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In tema di sicurezza e contrasto all’immigrazione illegale, gli italiani si sono espressi alle urne, scegliendo il nostro programma e la nostra visione - scrive ancora Meloni su Facebook - Negli ultimi anni abbiamo assistito a una gestione inadeguata del fenomeno, che ha prodotto grandi ed evidenti disagi: hotspot al collasso, sbarchi aumentati, Forze dell’Ordine allo stremo. E il tutto ha portato a un crescente clima di insicurezza generale. Il nostro obiettivo è difendere la legalità, la sicurezza e la dignità di ogni persona. Per questo vogliamo mettere un freno all’immigrazione clandestina, evitare nuove morti in mare e combattere i trafficanti di esseri umani".

Esprimiamo il nostro sentito apprezzamento per la decisione della Francia di condividere la responsabilità dell'emergenza migratoria, fino ad oggi rimasta sulle spalle dell'Italia e di pochi altri Stati del  Mediterraneo, aprendo i porti alla nave Ocean Viking - si legge in una nota di palazzo Chigi - È importante proseguire in questa linea di collaborazione europea con gli Stati più esposti per la loro collocazione geografica, così da trovare una soluzione condivisa e comune, per fermare la tratta degli esseri umani e gestire in modo legale ed equilibrato il fenomeno migratorio che ha assunto dimensioni epocali. L'emergenza immigrazione è un tema europeo e come tale deve essere affrontato, nel pieno rispetto dei diritti umani e del principio di legalità".

"Sui giornali ho letto stamattina titoli surreali, distanti dalla realtà. Ad esempio non è dipesa dal governo la decisione dell'autorità sanitaria di far sbarcare tutti i migranti presenti sulle navi ong, dichiarandoli fragili sulla base di possibili rischi di problemi psicologici. Scelta, quella dell'autorità sanitaria, che abbiamo trovato bizzarra. Siamo solo all'inizio del lavoro e c'è ancora molto da fare, anche per contrastare decenni di propaganda immigrazionista che si è sedimentata ad ogni livello e che sovrapporre il piano della protezione ai profughi con il controllo dei flussi migratori. Piani diversi che non vanno mescolati". Così il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nel corso dell'assemblea con i gruppi parlamentari di FdI, secondo quanto si apprende.

"Il tema della difesa della legalità vale anche per l'immigrazione: con la sinistra al potere, si è tollerata e alimentata una situazione di totale illegalità ma nio lavoriamo perché le cose cambino. Il governo italiano sta rispettando tutte le convenzioni internazionali e il divieto imposto a queste navi ong di sostare in acque italiane, oltre il termine necessario ad assicurare le operazioni di soccorso e assistenza dei soggetti fragili, è giustificato e legittimo". Ha sottolineato il premier nel corso dell'assemblea con i gruppi parlamentari di FdI, secondo quanto si apprende.

"A bordo di queste navi non ci sono naufraghi ma migranti: le persone sono salite a bordo in acque internazionali trasbordando da altre unità navali di collegamento e la nave che li ha presi in carico è attrezzata ed equipaggiata per ospitarli e provvedere a tutte le loro esigenze di accoglienza. Giuridicamente, dunque, non parliamo di 'naufraghi', qualifica che ricorrere invece in regime di Sar", ha sostenuto.

"Abbiamo approvato anche la norma sulla produzione di gas nazionale perché è finito il tempo dei no a tutti i costi: quello che serve all'Italia va fatto e vogliamo aiutare le aziende in difficoltà", ha detto la premier. "Altro tema prioritario è quello dell'energia: in due settimane abbiamo trovato 30 miliardi per calmierare e coprire il costo delle bollette ma la partita si giocherà soprattutto a livello europeo", ha aggiunto Meloni nel corso della riunione con i gruppi Fdi.

"Quello che continua a stupirmi è che una intera parte d'Italia remi contro l'interesse nazionale italiano. Questa è una cosa alla quale non riuscirò mai ad abituarmi. La sinistra sembra felice di vedere l'Italia attaccata e possibilmente umiliata, ma noi invece lavoriamo per una Italia rispettata a livello internazionale", ha affermato la premier.

"Il tema della legalità che consideriamo un tratto distintivo di questo Governo: bisogna tornare a rispettare le regole e questo vale per ogni ambito. È finita la repubblica delle banane in cui si vessano i cittadini e che piace tanto alla sinistra: si può fare tutto, nel rispetto delle leggi e nel rispetto degli italiani che le leggi le rispettano". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, nel corso dell'assemblea dei gruppo di Fdi.

Mentre la Commissione Europea ribadisce che c'è il "dovere morale e legale di salvare le persone in mare, in base alle leggi internazionali" e che "bisogna minimizzare il tempo che passano in mare”, in Italia cresce lo scontro politico. L'opposizione attacca "l'inumanità" del governo e Matteo Salvini replica: "Questi sono viaggi organizzati, bisogna stroncare questo traffico di esseri umani". Parole cui fa seguito la precisazione del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi su quella che è la linea del Viminale. "Ci stiamo comportando con umanità ma anche con fermezza sui nostri principi e in tal senso improntiamo le prossime azioni. 

"In queste prime due settimane al governo dell'Italia abbiamo già dato dei segnali importanti e smentito i pronostici e la narrazione di una sinistra anti-italiana che parlava di 'Italia isolata' con Fratelli d'Italia alla guida del Paese - ha spiegato il presidente del Consiglio -  Non è così e lo abbiamo visto: siamo stati accolti a Bruxelles con il rispetto e il riguardo normali per uno Stato fondatore dell'Unione Europea e quando c'è il rispetto c'è anche la disponibilità a trovare soluzioni comuni. Abbiamo visto che nei confronti del nostro esecutivo c'è molta attenzione, curiosità e voglia di capire quale sarà la linea che l'Italia intende intraprendere".

Stiamo lavorando sia sui tavoli europei che nazionali" sottolinea il ministro ribadendo che l'Italia non farà "mancare a nessuno l'assistenza umanitaria", con i migranti rimasti a bordo delle navi che sono "costantemente monitorati". Ed inoltre, aggiunge, "stiamo accogliendo anche altre navi che arrivano con eventi Sar". Il riferimento è ai 500 migranti salvati al largo della Sicilia da due motovedette e un rimorchiatore italiani e già sbarcati a Pozzallo ed Augusta. Per il ministro della Giustizia Carlo Nordio, la "selezione tra i migranti" che possono scendere dalle navi "non è fatta in base ai loro interessi, ma a quelli degli scafisti che li portano". Il leader del M5s Giuseppe Conte replica che il governo "scoprirà presto che il tema dei flussi migratori", va affrontato "senza facili slogan o esibizioni muscolari a danno di persone e famiglie disperate”.

Dopo la Rise Above in Calabria, sono stati fatti sbarcare a Catania anche tutti i migranti presenti sulla nave Geo Barents e sulla Humanity 1: per quelli che erano rimasti a bordo gli ispettori dell'Usmaf avevano riscontrato l'alto rischio psicologico. E il presidente del Consiglio Giorgia Meloni interviene su Facebook: "I cittadini ci hanno chiesto di difendere i confini italiani e questo Governo non tradirà la parola data". Intanto la Francia "si prepara ad aprire il porto di Marsiglia alla nave Ocean Viking, o nella notte fra mercoledì e giovedì o nella giornata di giovedì". Lo ha riferito all'Ansa una fonte del ministero dell'Interno francese. L'imbarcazione, con 234 persone a bordo, nei giorni scorsi aveva chiesto un porto sicuro anche a Spagna, 

Oggi al porto di Reggio Calabria sono sbarcate le 89 persone che si trovavano a bordo della Rise Above. "Se vi volete fermare all'esegesi delle espressioni burocratiche fate pure, ma non accettiamo lezioni da nessuno dal punto di vista del rispetto dei diritti umani", ha replicato il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi a chi gli chiedeva conto dell'espressione "carico residuale" usata in riferimento ai migranti rimasti a bordo delle navi ong a Catania. E a chi gli chiedeva una replica a chi ha definito illegale la selezione dei migranti ha risposto: "Ci sono ricorsi in atto, si deciderà nelle sedi competenti". In tarda serata La Francia ha denunciato ancora il "comportamento inaccettabile" dell'Italia riguardo alla vicenda che ha coinvolto la nave Ocean Viking.

Fonte varie agenzie

Aperti i primi seggi sulla East Coast. Saranno rinnovati tutti i 435 seggi della Camera dei rappresentanti e un terzo dei 100 seggi del Senato (35 nel 2022).Gli elettori di 39 Stati andranno alle urne anche per eleggere i propri governatori. I sondaggi rimangono incerti. Biden attacca l'ala trumpiana Maga dei repubblicani. Maratona elettorale su Sky TG24: un lungo speciale con ospiti e inviati in onda dalle 23 di oggi 8 novembre alle 7 del mattino del 9

Il risultato delle elezioni di oggi per il rinnovo del Congresso degli Stati Uniti determinerà le sorti del mondo, non solo degli Usa o di Joe Biden e del partito democratico americano. La Camera dei Rappresentanti è data quasi certamente a maggioranza repubblicana mentre il Senato è ancora contendibile, sebbene anche quest' ultimo paia destinato ad essere guidato dal partito di opposizione.

Election Day in America mentre il tasso di approvazione di Joe Biden scivola al 39%, un punto in meno rispetto al mese scorso. Lo rileva l'ultimo sondaggio Reuters-Ipsos mentre gli elettori votano per il Midterm. In gioco c'è il controllo del Congresso. Tradizionalmente il partito del presidente in carica viene penalizzato al voto di metà mandato e l'entità della sconfitta è inversamente proporzionale alla popolarità del capo della Casa Bianca. I dem potrebbero perdere la maggioranza sia alla Camera e sia al
Senato. Solo nel 1998 (quando Bill Clinton aveva un tasso di approvazione al 66%) e nel 2002 (con George W. Bush al 63%), il partito del presidente mantenne il controllo di Capitol Hill, anche conquistando un maggior numero di seggi. Un terzo del campione del sondaggio segnala che il problema principale per l'America è l'economia mentre per un elettore su dieci la vera questione è l'escalation del crimine e per uno su
quindici è il diritto all'aborto messo in discussione dalla Corte Suprema

La posta maggiore in gioco per tutti, anche per noi, è la posizione che da domani gli Stati Uniti prenderanno sull'invasione russa dell'Ucraina. Continueranno a finanziare lautamente la resistenza del popolo aggredito oppure ridurranno il sostegno, spingendo magari Zelensky a sedersi a un tavolo di trattative con Putin ridimensionando le sue pretese?
E se così fosse, quali sarebbero gli effetti a cascata sull'alleanza atlantica e sui Paesi che fanno parte della Nato, Italia inclusa?

Il Midterm pare abbia stimolato le indiscrezioni. L'ultimo segno viene dal Wall Street Journal, secondo il quotidiano di Wall Street, Jake Sullivan, il consigliere di Biden per la sicurezza nazionale, negli ultimi mesi ha avuto una serie di conversazioni riservate con i principali consiglieri di Putin nel tentativo di ridurre i rischi.

Sullivan sarebbe stato in contatto con Yuri Ushakov, consigliere di Putin per la politica estera, e con Nikolai Patrushev, il suo omologo russo. Quella di Sullivan è una strategia corretta: la Russia è una potenza nucleare, è fondamentale mantenere aperti i canali di comunicazione, evitare l'escalation e ridurre ogni 'disturbo' che possa provocare un 'incidente' letale.

Non c'è nessuna conferma ufficiale alle notizie pubblicate dal Wall Street Journal. Ma gli indizi sul lento cambio di scenario crescono. Sul New York Times il 1 agosto scorso Thomas L. Friedman raccontava di una crescente diffidenza all'interno della Casa Bianca nei confronti di Zelensky

Pero che qualcosa tra Washington e Kiev sia cambiato, non è detto che sia in peggio, ma dall'estate rovente al troppo mite autunno succede che emerge puntualmente una differenza tra Stati Uniti e Ucraina.

La linea di Zelensky che dice no a qualsiasi negoziato di pace con Mosca è una forte limitazione alle opzioni politiche di cui invece l'amministrazione Biden ha bisogno per sostenere la guerra con la Russia, in casa (con il Congresso che potrebbe passare ai repubblicani) e con gli alleati. Più la guerra siallunga, più la recessione avanza, più le difficoltà di mantenere il consenso cresceranno.

I segnali sono molteplici e - visto lo scenario interno, focalizzato sull'inflazione e i sondaggi sulle elezioni di Midterm sfavorevoli ai democratici - il messaggio di una Casa Bianca più vicina al negoziato, più attenta alla scuola del realismo kissingeriano, non è casuale.

L'amministrazione Biden è ferma nell'opposizione alla guerra d'aggressione di Vladimir Putin, ma altrettanto convinta che si debba trovare un modo per non allargare il conflitto e provare a tessere il cessate il fuoco e poi intavolare la pace.

Urne aperte in Usa per le elezioni di Midterm, con cui ogni quattro anni si rinnova l'intera Camera dei Rappresentanti (435 deputati) e un terzo del Senato (35 senatori su 100). Oltre 41 milioni di americani hanno già usato il voto anticipato per corrispondenza, un record assoluto. Questa modalità di votazione tradizionalmente favorisce i dem ed è motivo di contestazione da parte dei repubblicani. Altro primato di questa tornata alle urne i soldi spesi nella campagna elettorale: 17 miliardi di dollari. Le elezioni di metà mandato di solito penalizzano il partito che occupa la Casa Bianca: dal 1934 solo due presidenti, Roosevelt e Bush figlio (nel 2002), hanno guadagnato seggi. I sondaggi prevedono che i repubblicani riconquistino la Camera, con una probabile onda rossa, il loro colore: attualmente i dem hanno 222 seggi (4 in più del quorum) contro i 212 del Grand Old Party. Il destino del Senato (ora 50 a 50 ma il voto della vicepresidente Kamala Harris spezza la parità a favore dei dem) è appeso ad alcune sfide testa a testa in Stati 'battleground': Pennsylvania, Georgia, Arizona e Nevada, ma appaiono duelli incerti anche quelli in Wisconsin, 

New Hampshire e North Carolina. I primi risultati sono attesi dopo le 18 orario Est Coast (l'una di notte in Italia) ma per i risultati finali complessivi saranno necessari forse diversi giorni, soprattutto in alcuni Stati. Joe Biden, ai minimi di popolarità (poco sopra il 40%), ha giocato la campagna lanciando il messaggio che sono in gioco la democrazia e i diritti (a partire da quello d'aborto) e vantando i successi della sua agenda sul fronte del welfare, dell'ambiente, dell'educazione. Se perde anche una camera rischia di diventare un'anatra zoppa per il resto del mandato. I repubblicani invece hanno cavalcato l'inflazione alle stelle, i timori di una recessione e l'allarme criminalità, con Donald Trump king maker di molti candidati negazionisti delle elezioni del 2020 e pronto a ricandidarsi alla Casa Bianca per la terza volta

Fonti Agi Tempo tg24 e varie agenzie

 

 

 

Il nuovo governo incomincia adesso, io sono qui: gli auguro il meglio. Io auguro sempre il meglio ad un governo perché il governo è per tutti e gli auguro il meglio perché possa portare l’Italia avanti”. Il messaggio di Papa Bergoglio, sul volo di ritorno dal Bahrein, come riporta Vatican news, è sincero e ottimistico nei confronti del nuovo governo Meloni. Il suo invito alle forze politiche è alla collaborazione. “A tutti gli altri che sono contrari al partito vincitore – ha detto – che collaborino con la criticità, con l’aiuto, ma un governo di collaborazione, non un governo dove ti muovono il viso, ti fanno cadere se non ti piace una cosa o l’altra. Per favore io su questo chiamo alla responsabilità. E’ giusto che dall’inizio del secolo fino ad ora l’Italia abbia avuto 20 governi? Finiamola con questi scherzi”.

I migranti da salvare e la Ue da coinvolgere, nelle parole di Papa Bergoglio
“La vita va salvata in mare. E il mediterraneo è un cimitero”, sono le parole del Pontefice “La politica per ora dei Paesi – è stata di salvare le vittime e questo governo – l’apertura di credito – ha la stessa politica. Non lo conosco ma ha fatto sbarcare bambini e donne, ho sentito nelle ultime ora o almeno l’intenzione c’era. Ma l’Italia e questo governo, o anche un governo di sinistra, non possono fare nulla senza l’accordo a livello europeo e la responsabilità europea”.

È  da incubo quello delle coste del nostro Paese. Gli sbarchi si susseguono a ritmo incalzante e sono centinaia i migranti irregolari che quotidianamente arrivano in Italia via mare: per lo più uomini provenienti da Paesi che non prevedono nessuna forma di tutela internazionale. Una delle tre navi ong che da giorni stazionano nel Mediterraneo davanti alle nostre coste ha ottenuto lo sbarco a Taranto e nel frattempo due navi militari stanno completando le manovre di avvicinamento ai porti di Pozzallo e Messina con a bordo complessivamente 575 persone. Intanto, l'Unione europea ha applaudito alla strategia di espulsione della Bosnia dei migranti irregolari e anche un membro dell'Unhcr ha sollevato il velo di ipocrisia attorno ai migranti, sottolineando come ci siano pratiche di incoraggiamento all'immigrazione da condannare.

Il governo Meloni è in carica da poco più di una settimana e già può vantare un piccolo record: quello degli sbarchi di migranti sulle nostre coste. Una sorta di paradosso per una maggioranza che in campagna elettorale ha fatto della difesa dei confini uno dei suoi cavalli di battaglia, ma gli sbarchi si stanno susseguendo in maniera costante.e dal 27 ottobre al 3 novembre in Italia sono sbarcati 6.270 migranti

Dall’Humanity1 sbarcate donne e bambini, ma la nave non vuole salpare dal porto
A proposito di "salvataggi umanitari”, sono 144 i migranti – donne, malati e bambini – fatti sbarcare dalla nave Humanity 1, della ong ‘Sos Humanity’, entrata ieri sera nel porto di Catania. “Umanità e fermezza”, aveva spiegato ieri il ministro della Difesa Crosetto, a proposito della linea del governo sull’arrivo dei migranti, nel segno dell’aiuto a chi è in pericolo o fragile e del respingimento per chi viene trasportato dai taxi delle Ong nel paese più vicino, l’Italia.

Dopo l’ispezione delle autorità italiane, come previsto dal nuovo decreto, sono state fatte scendere solo persone fragili, donne e bambini. A bordo restano quindi 35 persone, e non 24 come appreso precedentemente. Ma la nave della Ong non vuole obbedire alle norme italiane e lasciare il porto di Catania.  “I naufraghi rimasti a bordo - dice il capitano- sono in uno stato depressivo e di apatia, siamo profondamente preoccupati per la loro salute mentale. E’ difficile riuscire a spiegargli quello che sta succedendo ed è qualcosa che io stesso non riesco a capire perché è contro le leggi”.

Intanto, la Procura di Catania ha aperto un’inchiesta sulla possibile presenza di scafisti sulla nave Humanity. Le indagini della squadra mobile mirano ad individuare eventuali componenti dell’equipaggio delle due barche soccorse dalla Ong nel Mediterraneo.

In mattinata Bruxelles ha evidenziato la necessità che l'Italia minimizzi la traversata delle navi in mare, accogliendo quanti sono a bordo. Il governo tedesco ha espresso la propria solidarietà a Roma, facendo presente che “già 74 persone sono arrivate in Germania, che arriverà ad accogliere fino a 3500”. Intanto “Geo Barents e Humanity 1 hanno ricevuto una sanzione di 50 mila euro se non lasceranno quanto prima il porto di Catania”

"Siamo in stretto contatto con gli enti italiani", ha dichiarato in mattinata Maximilian Kall, portavoce della ministra degli Interni tedesca Nancy Faeser, durante una conferenza stampa a Berlino a chi gli chiedeva se l’esecutivo teutonico fosse disponibile ad accogliere i migranti approdati in Sicilia. Quanto alla gestione, il portavoce del dicastero ha chiarito che “il coordinamento compete alla commissione Ue”, ma il sostegno del governo federale a Roma non mancherà neanche questa volta. "Berlino si è sempre mostrato solidale con l'Italia e con gli altri Stati del Mediterraneo nell'accoglienza dei migranti, riconoscendo il peso del flusso nell'area, e anche questa volta mostererà il proprio sostegno". Kall ha inoltre ricordato il meccanismo di solidarietà che impegna Berlino ad accogliere 3500 migranti: "Il trasferimento dei primi 74 dall'Italia è stato a ottobre ed è il risultato del consiglio europeo dei ministri dell'Interno di giugno, quando gran parte degli Stati Ue ha approvato un sistema che impegna la Germania ad accogliere una quota di migranti volontaria”.

Nel provvedimento in cui si dice al comandante della nave di lasciare il porto di Catania con a bordo i 35 migranti rimasti non c'è un termine temporale". A sottolinearlo sono stati in mattinata ambienti vicini ai legali della Humanity 1: un tema che sarà importante soprattutto in relazione alla tempistica di presentazione dei ricorsi al Tar e al tribunale civile. Il co-portavoce di Europa Verde, Angelo Bonelli, ha dichiarato che “è stata notificata alle due navi, Humanity 1 e Geo Barents, una sanzione di 50mila euro, se non lasciano il porto di Catania”. La notizia della mail ricevuta è stata resa nota da Humanity 1 ma non da Medici senza frontiere, che gestisce Geo Barents. In merito agli sbarchi è intervenuto anche Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture, che ha dichiarato come “questi sono viaggi organizzati. Chi è a bordo di quelle navi paga circa 3mila dollari, che diventano armi e droga per i trafficanti. Sono viaggi organizzati sempre più pericolosi. Bisogna stroncare il traffico non solo di esseri umani, che è già grandissimo, ma anche di armi e droga legato proprio a questa tratta".

Fonti il SecolodItalia/tg24 e varie agenzie

 

 

 

 

La sfida è appena iniziata meglio, sembra essere tornati a qualche anno fa, quando al Viminale c’era Matteo Salvini: l’Italia non autorizza lo sbarco immediato dei migranti sulle navi Ong, chiede agli Stati di bandiera di farsene carico, buona parte dell’Ue se ne infischia (la democratica Norvegia ha fatto orecchie da mercante, per dire), iniziano le trattative con le Capitali Ue e alla fine – forse – se ne esce con uno sbarco in Italia e la successiva redistribuzione.

La rivelazione il premier italiano l’ha affidata a Bruno Vespa, che l’ha infilata nel suo ultimo libro a breve in uscita. “Qui dobbiamo ricordare che cos’è il diritto del mare, tante volte invocato a sproposito – dice Meloni – Se tu incontri per caso in mare una barca in difficoltà, sei tenuto a salvare chi è a bordo”. Però “se fai la spola tra le coste africane e l’Italia per traghettare migranti, violi apertamente il diritto del mare e la legislazione internazionale. Se poi una nave Ong batte bandiera, poniamo, tedesca, i casi sono due: o la Germania la riconosce e se ne fa carico o quella diventa una nave pirata“.

Il tutto per affermare due principi. Il primo, quasi banale, è che “in Italia, come in qualsiasi altro Stato serio, non si entra illegalmente, ma solo attraverso i decreti flussi”. Il secondo, forse più importante, riguarda la salvaguardia di vite umane: meno persone intraprendono il viaggio della speranza via mare, meno ne muoiono.

Ed ecco dunque la linea che intende portare avanti il governo  :

Non accettare gli stranieri che oggi sbarcano per mezzo delle navi Ong. Piantedosi è stato chiaro: “Non possiamo farci carico dei migranti raccolti in mare da navi straniere che operano sistematicamente senza alcun preventivo coordinamento delle autorità. Al momento questi eventi rappresentano il 16% delle persone sbarcate in Italia”.

Fermare le partenze illegali, “spezzando il traffico di esseri umani nel Mediterraneo”: per raggiungere lo scopo, Meloni intende portare avanti “il ripristino dell’operazione Sophia, nata nel 2015, che nella terza fase, mai attuata, prevedeva di estirpare alla radice il sistema organizzativo del contrabbando di esseri umani, cioè quello che noi abbiamo sempre definito ‘blocco navale'”. Magari non verrà chiamato “blocco navale”, da sempre cavallo di battaglia di Fdi, ma di quello si tratta.

Creare hotspot nei territori africani per vagliare le richieste di asilo e distinguere tra chi ha diritto a ricevere protezione in Europa e chi invece è da considerarsi potenziale clandestino.
Mettere in campo un “piano Mattei” per l’Africa, per far sì che i giovani africani non siano spinti ad abbandonare la loro terra.

Il messaggio del governo Meloni è stato chiaro, l’ha detto e ripetuto il ministro Piantedosi: il Belpaese non intende farsi carico di tutti i migranti che scappano dall’Africa. Non smetterà di soccorrere in mare, perché la vita è sacra. Ma dovendosi già far carico dell’84% dei sopravvissuti tratti in salvo nel Mediterraneo, non vuole doversi occupare anche di quelli recuperati da navi private battenti bandiera straniera. In più, il governo intende porre fine al traffico di esseri umani in base a un piano in 4 mosse messo a punto dalla Meloni. Il premier l’ha spiegato ieri a Ursula von der Leyen: la priorità è difendere i confini esterni, non tanto la redistribuzione. Non a caso ieri il ministro dell’Interno ha partecipato a una riunione del gruppo MED5, (Italia, Cipro, Grecia, Malta e Spagna) proprio per ribadire questo punto: occorre fare sforzi per bloccare le partenze.

Ad oggi ci sono al largo tre imbarcazioni: la Ocean Viking, la Humanity1 e la Geo Barents per un totale di circa 1000 migranti in attesa di sbarco. Sos Mediterranée ha già chiesto a Spagna, Francia e Grecia un porto sicuro, al momento inutilmente. La Norvegia come detto ha già detto “no” ad accogliere alcuni. Da Berlino è arrivato il monito a farli attraccare. Mentre la Francia, che pure è cerca che “l’Italia rispetterà il diritto internazionale”, si dice pronta ad accogliere una quota.

La Norvegia sottolinea di non avere "nessuna responsabilità ai sensi delle convenzioni sui diritti umani o del diritto del mare per le persone imbarcate a bordo di navi" private o di ong "battenti bandiera norvegese nel Mediterraneo".

Lo ha precisato l'ambasciatore norvegese a Roma Johan Vibe in una mail inviata alla Reuters in risposta all'appello dell'Italia a Oslo e alla Germania di farsi carico dei migranti bloccati nel Mediterraneo.

Ad aprire all'ipotesi di una accoglienza condivisa è la Francia: "Abbiamo detto all'Italia, e lo diciamo insieme alla Germania, che se quella nave umanitaria (Ocean Viking) verrà accolta in Italia, anche noi accoglieremo una parte dei migranti, delle donne e dei bambini, affinché l'Italia non si debba prendere carico da sola del fardello di questo arrivo di migranti": lo ha detto il ministro dell'Interno francese, Gérald  Darmanin, intervistato questa mattina da RMC-BFMTV.  

Così Il governo di Parigi si dice pronto ad accogliere una parte dei 234 migranti che si trovano attualmente a bordo della nave umanitaria "Ocean Viking", in attesa di un porto sicuro in Italia

Non dubitiamo che l'Italia rispetterà il diritto internazionale", ha aggiunto Darmanin,incalzato dalla stampa francese sulla situazione delle navi bloccate nel Mediterraneo. "Ma diciamo anche all'Italia che il problema della sua geografia, di essere dunque il Paese più vicino a questa nave, non significa che  debba essere lasciata sola".

Il ministro di Parigi ha anche sottolineato che l'Italia fa una "grande parte di umanità". "Non dubitiamo un solo istante che l'Italia, membro dell'Unione europea, che ha firmato tutte le convenzioni internazionali", rispetti il diritto internazionale, accogliendo in uno dei suoi porti la Ocean Viking.  Perché il diritto internazionale è molto chiaro: quando una barca chiede di accostare con dei naufraghi a bordo, è il porto più sicuro e più vicino che deve accoglierla. Nello specifico, l'Italia", ha chiarito.

"Da anni sosteniamo che gli Stati dell'Europa centrale si debbano fare carico di alleviare la pressione degli arrivi dei migranti sull'Italia e su Malta: per noi l'importante è che la Ocean Viking sbarchi nel porto sicuro più vicino e speriamo che questo avvenga il più presto possibile". E' quanto sostiene la ong Sos Méditerranée, che precisa: "la redistribuzione dei migranti non è nostra competenza, quindi non abbiamo nulla da commentare su questo".

Matteo Salvini, leader della Lega e ministro delle Infrastrutture, aveva attaccato: "Da ministro ho fatto rispettare i confini del mio Paese e mi sono meritato la fiducia degli italiani e quattro processi" e "prendere lezioni dalla Germania che non ospita uno solo degli immigrati che sbarcano in Italia dalle navi tedesche, penso non sia più possibile".

Intanto, tre cittadini russi, di 46, 47 e26 anni, sono stati fermati da agenti della squadra mobile della Questura di Siracusa, con la collaborazione della Guardia costiera e della sezione Operativa navale della Guardia di Finanza, per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Secondo l'accusa, sarebbero i componenti dell'equipaggio del veliero Blue Diamond battente bandiera Ucraina con a bordo 99 migranti di nazionalità afghana e pakistana.   L'imbarcazione, partita da una località costiera nelle vicinanze della città turca di Bodrum, è stata intercettata a circa 38 miglia dalle coste siciliane da un'unità della Capitaneria di porto, che ha successivamente trasportato i migranti nel porto commerciale di Augusta. I tre sono stati condotti nella casa circondariale di Cavadonna in attesa dell'udienza di convalida.

Fonte ansa / Rai / Nicola Porro / e varie agenzie 

 

Il presidente Usa, Joe Biden, "ha perso la pazienza" nel corso di una telefonata con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Lo riporta la tv americana Nbc, spiegando che Biden si è irritato dopo che il responsabile di Kiev "ha chiesto altri aiuti", da aggiungere al miliardo di dollari che l'inquilino della Casa Bianca gli aveva appena confermato.

Le stesse fonti citata dalla Nbc precisano poi che i rapporti tra Biden e Zelensky sono via via migliorati dopo le tensioni di quella telefonata. Il presidente ucraino aveva infatti diffuso immediatamente dopo la chiamata una dichiarazione di ringraziamento per gli aiuti americani. Un modo per evitare una crepa nell’intesa con Washington. Ma secondo l’emittente Usa quello screzio è stato anche il primo segnale dei problemi a venire. Non è un caso che la notizia venga fatta trapelare adesso: dopo le elezioni di midterm, il nuovo Congresso potrebbe forse frenare il flusso di aiuti verso Kiev. Subito dopo le elezioni, il Congresso uscente potrebbe forse essere chiamato ad approvare un nuovo pacchetto per circa 50 miliardi di dollari.

Da quando la Russia ha invaso l’Ucraina, è tradizione che Biden e Zelenzky abbiano un colloquio telefonico ogni volta che gli Stati Uniti definiscono un nuovo pacchetto di aiuti militari per Kiev. In quell’occasione, siamo nel giugno scorso, Biden aveva a malapena finito di informare Zelensky del via libera a progetti di assistenza militare per un miliardo di dollari che il suo interlocutore ha iniziato a elencare gli aiuti ulteriori di cui l’Ucraina aveva bisogno e che non stava ricevendo. Il presidente americano allora – stando al racconto della Nbc – è esploso, ricordando a Zelensky della generosità degli americani e dell’impegno della sua amministrazione per aiutare l’Ucraina, alzando la voce e chiedendo a Zelensky di dimostrare un po’ più di “gratitudine“.

Intanto Stop a partire da domani 1° novembre all'obbligo vaccinale anti-vaccinale anti-Covid per medici e professioni sanitarie. Lo ha stabilito il Consiglio dei ministri che si è appena concluso. Nella prima seduta dell'esecutivo guidato da Giorgia Meloni è stata anche varata la lista del cosiddetto «sottogoverno», l'insieme cioè di sottosegretari e vice ministri. Tra questi, per restare all'ambito sanitario, il sottosegretario alla Salute è stato nominato Marcello Gemmato, farmacista e responsabile sanità di Fratelli d'Italia.

Contestualmente, l'esecutivo ha disposto anche il rinvio al 30 dicembre dell'attuazione della riforma Cartabia, provvedimento incluso assieme agli altri passati all'esame quest'oggi in un unico decreto legge, già ribattezzato «dl Giustizia-Covid».

Tra le materie trattate dal decreto anche la normativa anti-rave party: la nuova norma prevede la reclusione da 3 a 6 anni, multe da 1.000 a 10.000 euro e si procede d'ufficio «se il fatto è commesso da più di 50 persone allo scopo di organizzare un raduno dal quale possa derivare un pericolo per l'ordine pubblico o la pubblica incolumità o la salute pubblica».

Fonte varie agenzie

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