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In occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione promossa dalla FAO, la Fondazione Italiana Ricerca Osteoporosi e Malattie Muscoloscheletriche (FIROMMS onlus) e S.E. Madame Janine Tagliante Saracino, Ambasciatrice della Repubblica della Costa d’Avorio in Italia, Bulgaria, Croazia e Grecia, rappresentante permanente presso la FAO, presentano il progetto di cooperazione internazionale della FIROMMS in Costa D’Avorio: “Farmer Formation School – Mother and child / food security”, contro l’insicurezza alimentare della mamma e del bambino.

La mostra fotografica nasce dagli “scatti emozionali” raccolti dalla sensibilità della fotografa Barbara Gravelli, lungo la strada che conduce da Abidjan verso i siti agricoli di Azaguie e Benjaville, un viaggio alla scoperta di una popolazione rurale molto operosa, del loro bestiame, delle stalle, un incontro molto forte che resta impresso nei ricordi, i colori della terra, della povertà e i loro volti scuri consumati dalla fatica del lavoro. In un paese che faticosamente sta rimarginando le ferite di una recente guerra civile che ha tentato di spazzare via anche l’identità del paese distruggendo il museo di Abidjan. Motivo in più perché la mostra è stata accolta nel prestigioso Museo “L. Pigorini” grazie alla sensibilità del Direttore per un abbraccio di cooperazione culturale e di sostegno tra le due sponde del mediterraneo.
La Gravelli ha accompagnato la prima missione della FIROMMS in Costa D’Avorio. Esperta di comunicazione è impegnata da oltre 15 anni presso agenzie di sviluppo internazionale per la lotta contro la fame nel mondo. La mostra è stata curata dall’Arch. Francesca Chiara Gentile.
All’apertura della mostra fotografica sarà presentato il progetto dalla Presidente della FIROMMS Prof. Carlina V. Albanese e si alterneranno i vari relatori e partecipanti con musica dal vivo che suoneranno strumenti musicali tipici della Costa D’Avorio e lettura di brani della letteratura ivoriana. Alla vernissage parteciperanno esponenti del mondo ecclesiastico, istituzionale, imprenditoriale, artistico e della cooperazione internazionale.

La malnutrizione, una malattia prevedibile e curabile, colpisce quasi 200 milioni di bambini in tutto il mondo ed è la causa nascosta di almeno un terzo degli otto milioni di decessi dei bambini al di sotto dei 5 anni.

Il latte è un alimento di base per la nutrizione umana, indispensabile per la mamma durante l’allattamento e per il neonato. Durante la crescita costituisce una sorgente nutrizionale unica di calcio e proteine, per l’alimentazione del bambino. La malnutrizione e la carenza di latte sono causa di un difficile allattamento esponendo le donne e i bambini a gravi danni nella formazione scheletrica.

La FIROMMS onlus lo scorso anno ha svolto una prima missione in Costa D’Avorio per valutare le possibili sinergie da mettere in campo per contribuire a migliorare l’insicurezza alimentare della popolazione rurale. La Presidente Prof. Carlina Albanese, responsabile del Centro “Osteoporosi e diagnostica densitometrica” presso il Policlinico Umberto I, dell’Università Sapienza di Roma, ha presentato alle massime Autorità competenti del settore della Costa d’Avorio, il progetto di sostegno ai contadini ivoriani con l’obiettivo di “costruire una scuola zootecnica e agricola” in Costa d’Avorio che si propone quale modello didattico sperimentale in ambito agro-pastorale. Il progetto, replicabile in altri Paesi del bacino del Mediterraneo per la formazione continuativa dei contadini è reso possibile grazie alla cooperazione sinergica tra l’Università Sapienza di Roma, le Università Ivoriane e le imprese lattiero-casearie italiane ad altissima specializzazione nel settore.
Barbara Gravelli, nata e cresciuta a Roma durante i meravigliosi anni '70, figlia d'arte di genitori creativi (il padre lavorava nel cinema) e prima della famiglia ad aver approcciato – ed emozionato – il grande pubblico.

Da oltre 15 anni si occupa di comunicazione visiva, di fotografia e videografia, sia presso privati, agenzie pubblicitarie, che per organizzazioni internazionali quali agenzie specializzate delle Nazioni Unite (FAO, WFP e IFAD tra le altre).

 

Cresciuta in un ambiente povero e una famiglia umile, Barbara si sente sempre attratta dalla comunicazione visiva. Dopo aver studiato fotografia di moda, pubblicità e reportage, realizza documentari sulla vita quotidiana in Italia e nel mondo, con un occhio particolare alle situazioni più disagiate. In particolare, il suo quartiere natio, la Magliana, la aiuta a rimanere legata a tematiche sociali anche quando si esprime nella moda e pubblicità.

 

La strada è il suo stage preferito, la affascina e rimane da sempre uno tra i soggetti preferiti che ama catturare. Personaggi famosi, situazioni di tutti i giorni, luoghi e circostanze tra le più disparate sono protagoniste di un messaggio, in cui le immagini rapiscono e le parole quasi non si percepiscono.

 

Dai quartieri di Roma, si immerge nella mondanità, fotografando diversi personaggi di spicco nel panorama teatrale e musicale italiano. Collabora inoltre alla pianificazione e realizzazione di pubblicità, per, tra gli altri, Taodue, Publispei, FIROMMS e La Luisa.

Considera il suo lavoro come una missione: oltre ad essere impegnata nel sociale, fotografando situazioni particolari e collaborando con ONLUS ed ONG, vuole emozionare ed emozionarsi attraverso il suo sguardo, filtrato dall'obiettivo fotografico.

Quam

 

E’ stata prorogata fino al 29 settembre “Sarnari - Sull’amore”, l’omaggio di Franco Sarnari all’amore e alla donna. Oltre 3.000 visitatori alla mostra sui “Frammenti” di Franco Sarnari, un ciclo che comincia dai quadri “Sull’amore” degli anni ’60, in mostra, e si conclude con i più recenti “frammenti metafisici”, astrazione dei dettagli del corpo femminile. Le Quam, in via Mormino Penna a Scicli (sito UNESCO), hanno registrato, già dall’inaugurazione del 3 agosto ad oggi, un record di presenze, e con esso anche l’esaurimento di tutte le copie del catalogo, di cui sarà a disposizione, nei prossimi giorni, una ristampa in versione pregiata limitata.

La mostra ha ricevuto il plauso di migliaia di visitatori, molti venuti da tutta Italia per visitare Scicli e il suo fermento culturale, che hanno apprezzato la straordinaria contemporaneità delle opere di Franco Sarnari degli anni ’60. Per gli amanti dell’opera di Sarnari poi, la mostra è un’opportunità unica per ripercorrere 50 anni di lavoro, di un solo ciclo di opere, e vederne i cambiamenti nei vari decenni, dai colori ai tipi di pennello, dai tagli fotografici al processo di astrazione dalla figura. La cura del progetto è del figlio Antonio Sarnari, realizzato con il team di Tecnica Mista, Simona Padua per la cura grafica-editoriale e Martina Alecci per l’organizzazione amministrativa, che hanno inserito, nei grandi spazi di Quam, diversi contributi fotografici e video per vedere Sarnari al lavoro, un’ampia selezione di libri sull’autore in consultazione, bookshop ed eventi come la presentazione dei libri d’artista dello stesso autore. Lungo il percorso della mostra sono state inserite, inoltre, alcune tracce di antologia critica, tratte dall’antologia critica in catalogo, come testimonianza della passione d’importanti critici come Guido Giuffrè, Lorenza Trucchi, Marco Goldin, Vittorio Sgarbi, Fabrizio D’amico e altri.

Tecnica Mista, di Antonio Sarnari, è uno dei gruppi più attivi della Sicilia, per la progettazione e realizzazione di eventi culturali in Italia e all’estero; ricordiamo che l’autunno scorso ha presentato il Gruppo di Scicli a New York, e ha organizzato una mostra di Franco Sarnari a Washington, curata da David Gariff, critico e docente della National Gallery.

Questa mostra è “un segno d’amore”, spiega Antonio Sarnari, “un omaggio dell’artista a Scicli, città che ha scelto come propria dimora dal 1971, ma anche un omaggio di Scicli a Franco Sarnari”, che ha donato molte energie alla città in cui oggi, a ottant’anni, continua a vivere, con le passeggiate di ogni mattina sulla spiaggia di Sampieri e con il solito esemplare modo di scuotere la città, come riparare a proprie spese la panchina pubblica rotta, dove si è seduto la sera dell’inaugurazione della sua mostra.

 

Franco Sarnari, nato a Roma il 3.3.33, è uno dei più significativi pittori italiani del secondo Novecento. Schivo dei salotti romani degli anni Sessanta, si trasferisce in Sicilia, a Scicli, dove risiede da più di quarant’anni. È presente, tra le altre, nelle collezioni d’arte del Senato della Repubblica e del Museo Regionale di Sicilia. È stato invitato con una sala personale alla Biennale di Venezia del 1988, e nuovamente nel 2011. Electa, Marsilio, Linea d’Ombra, Silvana Editoriale hanno curato edizioni monografiche, antologiche o dedicate ad alcuni cicli pittorici, di Franco Sarnari.

Sarnari Guccione

 

Katia Aiello Le saline di Trapani, olio su tela - 2008

Katia Aiello Le saline di Trapani, olio su tela - 2008

“Sicilianamente Arte” nasce dall’idea e dalla volontà della sua fondatrice, la pittrice Katia Aiello che, coinvolgendo altri tre artisti Silvano Raiti, Santa Battaglia e Salvatore Spina, ha dato vita al gruppo nel giugno 2013.

La mission del Gruppo è la divulgazione della volontà di emanciparsi da certi circoli viziosi che hanno reso gli artisti simili a”burattini in pasto alle gallerie” – così come si legge dal testo critico della curatrice, Marilisa Yolanda Spironello. Gli artisti sin da subito si prefiggono il proposito - tutt’altro che semplice - di aprire nel panorama artistico regionale (e successivamente nazionale) un nuovo discorso sull’Arte siciliana e sulla “sicilianità”, intesa come essenza, come impronta richiudibile e/o rappresentabile all’interno di un’opera d’arte e tout court nello stesso gesto artistico.

Prediligendo la materia pittorica  e specificatamente l’olio su tela, gli stessi hanno fatto rivivere sulle proprie tele,  30 opere in esposizione, quelle “Sicilie” che Bufalino descriveva affascinato nel suo libro “Cento Sicilie. Testimonianze per un ritratto”, 1962. “Sicilianamente Arte” si configura, dunque, come una realtà interessante e di rilevante valore culturale e nella fattispecie artistico, nata soprattutto col dichiarato intento di promuovere, all’interno dello scenario contemporaneo, quattro artisti siciliani che non hanno ancora smesso di guardare alla loro terra natia con incanto e dedizione.

La manifestazione patrocinata dal Comune di Catania, dall’Assessorato ai Saperi e alla Bellezza Condivisa ed inserita nell’ambito della programmazione dell’Estate Catanese 2013 che offre come ogni anno possibilità agli artisti emergenti e a quelli già consolidati nel territorio etneo di potersi far conoscere da un pubblico e da una critica sempre più vasta.

Il vernissage avrà luogo giorno 30 agosto alle ore 17.30 presso gli spazi della Sala del Refettorio dove sarà allestita l'esposizione e interverranno alla presentazione il curatore della mostra la Dott.ssa Marilisa Yolanda Spironello e l’Assessore ai Saperi e alla Bellezza Condivisa, prof. Orazio Licandro. La mostra durerà due settimane e sarà visitabile con ingresso gratuito dalle 9:30 alle 13:00 e dalle 15:30 alle 19:00 tutti i giorni esclusa la domenica in cui sarà possibile visitarla solo di mattina, fino alle 13.00.

Silvano Raiti Catania dal mio studio n°1, olio su tela - 2008

Silvano Raiti Catania dal mio studio n°1, olio su tela - 2008

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