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immagine panoramica quartiere della vecchia cancelleria

 

Il paradosso in un’Italia finalmente unita e una Ragusa divisa in due. Era il 1865 e un curioso foglietto ricordava, tra l’ironico e il grottesco, che mentre si dava maggiore vigore all’unità della nazione italiana, con il regio decreto del dicembre di quell’anno la città di Ragusa, unicum amministrativo, veniva divisa in due entità differenti, Ragusa superiore e Ragusa inferiore. Una divisione ben vista dalle due comunità ecclesiali guidate da sangiorgiari e sangiovannari. La nuova edizione di Ibla Buskers, il festival degli artisti di strada in programma dal 3 al 6 ottobre prossimi, esalterà questo pezzo di storia della città attraverso percorsi culturali in cui si esibiranno parte degli artisti per riabbracciare l’unica entità comunale che vedeva all’epoca, come centro della città, il quartiere delle Scale e il palazzo della Cancelleria Vecchia, sede all’epoca del Comune. Con quel decreto regio, di colpo il centro della città divenne periferia perché Ragusa superiore si strinse attorno alla Cattedrale di San Giovanni e Ibla attorno al Duomo di San Giorgio. Il quartiere delle Scale, ancora oggi di grande suggestione con i suoi monumenti tardo barocchi, divenne da allora un quartiere periferico. In virtù del regolamento sui dazi di consumo in vigore ed in accordo col ricevitore governativo dei dazi fu rideterminata la cinta daziaria coincidente con il confine tra i due “nuovi Comuni”. Il nuovo confine comunale, doveva essere definito con la cinta daziaria e quindi con una porta d’ingresso dove si doveva pagare per entrare le merci. In cima alla rampa di scale sopra la Cancelleria Vecchia sorgeva così la Porta Daziaria. L’edizione 2013 del festival, vuole riportare l’attenzione del suo pubblico su questa zona della cittadella barocca, oggi ancora trascurata. Una zona di grande pregio architettonico, dove insiste la maggior concentrazione di monumenti dichiarati patrimonio dell’umanità. E proprio quel luogo antico sarà la porta d’ingresso alla diciannovesima edizione della festa degli artisti di strada che si snoderà lungo tutto il quartiere barocco facendo ancora una volta scoprire panorami mozzafiato e vicoli suggestivi.

 

 

bimboil

 

E’ iniziato il conto alla rovescia per la prima tappa della manifestazione nazionale “GirOlio 2013” in programma nel centro storico di Ragusa (e con l’appendice domenicale a Chiaramonte Gulfi) dal 20 al 22 settembre prossimi. Definito il programma e la folta presenza di importanti ospiti, l’evento organizzato dall’Associazione Città dell’Olio in collaborazione con la Camera di Commercio di Ragusa guarderà quest’anno al tema della dieta mediterranea. Si inizia venerdì 20 settembre alle 9,30 con la cerimonia di apertura e con l’alzabandiera in piazza Libertà a Ragusa. Testimonial saranno il nutrizionista Giorgio Calabrese e il giornalista enogastronomico Carlo Cambi. Alle 10, presso la Camera di Commercio, l’avvio della prima sessione del convegno sul valore antropologico della dieta mediterranea, dall’ulivo simbolo all’olio alimento. Nel pomeriggio si svolgerà la seconda sessione con altri ospiti. Sabato mattina, 21 settembre, c’è attesa per la riunione della Giunta nazionale dell’Associazione Città dell’Olio e del coordinamento regionale dello stesso organismo. Nel pomeriggio del sabato “GirOlio” abbraccia il centro storico di Ragusa con una serie di iniziative, alcune delle quali dedicate ai bambini. Tra le presenze più importanti c’è sicuramente quella dell’assessore regionale ai Beni Culturali e Identità Siciliana, Mariarita Sgarlata che prenderà parte alla presentazione del progetto Bimboil che ha come obiettivo la diffusione della cultura dell'olio attraverso l’educazione dei più piccoli. I bambini saranno i veri protagonisti di un viaggio alla scoperta dell’olio extravergine, della sua storia e delle sue proprietà benefiche. Un viaggio che culminerà con un minicorso per bambini sulla conoscenza dell’olio Evo con la premiazione del miglior piccolo assaggiatore e con la presentazione di un frantoio in miniatura che sarà utilizzato dai più piccoli sotto il coordinamento del funzionario regionale Giuseppe Cicero. In via Roma, cuore commerciale della città, vetrine allestite e happy hours mentre in piazza San Giovanni un nuovo momento di confronto aperto alla cittadinanza durante il quale saranno illustrate, alla presenza di Antonio Salina, direttore dell’Istituto Zooprofilattico Regionale, le ricerche scientifiche destinate alla qualità delle produzioni agroalimentari e a difesa dell’identità del territorio. Giornata conclusiva della tappa iblea di “GirOlio” sarà quella di domenica 22 settembre quando ci si sposterà a Chiaramonte Gulfi con l’ultimo segmento scientifico dedicato alle opportunità dei programmi nazionali e comunitari nel settore dell’olivicoltura e in generale dell’agricoltura. “C’è da rilevare il grande coinvolgimento del mondo della scuola e dunque dei giovani, grazie alla sensibilità del provveditore agli studi Emilio Grasso e del suo vicario Annunziata Comitini – spiega l’on. Sebastiano Gurrieri, commissario straordinario della Camera di Commercio di Ragusa – In particolare nella tre giorni di GirOlio abbiamo avuto la disponibilità anche dell’istituto alberghiero Principe Grimaldi di Modica che sarà presente con la sua delegazione di Chiaramonte Gulfi grazie al dirigente Bartolomeo Saitta e al suo vice Orazio Licitra. Come già detto in passato GirOlio punterà non solo sull’olio ma approfitteremo di questa occasione per promuovere più in generale tutte le eccellenze enogastronomiche del territorio ibleo, dal vino Cerasuolo di Vittoria Docg al cioccolato di Modica, al formaggio Ragusano Dop. E proprio su quest’ultimo prodotto va segnalato l’incontro che siamo riusciti ad organizzare a margine del convegno di venerdì pomeriggio, offrendo la possibilità di un confronto tra l’assessore regionale alle Politiche Agricole, Dario Cartabellotta e i rappresentanti delle associazioni di categoria dei produttori in modo da guardare con maggiore interesse agli aspetti futuri dell’importante settore caseario”.

“Purtroppo, al già drammatico quadro d’insieme con cui, in queste ore, sta facendo i conti la scuola ragusana, si aggiunge un altro tassello non di poco conto”. E’ quanto sottolinea la consigliera comunale indipendente, Elisa Marino, a proposito di una serie di difficoltà che, segnalate nelle scuole materne cittadine, determineranno degli scompensi se non si correrà ai riparti. “Ad oggi, infatti – dice Marino – risulta che le funzioni miste non siano state ancora corrisposte ai bidelli. Si tratta di una somma in più all’anno che veniva erogata al suddetto personale necessaria per assicurare lo scodellamento del cibo ai bambini frequentanti le scuole materne. Con l’avvento del commissario, e ora che si è insediata la nuova Amministrazione, non risulta che queste somme, neppure in parte, con riferimento alla scorsa stagione scolastica, siano state liquidate. Per cui il rischio è che i bambini, se e quando sarà attivato il servizio mensa, si vedranno recapitare il cibo ma non avranno la possibilità di mangiarlo se non ci sarà nessuno che, per aiutarli, lo sistemerà nei piatti. Quella di cui stiamo parlando era stata una soluzione pensata, a suo tempo, proprio allo scopo di ovviare alle suddette difficoltà. Chiedo al sindaco Piccitto e all’assessore al ramo, Brafa, di valutare se possano esserci le condizioni per l’erogazione delle somme necessarie alle funzioni miste, di prevederle in bilancio e nel frattempo, non appena il servizio mensa ripartirà, di operare in dodicesimi”.

Almeno quindicimila presenze soltanto nella giornata di ieri. Oltre ventiduemila in tutto il fine settimana. Numeri boom per la “Sagra dell’uva”. Battuto il record dello scorso anno. Un fiume di gente si è riversato nelle strutture del mercato ortofrutticolo dove sono stati allestiti, per il terzo anno consecutivo, gli stand. L’edizione numero ventisette ha consacrato questa manifestazione, a chiusura del cartellone dell’“Estate chiaramontana”, come la più partecipata dell’intera stagione. Una formula che piace, e parecchio, perché contrassegnata da una sana genuinità e da una capacità organizzativa senza pari, quella messa in campo dall’Associazione giovanile Roccazzo, che, grazie al connubio tra tradizione e sapori, riesce a catturare un numero sempre maggiore di visitatori. Dai giovani ai meno giovani, dai cultori del gusto a coloro che cercano prodotti cui non fa difetto l’originalità nella preparazione. “Non ci aspettavamo un simile importante riscontro – affermano gli organizzatori – è stato un vero e proprio bagno di folla che ha premiato la nostra fatica. La location del mercato ortofrutticolo ci ha consentito, anche stavolta, di potere puntare su una sistemazione più articolata degli stand della degustazione, su una maggiore disponibilità di parcheggio oltre alla presenza di numerosi venditori ambulanti che hanno reso ancora più frizzante le varie iniziative che hanno fatto da corollario alla sagra”. Il momento clou della serata è stato rappresentato dal concerto di Manuela Villa che ha infiammato il pubblico presente esibendosi in canzoni del proprio repertorio sino ai successi dell’ultimo album. Commovente il video finale in cui la Villa ha interagito, per immagini, con il padre, il grande Claudio. A rendere visita, ancora una volta, a questa edizione della “Sagra dell’Uva”, il procuratore della Repubblica di Ragusa, Carmelo Petralia, il quale, accompagnato dal sindaco di Chiaramonte, Vito Fornaro, e dal presidente dell’associazione, Giovanni Gravina, ha passato in rassegna i vari stand, complimentandosi per le capacità organizzative che i promotori della kermesse sono riusciti a mettere in campo. L’Associazione giovanile Roccazzo ha poi rivolto speciali ringraziamenti, per il sostegno ricevuto, oltre all’Amministrazione comunale, in particolare al sindaco e all’assessore alle Politiche rurali, Luciana Scollo, anche all’on. Sebastiano Gurrieri, commissario straordinario della Camera di commercio di Ragusa, anche in questo caso per il contributo fornito. Inoltre, uno speciale grazie è stato indirizzato dagli organizzatori alle forze dell’ordine, in particolare ai carabinieri della locale Stazione, oltre alla polizia municipale e alla Protezione civile, e ai vari sponsor che hanno fatto sì che la kermesse potesse riuscire nel migliore dei modi. Ancora una volta, a farla da padrone la degustazione dei sapori classici della vendemmia, con quasi ottomila litri di mosto utilizzati per la preparazione di mostarda e “cudduredde”, per non parlare delle centinaia di chili di salsiccia e di frittelle che sono andati via come se nulla fosse tra l’apprezzamento generale. Grande attenzione, inoltre, riservata all’uva, messa a disposizione dei visitatori nelle differenti varietà, a cominciare dalla specialità Italia, la regina della tavola. Un buon viatico per le edizioni future che continueranno a richiamare ancora più gente.

Addolorata Ibla 2013 la processione sulle scale

 

Ci sono momenti che recano con sé uno speciale carico di emozioni. Ci sono sensazioni che è difficile spiegare a parole. Solo chi è presente può testimoniare quanto certe suggestioni riescano a toccare le corde della propria sensibilità. A prescindere dal fatto di essere o meno credenti. E’ il caso della processione della Madonna Addolorata a Ragusa Ibla. Il lento incedere del simulacro della Madre piangente tra i monumenti Unesco, con le viuzze cariche di fascino a fare da cornice e con i fedeli in processione, tutti in ossequioso silenzio, a punteggiare ogni tratto del cammino, è una esperienza singolare ed irripetibile. Che è possibile ritrovare solo in questa festa solenne. Qui la carica di spiritualità e il misticismo della fede sono un tutt’uno. Elementi che, ogni anno, riaffiorano e rivivono per scandagliare meglio le sottili sfumature del credo di ciascuno. E non è un caso che l’avvenimento religioso in questione sia tra i più antichi dell’antico quartiere di Ragusa.

Anche quest’anno, la processione che è partita dalla chiesa di Santa Maria dell’Itria non ha tradito le attese, raccogliendo attorno a sé un consistente numero di devoti, gli stessi che hanno preceduto il simulacro della Vergine con i ceri, accompagnando il fercolo tra i vicoli e le viuzze. In piazza della Repubblica, dinanzi alla chiesa delle Anime sante del Purgatorio, il simulacro è stato sistemato sul carrello mobile. E da qui la processione è proseguita per le strade del quartiere barocco. Un rito pregnante, caratterizzato da una intensa sacralità e spiritualità, ripetutosi ieri pomeriggio all’uscita dalla chiesa, contrassegnata da una vera e propria esplosione di gioia. Poi, il momento della riflessione che ha sostenuto quanti percorrono la strada del dolore, come quello dell’Addolorata che soffre per il Figlio morto sulla Croce. Attenzione rivolta verso i canoni della crescita spirituale che accompagna ogni devoto come è stato sottolineato dal parroco, don Gino Scrofani, durante lo svolgersi della processione. “La festa della Madonna Addolorata – ha detto – ci ricorda la necessità della nostra conversione. Quando noi guardiamo alla Madonna che piange ai piedi della Croce, siamo invitati alla conversione. Le lacrime di Maria sono lacrime di preghiera, di speranza, di consolazione”. Il momento solenne dei festeggiamenti che, per tutta la settimana, hanno animato il fervore religioso di questa zona di Ibla, è stato seguito con estrema partecipazione dai fedeli che hanno rinnovato il proprio affetto nei confronti della Madre piangente. Accompagnato dal corpo bandistico “San Giorgio” di Ragusa, il simulacro ha fatto rientro in chiesa dopo circa due ore. E la Madonna Addolorata ha rinnovato il proprio appuntamento ai fedeli tra qualche mese, con la processione della Settimana Santa, durante il periodo pasquale, quando il simulacro uscirà di nuovo tra le stradine dell’antico borgo di Ragusa.

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