice Matteo Salvini al termine dell'incontro avvenuto a Palazzo Chigi con Mario Draghi. "Il modello francese non è un modello. E il vaccino deve essere una scelta consapevole, non un obbligo".

"Incontro molto utile, totale condivisione su come andare avanti nei prossimi mesi: bisogna accelerare sulle riforme, la riforma della giustizia è da approvare entro l'estate. E aggiunge: "Chiunque si metterà di traverso sulle riforme, che sia Conte, che sia Grillo o che sia qualche corrente del Pd, avrà nella Lega un avversario perché la situazione economica è positiva, la situazione sportiva è positiva, e la smettano gli allarmisti di professione. 

La Lega c'è". Salvini poi ha detto: "Ho chiesto la riapertura di locali da ballo e discoteche, sono disponibili a riaprire già da questo fine settimana rispettando i protocolli del caso". E ha aggiunto: "Ho sottoposto al presidente ciò che è stato avanzato dalle regioni: cambiare i criteri di colori ed eventuali chiusure, quindi passare dal numero dei contagi a quello dei ricoveri e delle terapie intensive, che fortunatamente è sotto controllo". "Ci potranno essere più contagi? Sì, ma questo non vuol dire che ci saranno più ricoverati e morti".

Se Letta si ostina a non ascoltare niente e nessuno affossa la legge. La Lega ha raccolto le indicazioni di associazioni, del Santo Padre, di gay, lesbiche, insegnanti... votiamo tutti insieme, sarebbe un bel segnale. Togliamo dal testo quello che divide: bambini, gender nelle scuole, censura, bavaglio, negazione della libertà di pensiero e parola, e la legge viene approvata al Senato e alla Camera entro l'estate" ha detto Salvini. 

"Se Letta insiste con l'ideologia non fa il bene di gay, lesbiche e trans che dice di voler difendere - insiste il leader della Lega -: lo abbiamo visto oggi in Aula sul voto su una sospensiva, 136 a 135, immaginatevi cosa succede al primo emendamento che verrà votato. 

Noi continuiamo a ripetere: c'è una mediazione che mette d'accordo il 99 per cento del Parlamento, approviamo questa legge e passiamo ad altro". Si vota a ottobre Sulle amministrative Salvini dice: "Fare le elezioni a settembre vuol dire presentare le liste a ferragosto, non scherziamo. Si vota il 10 ottobre" spiega in merito alla richiesta di alcuni sindaci di svolgere a settembre il voto per le elezioni comunali.

 

 

 

 

Il Mar Baltico ha una grande importanza strategica sia a livello geopolitico e militare sia economico. Per la Russia, la rotta costituisce un collegamento fondamentale con l’Oceano Atlantico. Di particolare rilievo sono la zona dello Stretto Baltico, il Canale di Kiel e le Isole Aland, che controllano l'ingresso al Golfo di Botnia e al Golfo di Finlandia. I porti degli Stati baltici sono storicamente serviti a trasportare petrolio e altri prodotti russi verso i mercati europei, e a partire dagli anni 2000, Mosca ha altresì diretto i propri flussi di energia attraverso il Mar Baltico, costruendo porti, terminali e nuovi sistemi di gasdotti, tra cui il Nord Stream 2. Allo stesso tempo, la rotta funge da transito anche per le merci occidentali che la Russia importa, rivelandosi cruciale per le economie europee.

In tale contesto, si inserisce il confronto militare tra la NATO e le forze di Mosca. 

Caccia americani F22 hanno intercettato  4 aerei di ricognizione , Russi Tu-142 che stavano entrando nella zona di identificazione di difesa aerea dell'Alaska. Lo ha reso noto con un comunicato il Norad, il Comando della Difesa Aerospaziale del Nord America.

Resta il fatto che incontri ravvicinati come questo sono estremamente frequenti, e la possibilità di incidenti è tutt'altro che trascurabile. In particolare è l'Est dell'Europa la regione su cui il balletto di incontri, avvistamenti e confronti è intenso.

Secondo le cifre fornite da un anonimo ufficiale della Nato a Radio Free Europe, nel solo 2019 le occasioni in cui i caccia Nato si sono alzati per intercettare aerei russi ai limiti dello spazio aereo dell'Alleanza sono state 290. Secondo gli analisti militari, il "movimento" nella zona del mar Nero è aumentato in modo significativo dopo l'annessione della Crimea alla Russia.

Così mercoledì scorso i caccia americani avevano intercettato altri velivoli russi, due IL 38 per il pattugliamento marittimo, che stavano entrando nella zona dell'Alaska. Nel comunicato di oggi il Norad che i velivoli si sono spinti fino a circa 65 miglia nautiche a sud delle isole Auletine, territorio dell'Alaska, e sono rimasti nella zona di identificazione di difesa aerea per circa otto ore, rimanendo comunque sempre nello spazio aereo internazionale, senza mai sconfinare in quello Usa o del Canada. 

Mercoledì Mosca e Washington hanno fatto sapere con assoluta tranquillità di un incontro avvenuto al largo dell'Alaska: due squadre di bombardieri nucleari russi Tupolev Tu-95 MS "Bear" si sono affacciate poco lontano dai confini dello spazio aereo statunitense, per poi essere "accompagnate" per una parte della missione dai caccia intercettori Usa F-22 "Raptor", assistiti da un aereo radar Awacs e da aerei

cisterna KC-130 Stratotanker.

«Solo quest'anno, le forze del Norad hanno identificato ed intercettato aerei russi, compresi caccia, bombardieri, in 10 diverse occasioni mentre stavano volando nell'area di identificazione - ha dichiarato il comandante del Norad, il generale Terrence J. O'Shaughnessy - nonostante l'emergenza Covid 19, noi rimaniamo pienamente pronti e capaci di condurre missioni di successo per la difesa del territorio nazionale». Una zona di identificazione di difesa aerea, è uno spazio aereo nel quale, per entrare, gli aeri devono rispettare particolari procedure, elaborate principalmente a vantaggio della difesa aerea e della sicurezza nazionale.

Un balletto di finte e provocazioni, affondi evitati all'ultimo momento e "test" delle reazioni avversarie: l'equilibrio delle potenze militari sembra delicato, ma è continuamente alla prova, soprattutto in cielo e in mare.

Intanto ieri la Russia ha messo in guardia gli Stati Uniti e i alleati dalle provocazioni militari vicino al confine, che sono notevolmente aumentate negli ultimi mesi, sottolineando che le manovre militari nel Mar Nero, contrariamente alle affermazioni ufficiali, minano la sicurezza nella regione. Allo stesso tempo, la Russia ha affermato che i tentativi di mettere alla prova Mosca sulla difesa dei suoi confini sono "destinati al fallimento".

Secondo il ministero della Difesa della Federazione Russa, l'11 luglio, i dispositivi di controllo dello spazio aereo radar sul Mar Nero hanno rilevato velivoli in avvicinamento verso i confini nazionali.

I caccia Su-30SM e Su-27 sono decollati per scongiurare violazioni dello spazio aereo nazionale sul Mar Nero da parte dei velivole delle forze aeree statunitensi EP-3E "Ares" e CL-600 "Challenger", riporta il Centro di controllo di difesa nazionale della Federazione Russa.

"Per identificare gli obiettivi aerei e prevenire la violazione del confine di stato della Federazione Russa, i caccia Su-30SM e Su-27 delle forze di difesa aerea del Distretto Militare Meridionale sono stati fatti decollare", si legge nella nota.

Si osserva che gli equipaggi dei caccia russi hanno identificato gli obiettivi aerei come l'aereo da ricognizione elettronico e da guerra elettronica EP-3E "Ares" e l'aereo da ricognizione CL-600 "Challenger" dell'Aviazione militare americana e li hanno scortati sul Mar Nero.

Si aggiunge che dopo che gli aerei Americani hanno invertito la rotta allontanandosi dai confini, i caccia russi sono tornati in sicurezza alle loro basi di dislocazione permanente. I voli dei caccia russi sono stati effettuati in stretta conformità con le regole internazionali per l'uso dello spazio aereo.

Ne hanno parlato la tv russa Ria e il Comando della difesa del nord America (Norad), secondo il quale le due squadriglie russe volavano con un aereo radar A-50 e una delle due era protetta da caccia Sukhoi Su-35. 

Gli accordi internazionali impediscono l'allargamento della Nato a est, nonostante le richieste di adesione di Ucraina e Georgia, e vietano anche lo schieramento in pianta stabile di brigate Nato nelle zone di confine.

L'Alleanza atlantica ha adottato il metodo di far ruotare continuamente le forze schierate a Est, tattica che Mosca considera una politica aggressiva.

Intanto la US Navy ha annunciato, giovedì 8 luglio, che la propria nave militare Yuma è diretta verso il Mar Nero per unirsi alle esercitazioni della NATO Sea Breeze 2021, più volte contestate dalla Federazione Russa perché rappresentano una “minaccia alla propria sicurezza”

Alcuni mesi fa, diversi velivoli dell'aeronautica statunitense sono stati avvistati nei pressi della Crimea. Come affermato dal deputato del parlamento di Crimea Ivan Shonus, i frequenti voli di mezzi dell'intelligence statunitense vicino ai confini della penisola suscitano grande preoccupazione, per i cittadini della Crimea e per l’intera Federazione Russa. Shonus ha osservato che tali manovre non ispirano di certo uno spirito di amicizia e cooperazione. Secondo il deputato, infatti, è giunto il momento che “Washington la smetta di sorvegliare la Russia e presti attenzione alla difesa dei propri confini”.

Mosca ha ripetutamente sottolineato che tale comportamento crea ulteriore tensione nelle relazioni bilaterali con gli Stati Uniti ed ha esortato Washington a rinunciare a queste missioni di volo. Le autorità americane, a loro volta, hanno ignorato l’esortazione di Mosca.

Fonti Sputnik / sicurezza internazionale /  e varie agenzie

 

 

L'hanno fatto davvero. Hanno colorato d'azzurro il prato di Wembley. L'Italia è campione d'Europa. Per la seconda volta, cinquantatre anni dopo la prima

Una Nazionale plasmata da Roberto Mancini a sua immagine e somiglianza, il Ct che ci ha creduto fin dall'inizio. Ritorniamo dove ci compete vincendo la sesta delle dieci finali giocate, quindici anni dopo la notte mondiale di Berlino. È una vittoria nuova, figlia di una rivoluzione filosofica. Mancio ha ridato il pallone agli azzurri e gli ha detto: «Divertitevi». Missione compiuta in casa dei presuntuosi maestri, quelli che hanno vinto una volta sola. E poi ci sarebbe molto da discutere se loro abbiano qualcosa da insegnarci, quando spesso ci hanno chiamato per imparare a vincere. Compresi Mancini e Vialli che hanno reso grande l'Italian Job prima nei club inglesi per poi riprendersi con l'Italia sul prato di Wembley, quello che avevano lasciato 29 anni fa con la Samp. E l'Italia trascina nella festa l'Unione Europea: la coppa non finisce nelle mani di chi le ha voltato le spalle, di chi ha votato la Brexit. Grazie al capolavoro di una squadra senza fenomeni, ma forte di un gruppo unito. Così è stato di fronte all'urlo di Wembley, ai fischi indegni all'inno di Mameli, alle immagini di memoria Hooligans che hanno sporcato Londra. Tutto lavato via dalla pioggia e vendicato dall'Italia.

Una brutta figura iniziata prima della partita, quando arrivavano forti e chiari dalle tribune di Wembley i fischi all'inno di Mameli. Non sono serviti gli appelli dell'ex nazionale inglese Lineker, diBoris Johnson dei giorni precedenti: i tifosi hanno comunque fischiato l'inno. Gli italiani che erano a Wembley raccontano di poco fair play anche all'uscita dallo stadio: sostengono che i tifosi inglesi abbiano preso a calci e lanciato oggetti verso i locali italiani vicino allo stadio. E sui social hanno rovesciato la frustrazione per la sconfitta insultando i giocatori che hanno fallito il rigore, Rashford, Sancho e Saka. Insulti razzisti condannati dalla federazione e dal primo ministro Boris Johnson che in un tweet scrive "Questa squadra inglese merita di essere lodata, non insultata sui social media. I responsabili di questi terrificanti insulti razzisti dovrebbero vergognarsi".

Il rovescio della medaglia. Gli inglesi che per giorni hanno detto trionfalmente "It's coming home", convinti di vincere l'Europeo in casa, hanno fischiato l'inno italiano, hanno insultato i giocatori che hanno sbagliato i rigori, e soprattutto i calciatori sconfitti si sono tolti la medaglia che spetta a chi perde la finale. Mentre il presidente dell'Uefa Ceferin la consegnava, i giocatori se la sfilavano.

Prima, durante e dopo Italia-Inghilterra si sono registrati diversi scontri all'esterno dello stadio di Wembley con i "tifosi" inglesi come sempre caldi e in molti casi purtroppo anche violenti. Secondo quanto riporta secoloditalia.it il bilancio degli scontri è di 49 persone arrestate e 19 poliziotti feriti in questi incidenti evitabilissimi. Lo ha reso noto la polizia metropolitana di Londra specificando come le 49 persone fermate sono state arrestate per una serie di reati, mentre, purtroppo, "19 dei nostri agenti sono stati feriti nel confronto con la folla e questo è totalmente inaccettabile", queste le parole delle forze dell'ordine inglesi che hanno però anche ringriato coloro che si sono comportati in maniera ligia e responsabile.

È da ieri mattina che gruppi di tifosi inglesi si sono aggirati per Londra in un’orribile caccia all’italiano. Alla faccia del notorio ’fair play’ dei seguaci della regina Elisabetta. Neppure di fronte al trionfo azzurro si sono placati, continuando a prendere a calci e pugni i pochi tifosi italiani presenti a Wembley", questo il commento del vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia riportate ad Agi. Il politico ha poi rincarato la dose: "Il dovere dell’ospitalità è stato violato gravemente in una manifestazione internazionale che avrebbe dovuto garantire il diritto all’incolumità fisica di qualunque sostenitore di qualunque squadra europea. Mi auguro che il governo inglese voglia porre le scuse ufficiali per l’accaduto e che il governo italiano le richieda subito, anche per dimostrare che gli italiani quando sono all’estero devono essere rispettati e hanno il loro Stato a coprirli le spalle".

Una corona in testa e la coppa nella mano destra: Giorgio Chiellini scende così dal pullman che ha portato la nazionale italiana da Fiumicino al Parco dei Principi, dove gli azzurri faranno base fino al pomeriggio quando poi ci saranno gli incontri con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella (sarà presente anche Berrettini) e subito dopo con il Premier Mario Draghi. Ad attenderli all'aeroporto romano erano circa duecento tifosi, qualche unità in meno (un centinaio) nell'albergo che ospita l'Italia. Le bandiere tricolore, l'inno cantato a squarciagola e il coro "i campioni d'Europa siamo noi".

L'Italia campione d'Europa è arrivata a Roma. L'A319 dell'Alitalia, volo AZ 9001, proveniente da Londra Luton è atterrato all'aeroporto di Fiumicino alle 6:06. Un boato quando Mancini e Chiellini sono apparsi in cima alle scalette dell'aereo. È quello tributato dalle decine di operatori aeroportuali che si sono radunati sotto il velivolo con applausi e cori.

l più scatenato Bonucci, che ha intonato "I campioni dell'Europa siamo noi". Foto ricordo e ringraziamenti a tutti gli azzurri, apparsi entusiasti e commossi. I calciatori e lo staff sono stati prelevati direttamente sottobordo dell'aereo e sono saliti sul pullman che ha poi lasciato alle 6.30 lo scalo romano, sottonutrita scorta delle forze dell'ordine, da un varco decentrato diretti in hotel. Da lontano fino alla piazzola del velivolo gli echi delle trombe dei circa 300 tifosi nella zona arrivi, che però non hanno potuto vedere gli azzurri transitare.

Grande risalto sulla stampa sportiva e non solo alla vittoria dell'Italia nella finale dell'Europeo di calcio contro l'Inghilterra. Grande la gioia dello scozzese The National.

Il giornale indipendentista alla vigilia della finale aveva ritratto Mancini nei panni di Bravehart ed oggi titola "It's coming Rome" per irridere i tifosi inglesi che, sicuri della vittoria, allo stadio scandivano 'It's coming home' riferito alla coppa.

"Storia di un rinascimento" titola lo spagnolo Marca, accostando le immagini di Buffon in lacrime dopo la mancata qualificazione al Mondiale del 2018 a quelle del gioioso abbraccio tra il Ct Mancini e Bonucci a Wembley. As, altro quotidiano spagnolo, scrive "Bravissima" e aggiunge "L'Europa siamo noi" sotto la foto di Belotti che alza la coppa. Dàinoltre conto degli insulti razzisti piovuti sui social dei giocatori di colore Saka, Sancho e Rashford, rei di aver fallito dagli 11 metri. 'Invincibili' sintetizza il francese L'Equipe.  

Poco prima di uscire dal varco decentrato di Fiumicino, capitan Giorgio Chiellini è sceso dal pullman azzurro con la Coppa in mano alzandola davanti ad alcune decine di tifosi più fortunati che si erano staccati dal grosso che attendeva al Terminal, raggiungendo l'area molto più lontana dello scalo rispetto alle aerostazioni. Correndo verso il pullman, cori ed entusiasmo alle stelle alla vista del Capitano, che è stato seguito da Donnarumma e Bernardeschi. "E' tutto meraviglioso, che emozione", aveva detto poco prima Jorginho sotto l'area circondato dall'affetto degli operatori aeroportuali. Emozionato e commosso anche il presidente federale Gravina: "Bellissimo tornare a Roma con la Coppa". Tutti i giocatori, sotto bordo, sono stati bersagliati di foto ricordo e di cori. Incontenibile la gioia dei calciatori e dello staff tecnico manifestata apertamente nelle poche decine di metri che li separavano dall'aereo, che ha sfilato con le bandiere tricolore ed europea ai finestrini della cabina dei piloti, al pullman. Incitamenti per Immobile, Verratti, Chiesa, De Rossi ed un'ovazione alla vista di Spinazzola per il quale è scattato ormai il classico coro "Spina, Spina!!".


"Il fatto che la finale si sia disputata nel giorno di San Benedetto, patrono d'Europa, è una significativa coincidenza e, essendo italiano, possiamo dire che c'è stata la sua mano", ha detto monsignor Melchor Sanchez de Toca, sottosegretario del dicastero della Cultura vaticano, responsabile del settore dello Sport. "Ci siamo stupiti del fair play visto in questi Europei, quando invece dovrebbe essere una condizione normale. A vincere è stato il fair play ed il gioco di squadra, in tante nazionali che hanno fatto del gruppo il loro punto di forza", ha aggiunto parlando a Radio Vaticana. E Papa Francesco, ricoverato al Policlinico Gemelli, ha gioito per la vittoria dell'Italia agli Europei e dell'Argentina nella Coppa America. "Nel condividere la gioia per la vittoria della nazionale argentina e di quella italiana con le persone che gli sono vicine, Sua Santità - riferisce il portavoce Matteo Bruni - si è soffermato sul significato dello sport e dei suoi valori, e su quella capacità sportiva di saper accettare qualsiasi risultato, anche la sconfitta: 'solo così, davanti alle difficoltà della vita, ci si può sempre mettere in gioco, lottando senza arrendersi, con speranza e fiducia'".

"Posso esprimere da parte della cancelliera e del governo tedesco gli auguri alla squadra e a tutto il Paese, per questo favoloso torneo", ha dettoil portavoce del governo tedesco, Steffen Seibert, rispondendo a una domanda in conferenza stampa a Berlino, sulla vittoria dell'Italia agli europei.

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, "aveva detto prima della partita che tifava per la squadra italiana ed è ovviamente molto contenta di questo risultato", ha detto il portavoce dell'esecutivo comunitario, Eric Mamer. Interrogato su quale sia la vera dimora del calcio - giocando sul motto inglese 'It's coming home', diventato 'It's coming Rome' dopo la vittoria italiana - Mamer si è limitato a dire che "spetta a ciascuno di noi rispondere a questa domanda nella propria anima e nella propria coscienza" ma "non esiste una posizione ufficiale della Commissione Ue".

 

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