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Venerdì, 18 Ottobre 2024

leader europei sono stati sul luogo del disastro, hanno sorvolato una zona disseminata di lamiere, corpi e disperazione. Il presidente francese,Hollande, Merkel, e Rajoy, hanno sorvolato a Seyne les Alpes sulle Alpi francesi.

Non era mai successo che tre Leader Europei avevano fatto una cosa del genere andare sul posto dove e stata consumata la caduta di questo aereo e a dire la verita fa piu fitto il mistero di questa tragedia

Quando una persona trascina con sè nella morte altre 149 persone, non è suicidio, è un'altra cosa". Lo ha detto il presidente di Lufthansa, Carsten Spohr, in una conferenza stampa. ''Anche se non sono un giurista'', ha precisato. ''Siamo scioccati, possiamo solo speculare sui motivi. Non abbiamo conoscenza di quel che ha potuto muovere il copilota a fare questa terribile scelta''.

Si fa sempre più fitta la rete di misteri che circonda la figura di Andreas Lubitz il copilota della Germanwings, che ha deciso di far schiantare l Airbus A320 sulle Alpi francesi, suicidandosi e provocando la morte di altre 149 persone. Con il passare delle ore aumentano i dubbi sull'idoneità al volo del 27enne e sulla veridicità delle certificazioni conseguite, mentre gli investigatori hanno trovato, nel corso delle perquisizioni nelle due abitazioni in cui viveva, certificati di malattia che il giovane pare abbia tenuto nascosti alla compagnia aerea e ai colleghi.

"La passione di Lubitz era volare sulle Alpi", ha raccontato Dieter Wagner, nel Centro volo di Montabaur, cittadina di origine del copilota. "Con l'Associazione - ha affermato l'uomo - abbiamo fatto delle escursioni sulle Alpi francesi. Lui era amico di mia nipote e volavano insieme". Nella missione in Francia con l'Associazione avrebbero sorvolato una zona a pochi chilometri da dove è avvenuto l'impatto dell'Airbus A320 con la montagna.

Secondo il quotidiano tedesco Bild, che ha avuto accesso ai documenti ufficiali dell'Autorità tedesca di supervisione del trasporto aereo, sostiene la tesi della depressione. Il 27enne, rivela il giornale, ha attraversato "un episodio depressivo pesante" nel 2009 ed è stato sottoposto a cure psichiatriche. Da allora Lubitz seguiva un trattamento "medico particolare e regolare". Queste informazioni, aggiunge il quotidiano, erano state trasmesse a Lufthansa, la compagnia aerea tedesca della quale fa parte Germanwings. Addirittura, secondo il tabloid, Lubitz durante l'addestramento come pilota fu dichiarato parzialmente inadatto a volare e indicato con l'acronimo 'Sic', cioè bisognoso di controllo medico speciale continuo. Secondo Bild, il centro aeromedico di Lufthansa ha confermato che l'informazione fu passata alle autorità federali per il trasporto aereo tedesche. A dichiarato inadatto al volo sarebbe stata la scuola di volo di Phoenix, in Arizona, dove tutti i futuri piloti di Lufthansa sono addestrati. In più, sempre secondo Bild, Lubitz aveva avuto "una pesante crisi di coppia con la sua ragazza", con la quale doveva sposarsi il prossimo anno, una "pena d'amore che lo ha segnato profondamente".

il copilota avrebbe nascosto alla compagnia e ai colleghi alcuni certificati medici, compreso quello che lo collocava in malattia per un periodo che comprendeva anche il giorno della tragedia. A dirlo è la Procura di Duesseldorf, dopo aver esaminato i documenti trovati nelle residenze di Andreas. Gli investigatori, che giovedì ha perquisito le due case del copilota dell'aereo, avevano riferito di aver fatto una scoperta "molto significativa": una traccia che potrebbe spiegare cosa abbia spinto il giovane nella sua follia omicida. Gli inquirenti hanno perquisito tanto la casa dei genitori a Montabaur, un'elegante cittadina a nord di Francoforte, che il suo appartamento all'ultimo piano di una palazzina residenziale di Dusseldorf, portando via un computer, un portatile ed altri documenti. Il giovane si divideva tra le due case, quella in cui vivono i benestanti genitori e un fratello minore, e l'elegante appartamento a Dusseldorf, che pare condividesse con una fidanzata. "Abbiamo trovato qualcosa che ora analizzeremo".

Nessuna certificazione della Federal Aviation Authority (FAA): la notizia, riportata dal sito web Aviation Business Gazette e  ripresa ieri da molti media, secondo la quale il 27enne copilota aveva conseguito la certificazione, è falsa. Come riporta Newsweek, per soddisfare i requisiti necessari per diventare un copilota di una compagnia aerea statunitense, bisogna avere un'esperienza di almeno mille ore di volo, mentre, come le autorità tedesche hanno confermato, Lubitz ne aveva solo 630. Nel database FAA, infatti, non risulta alcuna certificazione. Dubbi anche sul sito che ha diffuso la notizia, registrato a nome di un privato, che non è possibile rintracciare, e che presenta pagine simili a quella dedicata a Lubitz.

Andreas non ha lasciato nessuna lettera di addio prima di intraprendere il volo che lo ha portato al suicidio. Lo ha reso noto la procura di Duesseldorf, che ha ordinato le perquisizioni a Montabaur e nell'abitazione di Dusseldorf. "Non sono stati nemmeno trovati elementi che possano far pensare a uno sfondo politico o religioso" per la tragedia, hanno poi confermato gli inquirenti.

Aveva iniziato a volare con la compagnia Lufthansa dal settembre del 2013 e aveva 630 ore di volo. "Non è possibile escludere che casi come questo possano accadere, anche con tutte le misure di sicurezza del mondo", ha detto Carsten Spohr, amministratore delegato di Lufthansa. Lubitz ha iniziato l'addestramento nel 2008 e sei anni fa l'ha interrotto per un periodo piuttosto lungo. Il capitano, invece, aveva più di 6mila ore di volo ed era pilota della Germanwings dal maggio 2014. In precedenza aveva lavorato per la Lufthansa e per Condor.

Lubitz avrebbe sospeso il suo addestramento come pilota per ''una sindrome da burnout, una depressione'', almeno secondo quanto scrive il sito del quotidiano tedesco Faz citando la madre di un'amica d'infanzia, con cui cui il 28enne si sarebbe confidato in passato.

Secondo un amico, nell'ultimo anno le condizioni mentali di Andreas Lubitz erano peggiorate e si era sempre più chiuso in se stesso. Lo ha raccontato, a condizione di anonimato, una persona che conobbe sei anni fa il copilota del volo Germanwings. Frequentò con lui un corso per pilotare alianti. Prima che Lubitz diventasse copilota a fine 2013, i due erano usciti spesso per andare al cinema o in locali notturni. Tuttavia, in due feste di compleanno cui entrambi hanno partecipato l'amico aveva notato che Lubitz si era chiuso in se stesso, tendeva a isolarsi e parlava molto poco. "Volare era la sua vita. Di solito era un amico tranquillo, ma nell'ultimo anno era peggiorato", ha raccontato.

"L'aereo - ha spiegato il Procuratore ai Giornalisti - era azionato con il comando automatico.

Il comandante aveva detto al pilota: 'Ti lascio il comando' ed è andato in bagno. Poi il copilota ha bloccato l'accesso alla cabina e si è rifiutato di aprire.

Ai comandi dell'aereo c'era quindi il copilota e, stando ai dati recuperati dalla scatola nera, era vivo al momento dell'impatto. E' dunque "rimasto solo" in cabina ed ha "attivato i bottoni per azionare la discesa dell'aeroplano"

Crescenti tensioni internazionali, macro conflitti in Libia e Ucraina, prezzo del petrolio in calo e crollo del mercato emiratino: come sviluppare la nuova strategia dell'imprenditoria tutta e dell'oreficeria aretina alla luce delle sfide di inizio 2015?

L'occasione è il seminario dal titolo "Imprese aretine e internazionalizzazione: dazi, globalizzazione e nuove sfide. Quale ruolo per l'Ice?" promosso dalla sezione Siena - Arezzo del Partito Liberale Italiano il prossimo 27 marzo presso la Sala Convegni Della Borsa Merci (in piazza Risorgimento 23, 52100 Arezzo) alla presenza di un parterre altamente qualificato: il Prof. Edward Luttwak (economista, saggista e politologo statunitense), l'arch. Gianfranco Damiano (Presidente della Camera di Commercio Italo libica), moderati dal giornalista Francesco De Palo. Introduce la dott.ssa Silvia Chiassai (Membro della Direzione Nazionale Pli).

Una finestra a più cervelli per analizzare il trend di questo settore, vero e proprio fiore all'occhiello delle imprese locali che, tra gennaio e settembre 2014, ha registrato l'aumento delle esportazioni di oreficeria del 10% (in valore del 2%) mentre i prodotti di argento hanno fatto segnare un più 11% e un meno 6% in valore. A questi dati si somma, di contro, l'inversione di tendenza di un mercato, quello degli Emirati Arabi, che da essere consolidato (nel 2013 avevano acquistato circa la metà dell'oro del distretto aretino) ora si scopre diminuito del 40% a causa della cronica instabilità nell'area.

Senza dimenticare la delicatissima congiuntura, con i casi libici e ucraini a influenzare, direttamente e indirettamente, le relazioni commerciali italiane e dell'intero versante eurasiatico. Secondo le ultime rilevazioni, la crisi in Libia costa alle imprese italiane fino a 400 milioni di euro al mese, tra mancate commesse e interruzioni di lavori già avviati. Un evidente danno per le imprese italiane chiamate, non solo a fronteggiare il dato generale relativo alla crisi economica e quello atavico della pressione fiscale, ma anche l'attuale immobilismo che impedisce all'Unione Europea di risolvere razionalmente i due fronti "caldi" come Tripoli e Minsk.

Il mercato estero resta il bacino dove concentrare sforzi e proposte, è il ragionamento dell'on. Daniele Toto, uno dei promotori dell'evento, nella consapevolezza che il tutto andrà calibrato anche in relazione a come la diplomazia si muoverà, non solo riguardo ai fronti di guerra, ma anche ai riverberi che già si sono concretizzati per le nostre imprese. La nuova scommessa all'orizzonte sembra, quindi, essere quella dei Paesi Brics che in prospettiva nel prossimo lustro dovrebbero produrre circa duecento milioni di nuovi ricchi, a cui l'eccellenza del made in Italy, incarnata dal settore aretino, ha l'obbligo di rivolgersi.

“Tutelare ed implementare le peculiarità delle pmi italiane è senza dubbio un passo significativo verso l'individuazione di nuove strategie di merito – osserva l'on. Ivan Catalano vicepresidente della Commissione Trasporti della Camera – ed eventi come questo in cui si apre una discussione, analitica e approfondita, non possono che essere di buon auspicio per future politicies”.

"L'evento - riflette Silvia Chiassai - alla presenza di un parterre composto da imprenditori, commercianti ed amministratori, sarà utile per ragionare su una specificità italiana locale, il settore dell'oro, ma declinandola in ambito internazionale, grazie al ruolo e alla presenza delle aziende italiane in Libia, dell'Ice, e soprattutto alla luce delle nuove crisi geopolitiche che ne influenzano lo sviluppo. L'obiettivo non può che essere mettere l'accento sulle strategie, articolate e di lungo respiro, che devono contraddistinguere una politica a favore delle realtà locali. Contrariamente si svilirebbe un immenso patrimonio - storico e commerciale - di imprese che tutto il mondo ci invidia e che non possiamo permetterci di lasciare isolate”.

Hanno ripreso a decollare dal campo base di Seyne-Les-Alpes, in Alta Provenza, gli elicotteri impegnati nelle ricerche delle vittime e nelle operazioni di recupero dell'Airbus. Per raggiungere la zona dello schianto, sul massiccio dei Trois-Eveches, sono necessari circa 10 minuti di volo. "La zona è impervia e le operazioni sono complesse", spiega un gendarme. "Stiamo portando in quota tutto il materiale necessario per effettuare le varie attività e per completarne il trasferimento saranno necessari ancora parecchi voli". Sulla zona il cielo è grigio, ma al momento non sono presenti precipitazioni.

"La priorità è restituire corpi alle famiglie. Qualunque sia il tempo che ci vorrà, prenderemo il tempo necessario". Lo ha detto un portavoce del ministero dell'Interno a Parigi, riferendosi alle operazioni di ricerca nel luogo dell'incidente aereo dell'Airbus A320 della Germanwings. Intanto sul posto mentre proseguono le spole degli elicotteri per portare gli inquirenti nel sito della strage arrivano i rinforzi da quattro dipartimenti vicini. Intervistato in diretta su Radio Classique, il presidente del dipartimento delle Alpes-de-Haute-Provence, Gilbert Sauvan, ha riferito che "rinforzi sono giunti dalle Alpes-Maritimes, Hautes-Alpes, Bouches-du-Rhône e Vaucluse" per contribuire alle ricerche.

Si "spera" che i primi elementi contenuti nella scatola nera rinvenuta sul luogo dell'incidente dell'Airbus A320 della GermanWings possano disponibili a "fine pomeriggio": è quanto riferisce il procuratore della Repubblica francese citato da BFM-TV.

Sono visibili dall'alto, sorvolando il massiccio, i corpi delle vittime dell'Airbus della Germanwings. Lo dice il coordinatore dei soccorsi, Xavier Roy, parlando con i giornalisti al campo volo. "Sì, si vedono dei corpi - dice - ma per rispetto dei familiari delle vittime preferisco non aggiungere altro".

Nelle indagini per capire le cause dell'incidente aereo dell'Airbus della German WIngs sulle alpi francesi quella del terrorismo "non è la pista privilegiata, anche se tutto le ipotesi devono essere prese in esame", ha detto il ministro francese dell'Interno Cazeneuve, intervistato da RTL.

Anche se danneggiata, si ritiene che la scatola nera sia comunque "utilizzabile", ha spiegato il ministro nel corso di un'intervista alla radio Rtl. Cazeneuve ha aggiunto che gli investigatori sono già al lavoro per recuperare informazioni dalla scatola nera.

Cosa è successo tra le 10.30 di ieri, quando si sono interrotte le comunicazioni con l'Airbus A320 della compagnia Germanwings, e l'impatto sul Mont Estrop ?

Cosa ha causato, dunque, lo schianto? Escludendo la pista del terrorismo per ora, la Lufthansa ha parlato di un incidente.

"L'incidente è inspiegabile - ha affermato il ceo di Lufthansa, Carsten Spohr ai Giornalisti - l’aereo non aveva problemi tecnici, era in perfette condizioni e il pilota era esperto e addestrato". Il volo era decollato alle 10.01, con 26 minuti di ritardo, da Barcellona alla volta di Dusseldorf, un tratto di volo relativamente breve. A un certo punto, qualcosa non ha funzionato: l’aereo è disceso improvvisamente per almeno 8 minuti a una quota di 6.000 piedi (1.800 metri) piedi. Il contatto con la torre di controllo si è interrotto alle 10.53. Un segnale di distress (soccorso) era stato lanciato da un centro di controllo dopo che erano stati persi i contatti radio con l’Airbus ma dalla compagnia aerea non arrivano conferme su questo particolare: la Germanwings ha fatto sapere che dalla torre di controllo sono arrivate "informazioni contraddittorie" a questo proposito.

I computer di bordo "erano stati sostituiti", sull’Airbus c’era"l’ultimissima versione" e l’ultimo controllo capillare "era stato effettuato nell'estate del 2013". L’Airbus aveva 24 anni di età ma aveva superato icheck di controllo. Il pilota contava dieci anni di esperienza con Lufthansa e Germanwings e alle spalle aveva 6.000 ore di volo.

Ieri l’aereo era rimasto a terra per un problema tecnico a uno sportello nella fusoliera. "Ma - ha spiegato un portavoce della compagnia - era stato completamente risolto". L’aereo è scomparso dai radar alle 11,15 mentre sorvolava le Alpi dell’Alta Provenza, nei pressi di Bercelonette. Il sito che monitora il traffico aereo AirlLive.net ha accertato che lo stesso volo ieri aveva percorso esattamente la stessa rotta, smentendo quindi notizie secondo le quali l’aereo aveva percorso "una rotta anomala".

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