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È rimasto inascoltato l'appello del premier Giuseppe Conte che proprio qualche giorno fa aveva chiesto una linea più morbida su Mosca: "Saremo fautori di una apertura alla Russia, che ha consolidato negli ultimi anni il suo ruolo internazionale in varie crisi geopolitiche. Ci faremo promotori di una revisione del sistema delle sanzioni, a partire da quelle che rischiano di mortificare la società civile russa", aveva detto il presidente del Consiglio. Insomma il braccio di ferro tra l'Ue e Mosca prosegue. Ma il fronte europeo potrebbe spaccarsi come già accaduto al G7

Nonostante la posizione del governo italiano che ha chiesto una riapertura del dialogo per revocare le sanzioni contro Mosca, arriva la decisione di Bruxelles che complica sempre di più i rapporti tra Ue e Cremlino. L'Unione Europea ha infatti deciso l'estensione per un anno delle sanzioni fino al 23 giugno del 2019. Le misure di fatto verranno applicate a tutte le persone e le società residenti nell'Unione europea con il divieto di import di prodotti della Crimea o di Sebastopoli.

Intanto la questione migranti costituirà una parte della bilaterale di oggi fra Angela Merkel e Giuseppe Conte a Berlino, ma certamente non l'unico tema. Lo ha detto il portavoce del governo tedesco Steffen Seibert, rispondendo a una domanda alla conferenza stampa di governo. La cancelliera è "lieta di incontrare Conte dopo il primo colloquio al G7 in Canada" e con lui affronterà "una serie di temi", fra cui "le questioni economiche dell'eurozona e disoccupazione". Certamente i migranti saranno parte importante del colloquio, ha aggiunto.

Matteo Salvini fa sul serio. Dopo il blocco dei porti alle Ong blinderà le coste italiane, mantenendo la parola data: «La pacchia è finita davvero».«Marina militare e Guardia costiera continueranno a salvare vite come hanno fatto meritoriamente fino a oggi, ma poi ragionerò coi ministri Toninelli e Trenta, che ne hanno competenza e con i quali sto lavorando benissimo, sul fatto che è giusto salvare vite, però non sta scritto sulla Bibbia che dobbiamo essere gli unici a girare per tutto il Mediterraneo». 

E prosegue le sue dichiarazioni al quotidiano il giornale : «Ci sono i libici, i tunisini, i maltesi, i francesi, gli spagnoli, i greci, le navi della forza europea Themis e spererei ci fossero anche quelle della Nato e quindi sono orgoglioso di quello che hanno fatto i nostri uomini della Marina e della Guardia costiera, però - specifica - una volta fatta chiarezza sul ruolo delle Ong, anche noi dovremo essere più attenti e vicini al nostro territorio, per cui chiederò ai colleghi di tenere i nostri uomini e le nostre navi più vicini alle nostre coste». Insomma, l'intenzione è che gli assetti italiani non si spingano più fino alla zona Sar.

Salvini annuncia, peraltro, un suo imminente viaggio in Libia. «Ci andrò a brevissimo racconta -, per confermare l'amicizia tra i due Paesi e una collaborazione economica per investire in strade, infrastrutture, ospedali e altro, ma anche per ribadire il ruolo di Marina e Guardia costiera libiche, perché noi non andiamo come i francesi a dare lezioni o a colonizzare, ma a dare il nostro supporto». 

E poi l'attacco ai vicini d'Oltralpe: «Sicuramente bisogna dare una mano, però secondo me Macron e i francesi sbagliano quando vanno in casa altrui a fissare date di elezioni, rischiando di complicare la situazione anziché agevolarla. Andremo rispettosamente non solo in Libia, ma lavorerò anche con il collega degli Esteri per Tunisia ed Egitto».

Per il ministro «siamo solo all'inizio. Non sono qua a festeggiare spiega -, sarà un percorso lungo e difficile, ma son contento di aver dato un segnale di orgoglio e dignità a nome del popolo italiano». Se gli si chiede perché i predecessori non abbiano agito chiudendo i porti come ha fatto lui, risponde: «Perché c'è ancora quella parte di sinistra radical chic per cui l'Italia deve diventare un campo profughi».

Certo, Minniti ha ridotto gli sbarchi e Salvini glielo riconosce: «Ma puntiamo a migliorare - dice - Con il no alle Ong mi pare che questi abbiano gettato la maschera. Non sono generosi, cristiani, che salvano il prossimo, ma nascondono precisi interessi economici. Sono finanziati direttamente da persone come Soros che non vuole aiutare i bambini che scappano, ma creare nuovi schiavi...

Intanto l’assalto all’Italia continua: a pressione sale in tutte le acque affacciate sul Nord Africa. Nel canale di Sicilia nelle ultime 48 ore le navi della guardia costiera hanno recuperato 500 migranti su quattro imbarcazioni nel mar Libico, 118 dei quali erano stati raccolti da una nave mercantile che aveva poi proceduto al trasbordo.

A Lampedusa sono invece in arrivo le 42 persone che si trovavano su un gommone che si è rovesciato - provocando 12 vittime - e sono state salvate dalla nave Trenton della Marina degli Stati Uniti per la prima volta coinvolta in operazioni di questo tipo. Sabato, invece, era arrivata nel porto di Reggio Calabria la nave militare inglese «Protector», impiegata nell’operazione Frontex, con a bordo 46 migranti iracheni e pakistani, tra cui 27 uomini, nove donne e dieci minori. 

Un aumento degli sbarchi si registra anche in Spagna dove tra il 2014 e il 2018 a oggi sono sbarcati circa 56mila migranti, rispetto ai 640mila arrivati in Italia. Nella penisola iberica sono 57 le imbarcazioni arrivate nelle ultime ore, con 629 persone a bordo: cifre che non si vedevano dal 2014, quando in un solo giorno avevano raggiunto la costa spagnola 920 migranti a bordo di 94 imbarcazioni. Un evento che il ministro dell’Interno marocchino ha attribuito ad «alcune disfunzioni» nel controllo delle coste.

Venerdì coincideva con Eid al Fitr, la festa della fine del Ramadan, una delle feste più importanti per i musulmani, quando gli uffici, le aziende e i negozi chiudono, e presumibilmente si verifica un rilassamento anche della vigilanza operata dai servizi di polizia e di sicurezza. Politicamente se il Pd continua ad attaccare frontalmente la linea del governo con Marco Minniti che definisce la vicenda Aquarius «un azzardo politico e umanitario visto che non c’è una emergenza sbarchi», il centrodestra si mostra compatto a difesa della linea messa in campo dal ministro dell’Interno, Matteo Salvini.

Se Fratelli d’Italia insiste nel chiedere il blocco navale al largo delle coste libiche, Forza Italia invita ad allargare il raggio d’azione. «Arginare le Ong era una richiesta avanzata da Forza Italia nel 2017, perciò difendiamo le scelte di Salvini» dice Andrea Cangini. «Ma non vorrei che l’aver spostato l’attenzione sulle Ong impedisse di vedere che gli sbarchi dalla Libia continuano senza sosta: oltre 2000 immigrati solo l’ultima settimana».

È forse arrivato il momento che qualcuno lo dica, scrive Cristiano Puglisi  nel suo blog, ai signori della sinistra. Ragione di Stato e buoni sentimenti non vanno a braccetto. E non devono neppure andarci. Da chi governa ci si attendono altre qualità. Il saper leggere le sfide del presente e del futuro, ad esempio, e il saper prendere decisioni conseguenti. Impopolari talvolta, ma necessarie.

Tutta questa tiritera sulla bellezza dell’accoglienza, sul “restare umani“, sono cose che non riguardano la politica. Ne la gestione dello Stato. E comunque non riguardano gli italiani, che hanno ben altro cui pensare: secondo un rapporto Coldiretti nel 2017 sono stati 2,7 milioni i cittadini del bel Paese che si sono dovuti rivolgere alle mense dei poveri. Tra le categorie più deboli ci sono 455mila bambini sotto i 15 anni, quasi 200mila anziani sopra i 65 anni e quasi 100mila senzatetto.

Eppure, prendendo a riferimento il periodo della passata legislatura, nonostante questo stato di cose, l’Italia ha consentito che sbarcasse sulle proprie coste, tra il 2013 è il 2018, un totale di circa 670mila migranti. In prospettiva una bomba sociale di povertà e miseria pronta a esplodere, visto che il sistema del ricollocamento non ha mai funzionato e visto che lo status di rifugiato è riconosciuto solo a una esigua minoranza (intorno al 5%, secondo alcuni dati). Una catastrofe. Una cattiveria nei confronti degli italiani poveri. Altro che generosità. Piuttosto autolesionismo.

Anche da un punto di vista finanziario si tratta di una evidente follia. Nel solo 2016 lo Stato italiano ha infatti speso 1,7 miliardi di Euro per l’accoglienza, per intenderci quasi il doppio della spesa per la sanità della Regione Basilicata. L’Unione europea, invece, ha contribuito con appena 8,1 milioni e dal Fondo asilo, migrazione ed integrazione (Fami) per 38,7 milioni. Una gestione bocciata da una recente relazione dalla Corte dei Conti.

 

 

 

L'incontro arriva dopo giorni di altissima tensione tra Roma e Parigi per i commenti da parte della Francia sulla vicenda Aquarius e la chiusura dei porti italiani. Il premier italiano ha portato sul tavolo del vertice bilaterale l'ipotesi di hotspot in Paesi del Nord Africa come Libia e Niger. Il nodo dei migranti di fatto resta al centro dell'incontro dopo le tensioni degli scorsi giorni legati al caso Aquarius e in vista del Consiglio europeo dei prossimi 28 e 29 giugno

Da parte italiana, secondo quanto si apprende, l'intenzione sarebbe di cercare di evitare le partenze dei migranti e così "evitare di far rischiare la vita alle persone". Sul tavolo del bilaterale anche la riforma del sistema di Dublino: Roma sottolinea che quello dell'immigrazione è un problema dell'Europa e non dell'Italia.

Ma poche ore dopo l incontro tra Macron e Conte le nuove misure saranno adottate dall'Eliseo per contrastare l'immigrazione clandestina gettano nuove ombre sulla Francia che non più di tre giorni fa faceva la morale a Matteo Salvini per non aver permesso alla nave Aquarius di attraccare in un porto italiano.

La notizia arriva da Ventimiglia e a metterla sotto la lente di ingrandimento è deputato di Forza Italia Giorgio Mulè riprendendo un articolo della Stampa : "Nella stazione ligure al confine tra Italia e Francia, la Sncf, società d'Oltralpe che gestisce il trasporto ferroviario, ha ingaggiato guardie armate di una società italiana per evitare che migranti irregolari salgano sui loro treni diretti in Francia".

"Questa notizia - attacca il portavoce dei parlamentari azzurri di Camera e Senato - dimostra l'inaffidabilità che i francesi ripongono sull'Italia e obbliga il nostro governo a un intervento immediato". Che i francesi non siano teneri con gli immigrati, lo si sapeva da un pezzo. Non da ultimo è arrivato il report di Oxfam con tanto di fotografie e video che dimostra le angherie e gli abusi dei poliziotti francesi sugli stranieri, in particolari quelli minorenni.Violenze che si consuma proprio al confine con l'Italia. Eh sì che era stato proprio Macron a denunciare "il cinismo e l'irresponsabilità del governo italiano", mentre il portavoce del suo partito aveva candidamente affermato che "la linea del governo italiano fa vomitare". Ora tra l'Eliseo e Palazzo Chigi è tornato il sereno. Ma il presidente francese dovrà, primo o poi, rendere conto dei respingimenti che continua a fare a Ventimiglia.

Come riporta anche Mulè, i francesi hanno assunto una schiera di "sceriffi" per presidiare "le banchine nella stazione di Ventimiglia da dove partono i convogli diretti a Cannes e Grasse svolgendo di fatto i compiti di una polizia parallela o di complemento rispetto a quella Italiana". "In breve - continua il portavoce azzurro - per evitare 'invasioni' intollerabili come quella avvenuta poco tempo fa a Bardonecchia, la Francia ha aggirato l'ostacolo dotandosi di una polizia privata, una sorta di mini Legione straniera, che agisce per sopperire alle carenze dei nostri controlli"

Teatro delle violenze è la frontiera di Ventimiglia. Nel dossier dal titolo "Se questa è Europa", diffuso oggi da Oxfam, Diaconia Valdese e Asgi, organizzazione che lavorano a Ventimiglia per prestare soccorso ai migranti bloccati in città, emergono le testimonianze dei migranti che ogni giorno provano ad attraversare la frontiera.

Nel rapporto si legge che l'intervento ormai di prassi della polizia francese comporta, prima ancora del respingimento in Italia, in violazione delle norme europee e francesi, il fermo dei minori, spesso la loro registrazione come maggiorenni, la falsificazione delle dichiarazioni sulla loro volontà di tornare indietro, la loro detenzione senza acqua, cibo o coperte, senza la possibilità di poter parlare con un tutore legale. I ragazzi raccontano anche di essere stati vittime di riprovevoli abusi verbali o fisici: il taglio delle suole delle scarpe e il furto di carte Sim

Intanto Matteo Salvini difende il Polizioto che e stato accoltelato : "Non mi permetto di commentare una mamma che perde il figlio. Se il figlio non avesse accoltellato una due tre quattro cinque sei volte una persona che sta facendo il suo lavoro oggi sarebbe vivo e vegeto su questa terra. Capisco il dolore della mamma però sono sono al fianco degli indossa una divisa in questo caso ha fatto solo e soltanto il suo dovere": Lo ha detto il ministro dell'Interno Matteo Salvini al termine della sua visita al poliziotto ferito mentre sottoponeva a tso un giovane sudamericano che è stato ucciso. Il ministro ha detto di aver portato al poliziotto ferito "l'affetto di 60 milioni di italiani. A lui, alla moglie e alla figlia".

Ci sono state "5 coltellate di cui due a pochi centimetri dal cuore, per cui è vivo grazie al buon Dio e grazie al collega che ha fatto l'unica cosa che poteva fare, difenderlo dall'assalto di quel ragazzo", ha sottolineato Salvini. "E' chiaro che quando c'è una morte non è mai una buona notizia, però spero che torni presto con la sua famiglia".

"Ero disponibile a incontrare i parenti del defunto che hanno però fatto altre scelte, che non giudico. Non mi permetto di giudicare una mamma che ha perso il figlio, per una mamma che ha perso il figlio non posso che pregare". Lo ha detto il ministro dell'Interno Matteo Salvini a Genova commentando la vicenda dell'ecuadoriano di 20 anni ucciso domenica in casa sua. Salvini, in Prefettura, ha incontrato anche l'agente che ha sparato per difendere il collega uccidendo il giovane ecudoriano Jefferson Tomalà. "Spero di incontrare presto il poliziotto ferito sul posto di lavoro. Ha ricevuto sei coltellate, di cui due a un centimetro dal cuore. E' vivo solo grazie al collega e a Dio".

 

Emmanuel Macron ci definisce vomitevoli cinici e irresponsabil, mentre il Ministro della Giustizia Spagnolo arriva a darci dei delinquentiventilando rischi di "responsabilità penali internazionali" per aver chiuso i porti alla nave della ong Sos Mediterranee. Un'invasione di campo senza precedenti che arriva da due Paesi, la Francia e la Spagna, che non sono mai stati teneri con i clandestini. Da chi, "in tema di immigrazione, ha sempre preferito voltare la testa dall'altra parte", il governo italiano non intende, però, farsi dare "lezioni ipocrite". Tanto che, secondo la Stampa, il premier Giuseppe Conte starebbe pensando di annullare la visita a Parigi di venerdì prossimo.

Il ministro  Moavero ha detto all'incaricata d'affari Claire Anne Raulin che sostituiva l'ambasciatore assente da Roma: "Le accuse compronettono le relazioni tra Italia e Francia", ribadendo che le parole usate da Parigi per la vicenda Aquarius sono "inaccettabili". E ha chiesto che al più presto "si prendano iniziative per sanare la situazione". L'incontro di oggi a Parigi fra i due ministri dell'Economia era la prima tappa di un mini-tour europeo programmato "per avviare un dialogo costruttivo e aprire un confronto sulla governance europea in discussione in questi mesi". Resta invece confermata la visita a Berlino in programma domani per un primo incontro con il collega tedesco Olaf Scholz.

A Parigi intanto un portavoce del Quai d'Orsay rispondendo a una domanda sul caso Aquarius ha precisato: "Siamo perfettamente coscienti del carico che la pressione migratoria fa pesare sull'Italia e degli sforzi di questo Paese. Nessuna delle parole pronunciate dalle autorità francesi ha rimesso in discussione tutto questo, né la necessità di coordinarci strettamente fra europei".

"Non abbiamo niente da imparare da nessuno in termini di solidarietà. La nostra storia non merita di essere apostrofata in questi termini da esponenti del Governo francese che spero diano scuse", ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Salvini nella sua informativa al Senato, il quale in seguito ha detto: "Senza scuse ufficiali Conte fa bene a non andare a Parigi". Sui migranti Italia isolata? "Non siamo mai stati così centrali ed ascoltati - ha detto il ministro dell'Interno, riferendo dei vari colloqui avuti con i colleghi di altri Paesi europei: "Se l'Europa c'è batta un colpo ora o taccia per sempre, c'è un'attenzione che mai c'era stata prima, è l'occasione per giocarsi bene le carte".

"Non voglio che bambini vengano messi su un gommone e muoiono nel Mediterraneo - ha aggiunto Salvini - perchè qualcuno li illude che in Italia c'è lavoro e casa per tutti. Sono stufo". "Ringrazio la Spagna e ringrazio il buon cuore del presidente Sanchez. Mi auguro e spero che eserciti la sua generosità anche nelle prossime settimane, avendo spazio per farlo", ha detto Salvini ricordando che l'Italia accoglie 170mila migranti e la Spagna 16mila.

Tutti pontificano, nessuno fa nulla. Già perché fino ad ora il problema immigrazione è stato gestito solamente dall'Italia. Per questo motivo, il ministro dell'Interno Matteo Salvini, ha deciso di alzare i toni: il nostro Paese non può farsi carico delle migliaia di migranti che ogni anno raggiungono il nostro Paese

Oggi la Spagna sta vivendo il suo momento di gloria. Ma è solo una questione di facciata. Mentre accoglie 600 migranti ne ne blocca a Ceuta migliaia. Un doppiopesismo che dimostra come, ancora una volta, i migranti vengano usati (soprattutto dalla sinistra radical chic) con fini politici.

Stesso discorso per la Francia. Il presidente Emmanuel Macron parla di "irresponsabilità e cinismo" ma Parigi stoppa la Corsica non appena questa si offre di accogliere l'Aquarius. Non a caso, il ministro dello Sviluppo e del Lavoro Luigi Di Maio ha detto: "Proprio loro (i francesi NdR) parlano...".

Negli ultimi anni, infatti, la Francia ha dimostrato che la sua maggior preoccupazione è quella di tenere i confini blindati. E i casi in questo senso sono molti. Siamo a inizio dicembre dell'anno scorso, il freddo comincia a farsi sentire e i migranti provano a raggiungere la Francia da Ventimiglia. La risposta del governo francese è durissima: un muro di agenti blocca l'ingresso nel Paese.

L'Ong Rainbow4Africa parla di "grave ingerenza nell'operato delle Ong e delle istituzioni italiane". Scoppia il caso politico. L'ex ministro dell'Interno Marco Minniti parla di "fatti gravi" e convoca l'ambasciatore francese. Sale la tensione e la Francia dimostra ancora una volta che il suo unico obiettivo è quello di proteggere i confini. Un obiettivo sacrosanto, per carità. Ma allora non si capisce perché poi Parigi pretenda l'opposto dagli altri Paese.

E ancora. Pochi giorni prima dei fatti di Bardonecchia, una migrante di origine nigeriana con un grave linfoma viene respinta alla frontiera. È incinta. Un mese dopo morirà all'ospedale sant'Anna di Torino. Paolo Narcisi, presidente dell'Ong Rainbow4Africa, commenta così il fatto: "Le autorità francesi sembrano avere dimenticato l’umanità".

Ma non solo. Una guida alpina francese rischia ancora cinque anni di carcere per aver soccorso una donna all'ottavo mese di gravidanza che cercava di attraversare il confine.

Roma chiede le scuse a Parigi dopo l'attacco di ieri dall'Eliseo a come il governo italiano ha gestito il caso della nave dei migranti Aquarius. Il ministro degli Esteri Moavero riceve l'incaricata d'affari dell'ambasciata e chiede che la situazione sia sanata con iniziative rapide. Salvini: l'Italia non merita gli insulti francesi, Macron passi dalle parole ai fatti, perché 'senza scuse ufficiali Conte fa bene a non andare a Parigi'. 

Il ministro dell'Interno ringrazia poi la Spagna e sottolinea che mai come ora il nostro paese è stato centrale sulla questione migranti. Sull'onda delle polemiche con la Francia il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, ha annullato l'incontro con l'omologo francese, Bruno Le Maire, in programma oggi a Parigi, mentre ha confermato invece la visita a Berlino in agenda domani per un primo colloquio con il collega tedesco Olaf Scholz. Intanto, la nave dei migranti ora naviga verso il porto spagnolo di Valencia, scortata da due unità della Guardia Costiera della Marina, con a bordo 400 dei 629 migranti che erano sulla nave umanitaria. Resta nelle acque davanti alla Libia, dove ieri è naufragato un gommone, Sea Watch 3, nave ong con bandiera olandese. A Catania nave delle Capitanerie con 932 migranti salvati in sette operazioni al largo della Libia.

"Siamo perfettamente coscienti del carico che la pressione migratoria fa pesare sull'Italia e degli sforzi di questo Paese. Nessuna delle parole pronunciate dalle autorità francesi ha ovviamente rimesso in discussione tutto questo, né la necessità di coordinarci strettamente fra europei". Lo ha detto un portavoce del Quai d'Orsay rispondendo oggi a una domanda sulle proteste dell'Italia dopo le parole pronunciate ieri da Parigi sul caso Aquarius.

"L'Italia per la sua posizione geografica è particolarmente esposta a un numero grande di profughi e di migranti. Noi siamo dell'idea che nessun paese dovrebbe esser lasciato solo con questo compito. Per questo sosteniamo l'Italia, e la riteniamo un importante partner nella ricerca di una soluzione europea". Lo ha detto il portavoce di Angela Merkel, Steffen Seibert, rispondendo a una domanda sulla cooperazione lanciata da Sebastian Kurz, stamattina nella capitale tedesca, fra Vienna Roma e Berlino

E questa e la storia che abbiamo raccontato prima : la posizione del governo italiano sui migranti "è da vomitare": lo ha detto il portavoce del partito di maggioranza francese La République En Marche del presidente Emmanuel Macron, Gabriel Attal, intervistato dalla tv Public Sénat. A una domanda sulla chiusura dei porti alla nave Aquarius di Sos Mediterranee, il deputato ha denunciato la posizione assunta dal ministro dell'Interno Matteo Salvini, assicurando tuttavia che anche la Francia cerca "una soluzione". Il presidente francese Emmanuel Macron denuncia "una forma di cinismo e di irresponsabilità" da parte dell'Italia nel caso della nave Aquarius: è quanto riferito dal portavoce del governo, Benjamin Griveaux, al termine del consiglio dei ministri a Parigi. "La Francia fa la sua parte, ciò che è inaccettabile è il comportamento e la strumentalizzazione politica che è stata fatta dal governo italiano" sul caso Aquarius, ha detto il portavoce del governo francese, Benjamin Griveaux.

"Le dichiarazioni intorno alla vicenda Aquarius che arrivano dalla Francia - si legge in una nota di Palazzo Chigi - sono sorprendenti e denunciano una grave mancanza di informazioni su ciò che sta realmente accadendo. L'Italia non può accettare lezioni ipocrite da Paesi che in tema di immigrazione hanno sempre preferito voltare la testa dall'altra parte".  "Il governo italiano - si legge nella nota - non ha mai abbandonato le quasi 700 persone a bordo dell'Aquarius. La nave è stata sin da subito affiancata da 2 motovedette che hanno offerto tutto il supporto necessario. Preso atto del rifiuto di Malta a collaborare e a permettere lo sbarco delle persone, abbiamo accolto un inedito gesto di solidarietà arrivato dalla Spagna. Lo stesso gesto non è arrivato invece dalla Francia, che anzi ha più volte adottato politiche ben più rigide e ciniche in materia di accoglienza". 

La visita di Stato del premier Giuseppe Conte a Parigi, prevista per venerdì prossimo, è "per ora" confermata. Uno scontro che, secondo rumors emersi in queste ultimissime ore, avrebbe portato il premier a valutare l'annullamento del suo incontro con il presidente Emmanuel Macron. Tuttavia, spiegano le stesse fonti, a Palazzo Chigi "c'è irritazione" sulle parole di Macron ma la visita non è cancellata.

Intanto Italia e Germania presenteranno una "proposta comune sulla protezione delle frontiere esterne" dell'Unione Europea "per non perdere ulteriore tempo". Lo rende noto il Viminale dopo una "lunga e cordiale" telefonata tra il ministro dell'Interno e vicepremier Matteo Salvini e il collega tedesco Horst Seehofer. Tra i due c'è stata "piena sintonia" in tema di "politiche di sicurezza e immigrazione" e Salvini, dice ancora il Viminale, "ha accolto con piacere l'invito del ministro tedesco ad un prossimo incontro a Berlino".

"Sull'immigrazione illegale dobbiamo rispondere in modo unitario. Questo tema ha il potenziale di danneggiare l'Europa":  ha detto Angela Merkel a Berlino. Per la cancelliera è importante contrastare "l'immigrazione illegale e proteggere le frontiere esterne".

"Nessuno crede" che quanto accaduto con la nave Aquarius "sia solo una responsabilità italiana, maltese o spagnola. E' una responsabilità europea e richiede una risposta europea", ha detto il commissario europeo alla Migrazione Avramopulos. "L'incidente dell'Aquarius dimostra che il nostro lavoro non è finito e non lo sarà presto. Dobbiamo essere preparati. Non ci possiamo permettere si ripeta un nuovo 2015, abbiamo bisogno di un approccio comune strutturato, con solidarietà e responsabilità condivisi".

Il primo ministro ungherese Viktor Orban plaude alla posizione italiana affermando che si tratta di "un grande momento che potrebbe davvero portare cambiamenti nella politica europea sulle migrazioni". La sua prima reazione quando ha sentito la notizia, ha detto, è stata "finalmente!". E' stato "così deprimente", ha aggiunto, ascoltare per anni che le frontiere marittime dell'Europa non possono essere difese, al punto "che praticamente passa la voglia di vivere".

In nottata il presidente dell'Assemblea di Corsica, l'indipendentista Jean-Guy Talamoni, ha proposto con un tweet questa notte di fornire all'Aquarius l'accoglienza di uno dei porti dell'isola. "L'Europa - scrive Talamoni - deve affrontare la questione umanitaria in modo solidale. Tenuto conto della localizzazione della nave e dell'emergenza, la mia opinione è che sarebbe naturale aprire un porto corso per dare soccorso a queste persone in difficoltà".

E' la svolta nel dramma della nave della ong Sos Mediterranee respinta dai porti italiani, che è in navigazione nel canale di Sicilia da tre giorni con 629 migranti a bordo, tra cui minori, bambini e donne incinte. 

L'Aquarius sarà accolta dalla Spagna a Valencia. Il primo ministro socialista Pedro Sanchez ha annunciato che il suo Paese permetterà alla nave con oltre 600 migranti a bordo di attraccare a Valencia. "E' nostro obbligo aiutare ad evitare una catastrofe umanitaria e offrire un porto sicuro a queste persone", ha detto il premier Sanchez.

Il premier Giuseppe Conte da Accumoli dice: "Avevamo chiesto un gesto di solidarietà da parte dell'Ue su questa emergenza. Non posso che ringraziare le autorità spagnole per aver raccolto l'invito". E ha spiegato che la decisione della Spagna va "nella direzione della solidarietà".

Nella trasmissione 24MattinoGian Marco Centinaio, ministro per le Politiche agricole, ricorda, che in Europa già altri Paesi hanno blindato le proprie frontiere. "Siamo anche consapevoli che la Francia ha detto che avrebbe chiuso i porti - commenta - e se Macron dice 'Chiudiamo i porti' è un 'Evviva, evviva!', se invece lo dice l'Italia 'Salvini è un razzista e la Lega ancora di più'". Di conseguenza ogni Paese è chiamato fare il suo: "Se una nave è più vicina al porto di Malta, va a Malta - conclude - non viene in Italia, è finito il periodo del governo Renzi, Alfano, Gentiloni, Letta".

Sempre via Twitter il commento parlando della nave Aquarius del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli: "È necessario, stavolta, che tutti comprendano che il diritto internazionale non può prevedere un'Italia abbandonata a se stessa. Noi salveremo sempre le vite umane, ma Malta è la spia di un'Europa che deve cambiare". 

"Ieri il premier Conte ha inviato due motovedette con medici a bordo, questa mattina ne sono state inviate altre due: le condizioni a bordo sono buone, ci sono viveri e stiamo aspettando l'ufficialità della risposta di Malta", ha detto Toninelli. Alla domanda se ci sarà una soluzione in tempi brevi, Toninelli aveva risposto: "Certamente per alcuni giorni ci saranno viveri a sufficienza e a breve ci sarà evidentemente una risposta

Nel frattempo altri migranti sono stati salvati a largo della Libia. Si tratta di circa 800 persone che, secondo quanto si apprende, sono state recuperate da imbarcazioni italiane e internazionali. Le operazioni di soccorso si sono concluse in piena notte.

E il ministro dell'Interno Matteo Salvini dopo le polemiche sulla nave Aquarius, ha scritto su twitter: "Oggi anche la nave Sea Watch 3, di Ong tedesca e battente bandiera olandese, è al largo delle coste libiche in attesa di effettuare l'ennesimo carico di immigrati, da portare in Italia. L'Italia ha smesso di chinare il capo e di ubbidire...

Certe Ong "non fanno volontariato ma affari" e "fungono da taxi", dunque il Codice voluto da Minniti va rivisto perché non consente "di intervenire in maniera efficace". La Nato deve difenderci da "migranti e terroristi" perché l'Italia "è sotto attacco da sud, non da est" e Malta "non può sempre dire no a qualsiasi richiesta d'intervento" e deve accogliere nei suoi porti le navi cariche di disperati. Matteo Salvini arriva a Como per portare la solidarietà agli autisti del bus aggrediti da alcuni richiedenti asilo (uno dei quali sarà espulso) e attacca tutti, ribadendo la linea dura sui migranti. "Sto studiando e lavorando per chiudere i rubinetti a monte: porte aperte per chi scappa veramente dalla guerra, porte sbarrate per tutti gli altri".

«Nel Mediterraneo ci sono navi con bandiera di Olanda, Spagna, Gibilterra e Gran Bretagna, ci sono Ong tedesche e spagnole, - attacca Salvini.- C'è Malta che non accoglie nessuno, c'è la Francia che respinge alla frontiera, c'è la Spagna che difende i suoi confini con le armi, insomma tutta l'Europa che si fa gli affari suoi». E certamente sul fronte dell'immigrazione l'Unione Europea in realtà non ha mai realmente puntato ad un obiettivo comune. Gli accordi sottoscritti raramente hanno funzionato ed ogni paese pur accettando ufficialmente le scelte della Ue ha poi attuato diverse strategie di difesa all'interno dei propri confini. Ora però la politica aggressiva di Salvini ha fatto saltare il banco. «Da oggi anche l'Italia comincia a dire no al traffico di esseri umani; no al business dell'immigrazione clandestina» ha ribadito ieri il ministro dell'Interno.

La Germania, per voce della portavoce della Merkel, chiede a "tutte le parti" di rispettare "i loro doveri umanitari". Doveri umanitari su cui fa leva anche l'Alto Commissariato Onu per i Rifugiati, definendo la situazione che si è venuta a creare come "un imperativo umanitario urgente". "Le persone sono in difficoltà - ha detto Vincent Cochetel, Inviato speciale dell'UNHCR per il Mediterraneo centrale - stanno esaurendo le provviste e hanno bisogno di aiuto in fretta. Questioni più ampie come chi ha la responsabilità e come queste responsabilità possano essere meglio condivise tra gli Stati dovrebbero essere esaminate più tardi".

E l'Europa? Tace. Per ora la linea è quella dell'attesa anche se il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker aveva già chiarito quale sarebbe stata la posizione di Bruxelles: «Siamo vigili per salvaguardare per intero i diritti degli africani che sono in Italia», aveva detto Juncker.

Ma sempre nel intervista a Radio 24 Gian Marco Centinaio, ministro per le Politiche agricole, difende la linea dura adottata dal Ministro dell interno Matteo Salvini al termine dell'ennesimo fine settimana di sbarchi. Perché il blocco navale, imposto ieri pomeriggio dal Viminale e dal dicastero delle Infrastrutture, è la reazione al menefreghismo di Malta e al silenzio della UE "Non li blindi i porti, li chiudi, li prosciughi - spiega il ministro leghista - perché vuol dire che a questo punto ci stanno prendendo in giro ed io, non da ministro ma da cittadino italiano, di essere preso in giro non ne ho più voglia".

"Forse quando governavano gli altri si divertivano ad essere presi in giro". Anche Centinaio, come già Salvini durante il vertice di ieri con Giuseppe Conte e Luigi Di Maio, è ben determinato a sbattere i pugni sul tavolo finché l'emergenza immigrazione non sarà risolta una volta per tutte. "Ragionevolezza, ma consapevolezza che non siamo gli scemi del villaggio - spiega il ministro per le Politiche agricole - tenuto conto che Malta non può rifiutarsi di prendere questa nave, perché la legge del mare prevede che il porto più vicino se ne faccia carico e il porto più vicino è Malta".

E alla Sinistra che sta attaccare il Governo sul blocco navale Centinaio ricorda che la misura adottata da Salvini era stata messa nero su bianco prima nel programma elettorale della Lega, poi nel programma di governo. Una misura condivisa, insomma. "È una mossa che ci sembra la cosa più ovvia dopo tutto quello che è stato detto in tutti questi anni - chiosa Centinaio - se una nave chiede aiuto bisogna aiutarla, ma se questa nave è più vicina alle coste maltesi rispetto alle coste italiane, è giusto che questa nave vada nel porto più vicino. E il porto più vicino non era l'Italia".

Rispetto al braccio di ferro tra Italia e Malta per l'accoglienza della nave Aquarius l'Europa per il momento resta alla finestra. La scelta sarebbe quella di considerarla un caso «tecnico» tra i due paesi nel quale la Ue non ha competenza e non può incidere. Si tratta però soltanto del primo caso. Ovvio che se nei prossimi giorni il blocco dei porti già annunciato da Salvini proseguirà Bruxelles si vedrà costretta ad intervenire. Ma che l'aria fosse cambiata con il nuovo governo era già diventato chiaro con il fallimento del tentativo di compromesso sulla riforma del Trattato di Dublino. A Lussemburgo il fronte Mediterraneo si è frantumato con l'Italia che ha votato no alla proposta insieme all'Ungheria mentre Malta , Cipro e Grecia puntavano a trattare. E proprio in quella occasione il segretario di Stato belga per le migrazioni Theo Francken aveva detto che dal nuovo governo italiano si aspettava «una stretta sulla migrazione: l'Italia inizi a rifiutare i migranti sulle proprie coste». Speranza esaudita.

E alla Farnesina ieri il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi ha incontrato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. É stato affrontato il tema sicurezza e il rischio terrorismo. Il ministro ha ricevuto rassicurazioni da Stoltenberg rispetto alla necessità di riaffermare un approccio dell'Alleanza per una sicurezza a 360 gradi e soprattutto che non venga trascurata «la proiezione di stabilità verso il fianco Sud da dove provengono importanti sfide per l'Alleanza, a partire dal terrorismo».

 

 

 

Serve una forte responsabilità comune per consolidare la fiducia di famiglie, imprese, risparmiatori e investitori, condizione necessaria per la stabilità, la tutela dei risparmi e il proseguimento di una fase favorevole. Occorre un impegno condiviso per favorire l'imprenditorialità e le prospettive di sviluppo con investimenti in infrastrutture, innovazione e formazione per rendere il nostro sistema più competitivo nel quadro europeo, nella riconfermata sostenibilità delle finanze pubbliche", così il capo dello Stato Sergio Mattarella in un messaggio all'Assemblea di Confcommercio.

Rivolgendo "un caloroso saluto a tutti i partecipanti all'assemblea di Confcommercio che si tiene in una fase di incoraggiante recupero della nostra economia", il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo telegramma ha aggiunto che "gli sforzi per espandere l'occupazione attraverso la crescita, creando lavoro stabile e di qualità, per sostenere i redditi e i consumi delle famiglie e dare una prospettiva di futuro migliore ai nostri giovani, sono, tuttavia, ben lungi dal poter essere considerati conclusi".

Avete la mia parola qui a Confcommercio che l'Iva non aumenterà e le clausole di salvaguardia saranno disinnescate", spiega Luigi Di Maio, vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, all'assemblea di Confcommercio.

"Aboliremo tutti gli strumenti come lo spesometro e il redditometro e inseriremo l'inversione dell'onere della prova. Perché siete tutti onesti ed è onere dello Stato provare il contrario", ha affermato ancora Di Maio, sottolineando che strumenti come lo spesometro hanno "reso schiavi quelli che producono valore". "Noi - ha aggiunto - incroceremo tutti i dati della P.A." per dimostrare l'evasione.

"Ci teniamo alla tenuta dei conti" - ha aggiunto - . "Se vogliamo bene all'Italia, e noi le vogliamo bene, se vogliamo portare avanti progetti economici dobbiamo contrattare con Europa le condizioni che l'Italia non può più sostenere, dicendo anche dei no".

Nella prima parte del 2018 l'economia italiana è in rallentamento. Peggiora il clima di fiducia di famiglie e imprese. La crescita a fine 2018 dovrebbe attestarsi all'1,2% per rallentare ulteriormente all'1,1% nel 2019. Lo afferma il Rapporto sul Terziario dell'Ufficio Studi di Confcommercio presentato oggi all'Assemblea. Il peggioramento del clima di fiducia è determinato dalle incertezze sulle prospettive del mercato interno e degli ordinativi. La produzione del settore manifatturiero e le esportazioni stanno registrando alcuni segnai di flessione. In calo anche gli investimenti nel 2018. Alla "luce di queste evidenze - sottolinea Confcommercio - le previsioni del Def appaiono ottimistiche".

''E' chiaramente all'inizio. Abbiamo fiducia che l'Italia avviera' politiche per mantenere la sostenibilita''' dei conti: e' ''importante salvaguardare le finanze pubbliche, e costruire sulle riforme del passato. Non abbiamo ancora avuto l'occasione di incontrare le nuove autorita'''. Lo afferma il portavoce del Fmi, Gerry Rice, rispondendo a chi gli chiedeva se il Fondo avesse consigli per il nuovo governo italiano e se fosse preoccupato per la sostenibilita' del debito pubblico.

Il governo,di fatto, sarà al massimo dell'operatività solo la settimana prossima quando il premier tornerà dal G7 del Canada. E saranno giorni caldissimi perché, al di là delle misure d'esordio da mettere in campo, Conte sarà chiamato a sciogliere l'intricatissimo rebus sulla squadra di viceministri e sottosegretari, dove sia la corsa all'interno di M5S e Lega sia quella tra i due partiti di governo è in pieno svolgimento. Tra i dossier più caldi, al momento, c'è certamente quello delle pensioni, tema sul quale, relativamente alla Fornero, Conte è stato non a caso molto cauto. Lo schema è quello della Quota 100 (o quota 41) che però, con il ricalcolo contenuto nello schema della Lega - con il contributivo - includerebbe una leggera flessione nell'assegno finale.

Sul tema, in queste ore si sono ricorsi dei rumors su un carteggio tra i due vice premier Matteo Salvini e Luigi Di Maio anche se, il leader della Lega, smentisce seccamente. Il nodo, tuttavia, c'è, anche perché se M5S e Lega hanno lo stesso obiettivo e la via come arrivarci a cambiare, con i pentastellati che insistono sulla pensione di cittadinanza (per quelle minime) e sull'opzione donna. Sul tema, chiaramente, Conte nella sua replica alla Camera non si è soffermato ribadendo, in via generica, i principi di metodo e di contenuti che guideranno il governo. Un Esecutivo che, entro il 16 giugno, sarà chiamato ad occuparsi anche delle nomine di Cdp. L'idea del M5S resta quella di trasformare la Cassa depositi e prestiti in una sorta di nuova Iri ma non in una Banca d'investimenti, visto che in quest'ultimo caso l'ente cadrebbe sotto l'egida della Bce. Per la guida di Cdp, tramontato il nome di Flavio Valeri, in pole, in questi giorni, c'è Massimo Sarmi, proposto dalla Lega e sul quale il Movimento potrebbe convincersi.

Il fine settimana servirà a M5S e Lega per fare il punto anche sul "sottogoverno" secondo uno schema studiato ad hoc per fare in modo che un partito possa controllare le mosse dell'altro. Ma la partita è tutt'altro che chiusa. Sulla delega alle Tlc, che Di Maio vorrebbe tenere per se, è braccio di ferro tra M5S e Lega, mentre il trasferimento della delega al Turismo dal ministero della Cultura a quello dell'Agricoltura dovrebbe essere ratificata nel Cdm di oggi. Ma i malumori restano. "Andrà alle Politiche Agricole", assicura il leghista Gian Marco Centinaio laddove il titolare M5S della Cultura, Alberto Bonisoli, frena": "è una cosa su cui si è ragionato". Tra i nomi in pole figurano, con buona certezza, Laura Castelli e Stefano Buffagni come vice ministra e sottosegretario al Mef anche se il secondo potrebbe anche finire al Mise.

Ai Trasporti a fare da vice a Danilo Toninelli dovrebbe essere il leghista Edoardo Rixi. Stefano Candiani e Nicola Molteni, altri due big del Carroccio, sono in piena corsa, direzione Viminale e Giustizia. Il M5S vorrebbe anche la delega all'Editoria, per cui propone il senatore Primo Di Nicola. La partita è lunga e si risolverà almeno a metà della prossima settimana. Poi, si passerà alla composizione delle commissioni. Con uno scontro interno già in atto, questa volta in FI: quello tra Paolo Romani e Renato Brunetta per la presidenza della Vigilanza Rai.

Le sanzioni, le accusa continue verso di noi, sono tutti metodi per contenere la Russia perché l'Occidente vede la Russia come una minaccia, un avversario. Ma questi metodi non sono nell'interesse di nessuno, solo col dialogo e la cooperazione si può avanzare l'economia mondiale. Ora però qualcosa si muove poiché alcuni nostri partner in Europa iniziano a dire che serve cooperare con la Russia": così Vladimir Putin nel corso della sua linea diretta. Putin, rispondendo ad una domanda, ha poi sottolineato che "l'uscita degli Stati Uniti dall'accordo sulla difesa anti-missilistica è un tentativo di infrangere la parità strategica e noi rispondiamo con i nostri moderni sistemi di armamento, che conservano questa parità: serve capirlo e trovare nuove forme di cooperazione che siano adeguate alle realtà moderne. E' l'ora di mettersi al tavolo dei negoziati ed elaborare un piano di sicurezza europea".

I partner occidentali, ha sottolineato Putin, stanno arrivando gradualmente a comprendere la necessità di riparare i legami con la Russia. Secondo Putin, le nazioni occidentali non dovrebbero frenare certi Paesi, come la Russia, ma dovrebbero al contrario stabilire una cooperazione costruttiva. "I nostri partner stanno gradualmente prendendo consapevolezza di questo aspetto", ha detto. "Vedete cosa sta succedendo in molti Paesi, dove la necessità di costruire normali relazioni con la Russia è espressa a livello politico: spero che questo processo acquisterà slancio in futuro", ha aggiunto il presidente.

I dazi Usa su acciaio e alluminio sono di fatto "sanzioni" a Europa, Canada e Messico, ha detto poi Putin nel corso della Linea Diretta. "I nostri partner pensavano che non sarebbero mai stati colpiti da questa politica controproducente legata a restrizioni e sanzioni ma ora vediamo cosa sta accadendo: l'introduzione dei dazi su acciaio e alluminio, non solo per l'Europa ma anche per Canada e Messico, sono sanzioni, anche se in altri termini". Putin ha poi affermato che gli Usa hanno esteso per anni la propria "giurisdizione oltre i propri confini" e stanno ora provando a estenderla anche in Europa. Questo - ha dichiarato - è "inammissibile".

 

 

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