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Il florovivaismo italiano settore d'eccellenza

Il Florovivaismo Italiano spicca tra i settori nazionali in continua crescita, con quote di export significative sui mercati internazionali: Italia seconda in Europa solo ai Paesi Bassi, in terza posizione come esportatore a livello globale. Ora l’attenzione deve essere rivolta a rigenerazione urbana e paesaggio per un futuro sostenibile.

Si è svolta lunedì scorso a Roma la conferenza stampa di presentazione della 73° edizione di Flormart Green Italy, Salone Internazionale di Florovivaismo, Verde e Paesaggio e osservatorio privilegiato del settore (Padova, 25 - 27 settembre 2024), alla presenza del Ministro Lollobrigida e dei rappresentanti delle Associazioni Florovivaistiche e Agricole Italiane,
Il valore della produzione del verde Made in Italy è un vero patrimonio nazionale, che si è attestato nel 2023 intorno ai 3,1 miliardi di euro (ben il 30% in più rispetto ai 2,45 miliardi di euro del 2016, annus horribilis con la cifra più bassa segnalata nell’ultimo decennio), arrivando addirittura adeguagliare le cifre record del 2022, annus mirabilis all’interno dello stesso arco temporale (fonte Istat).

Export del Florovivaismo italiano come punta d’eccellenza nazionale.
Le esportazioni dei prodotti florovivaistici in Italia rappresentano un fiore all’occhiello: con un valore di oltre 1,2miliardi di euro, la nostra nazione è seconda solo ai Paesi Bassi in Europa mentre ricopre la terza posizione, dopo Paesi Bassi e Colombia, a livello globale.
L’export si suddivide in 780 milioni per piante ornamentali e vivaismo (esclusi gli alberi da frutto e arbusti, pari a 90 milioni), da 300 milioni delle piante in vaso, da 170 milioni derivati da fogliame, rami, muschi, licheni, recisi, freschi o trattati e da 135 milioni dei fiori recisi. L’andamento più che positivo dell’export garantisce il saldo della bilancia commerciale, con i 27 Paesi dell’UE che ricoprono la principale destinazione dei prodotti italiani (80% circa).

Valore della produzione di fiori, piante ornamentali e vivaismo nel mondo e in Europa.

A livello globale, secondo le stime Eurostat, il valore alla produzione di fiori e piante ornamentali (esclusi i vivai) è di 25 miliardi di euro (1,46 miliardi quello italiano), generati da 300.000 imprese del settore su una superficie di 680.000 ettari. A questi numeri vanno sommati quelli del vivaismo: 28 miliardi di valore alla produzione (in Italia 1,68miliardi di euro) e 61.000 imprese per un valore totale stimato del comparto globale di 53 miliardi di euro.
A livello europeo, il valore della produzione di fiori e piante ornamentali, vivai esclusi (generato da 33.000 imprese su una superficie di 55.000 ettari), è di 9,4 miliardi, 10 volte le produzioni africane e quasi il doppio di quelle nordamericane (fonte: Eurostat, AIPH); il valore del vivaismo europeo alla produzione è di 12 miliardi, con 20.000 imprese del comparto stimate (fonte: Eurostat), per un valore totale stimato del compartoeuropeo di 21,4 miliardi di euro.

Il florovivaismo italiano per la rigenerazione urbana e del paesaggio.

Il tema del Green, anche a fronte di questi numeri, assume sempre maggior rilievo in un più ampio contesto di rigenerazione urbana a livello internazionale. Il paesaggio non rappresenta solo un bene da tutelare in maniera assoluta madiventa elemento fondante del territorio, dove l’idea di progettazione urbana, indissolubilmente legata al verde, deve essere coerente e armonica con lo sviluppo delle nuove attività, tutelando ma soprattutto valorizzando sia i beni ambientali sia il paesaggio stesso. L’obiettivo è fornire una nuova chiave di lettura, integrata anche sul fronte della salute e in linea con One Health,modello sanitario basato sull'integrazione di discipline diverse riconosciuto ufficialmente dal Ministero della Salute italiano, dalla Commissione Europea e dalle organizzazioni internazionali.
Il verde pubblico e privato. L’edizione 2024 di Flormart Green Italy porrà l’attenzione su questi temi, con focus sul verde per le aziende, per i nuovi distretti residenziali, per sport e tempo libero, per le aree commerciali. Le diverse aree tematiche offriranno l’opportunità agli stakeholder del settore di confrontarsi con temi reali che influenzano concretamente lo sviluppo del paesaggio.
 
Gli operatori del settore e il supporto di ICE Agenzia.

Moltissimi gli operatori di settore che parteciperanno al Salone, di cui almeno il 50% provenienti dall’estero, grazie alla collaborazione con ICE AGENZIA. I buyer stranieri arrivano da: Albania, Austria, Bahrain, Belgio, Bulgaria, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Egitto, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Iran, Irlanda, Giordania, Kazakistan, Libano, Lituania, Montenegro, Marocco, Norvegia, Polonia, Portogallo, Qatar, Romania, Arabia Saudita, Serbia, Slovenia, Spagna, Svizzera, Tunisia, Emirati Arabi, Uzbekistan, Regno Unito.



 

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