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Obama in tour in Grecia avverte l'Europa: "L'austerità da sola non basta"

L'ultimo tour di Barack Obama in Europa tocca come prima tappa la Grecia. La visita coincide con l'arrivo dei creditori internazionali che riprendono oggi la seconda valutazione del programma di misure connesse con il salvataggio. 

Si concluderà oggi la visita di Obama ad Atene, con un discorso al centro culturale Stavros Niarchos che farà seguito alla sua visita all'Acropoli, già in mattinata. Ci si attendono parole sugli errori commessi dalle "forze della globalizzazione" e un ragionamento sull'ascesa, non solo nel Vecchio continente, dei movimenti populisti.

'L'austerità da sola non porta prosperità'. Lo ha dichiarato Barack Obama ad Atene, prima tappa del suo ultimo tour in Europa da presidente degli Stati Uniti. Mercoledì il presidente americano visiterà l'Acropoli e quindi terrà un discorso sulla democrazia e sulla globalizzazione prima di volare a Berlino.

Di Europa e della necessità di non mettere da parte i valori comuni ha parlato ieri sera anche il presidente greco, durante la cena di Stato organizzata ad Atene. "Lavoriamo - ha detto - insieme ai nostri partner che condividono un orientamento europeo genuino e senza egoismi, in modo che il progetto europeo riscopra i principi ed i valori su cui è stato fondato".

Barack Obama in visita in Grecia ha elogiato il paese per "l'approccio umano e compassionevole" con il quale ha affrontato la crisi dei migranti. Lo riporta il quotidiano greco Kathimerini. Il presidente americano ha anche invitato ad una "maggiore unità" nella gestione della crisi". 

All'inizio del suo incontro con il primo ministro greco, Alexis Tsipras, il presidente osserva che "è necessario un alleviamento del debito per contribuire a ripristinare la crescita, l'austerità da sola non genera prosperità". Obama ha anche elogiato Tsipras, il governo e il popolo greci per gli sforzi fatti per superare la crisi: "Le riforme non sono state facili, ma necessarie per rendere la Grecia più competitiva". Tsipras da parte sua ha sottolineato che Atene ha difeso negli anni i valori di libertà, democrazia, uguaglianza e diritti umani: "Nonostante tutte le difficoltà, siamo riusciti a restare in piedi difendendo i nostri valori. Spero che molto presto il duro lavoro e i sacrifici del popolo ottengano risposta positiva nei negoziati sulla crisi del debito". Obama e Tsipras si sono poi ritirati per colloqui privati.

Durante l'incontro con il presidente greco Prokopis Pavlopoulos il presidente Usa sottolinea che l'Alleanza atlantica è "assolutamente vitale" per la sicurezza e la prosperità del Paese. E più tardi, parlando con Tsipras, Obama elogia gli sforzi di Atene: "Sottolineo che la Grecia è uno dei cinque membri della Nato che spende più del 2% del Pil per la difesa. Se la Grecia può affrontare questo impegno, tutti gli alleati possono farlo". Ed elogia la Grecia come "un partner affidabile" nel suo impegno nella Nato, nonostante le difficoltà legate alla crisi economica.

Obama ha ricordato che un'Europa forte, prospera e unita è una buona cosa per gli Stati Uniti. Ed ha sottolineato come le amministrazioni, sia democratiche che repubblicane, abbiano sempre riconosciuto l'importanza dell'Alleanza Atlantica. La Grecia ha attraversato tempi economici difficili, ha detto Obama, aggiungendo che la politica della sua amministrazione è stata di favorire la crescita e l'ottimismo "fianco a fianco con il popolo greco". Il presidente americano ha infine voluto esprimere l'apprezzamento per "la compassione" della Grecia verso i rifugiati.
È importante, ha detto ancora Obama, che non sia un solo Paese ha sopportare il peso, ma che si affronti la questione dei migranti in maniera ordinata e compassionevole.

Parlando telefonicamente con l amico collega e scrittore Pompeo Maritati proprio sulla visita del Presidente Americano ad Atene, mi ha detto questo che a mio avviso e il vero sentimento dei Greci quelli che hanno manifestato contro ma anche quelli che silenziosamente guardavano in tv a casa nei confronti del Presidente Americano Obama  : Obama da Atene avverte l’Unione Europea “L’austerità da sola non porta prosperità”...Obama chiude il suo mandato presidenziale con la sua ultima visita ufficiale ad Atene. Chi sa perché proprio ad Atene. Che la Grecia sia una splendida terra è noto a tutti e tutti farebbero carte false per andarci, ma chiudere il proprio mandato in questa terra, abbracciando Tsipras, e rivolgendosi all’Unione Europea dica: l’austerità da sola non porta prosperità” qualche riflessione è d’obbligo.

Ha chiuso i suoi incontri ufficiali in patria ricevendo Renzi, parteggiando spudoratamente, come mai nessun presidente degli USA ha mai fatto in circostanze pre elettorali di altri paesi, per il SI al referendum costituzionale, che si terrà in Italia il prossima 4 dicembre.

L’Italia e la Grecia, continua Maritati Renzi e Tsipras, forse oggi come mai, si vedono accomunati nella condivisione di situazione economiche finanziarie drammatiche e da un malcontento popolare sempre più crescente. Due figure, per certi versi simili, che pur essendo apparsi sul palcoscenico della politica come i nuovi e giovani oppositori di un sistema sbagliato, con la promessa dominante di voler rottamare il vecchio, si trovano oggi a difendersi dai loro elettori proprio per non essere loro rottamati. 

La presenza di Obama in Grecia al fianco di Tsipras dovrebbe rappresentare, secondo l’opinione dei più, un sostegno morale, per me una pulcinellata, alle politiche di sottomissione alla troika che lo stesso Tsipras, prima ha contestato, acquisendo così il favore popolare, per poi accoltellare alle spalle il popolo greco che nel referendum si era espresso in termini esattamente contrari. 
Un sostegno che oramai non trova alcun spazio mediatico favorevole, visto i risultati ottenuti, appoggiando e spendendosi nella campagna elettorale della Clinton, risultata poi perdente. Il suo carisma, Obama lo ha oramai esaurito, la sua contabilità presidenziale non può essere ritenuta soddisfacente, visto che dopo otto anni, il suo popolo ha preferito Trump quale suo successore. I greci certamente non hanno apprezzato la sua presenza sul suolo ellenico, ritenendolo peraltro, il maggior protagonista del voltafaccia di Tsipras nelle trattative con l’Unione Europea.

Proprio lui oggi, in terra ellenica, continua Pompeo Maritati spudoratamente, come un bimbo che pur preso con le dita nella marmellata, nega il fatto, asserendo: “l’austerità da sola non porta prosperità”.
Allora perché si è, grazie anche al suo autorevole e determinante intervento, nell’ambito delle trattative con la troika, consentito, aldilà di ogni ragionevole dubbio, di applicare  rigide, stupide e controproducenti sanzioni, tagli draconiani alla spesa pubblica, mettendo in ginocchio una intera popolazione? 

Il Presidente degli USA,  non si è vergognato per aver operato contro il voto democratico del popolo greco, che esprimeva fermamente di non voler accettare le modalità con cui veniva imposta l’austerità?
Si è voluto sottomettere la volontà e soprattutto la dignità di un popolo alle rigide alchimie finanziarie atte a tutelare gli interesse del potere finanziario, incuranti dei patimenti a cui veniva sottoposta una intera popolazione.

Il popolo greco conclude Pompeo Maritati non è stupido e ha anche una buona memoria e alle prossime consultazioni elettorali farà pesare l’amara e cocente delusione patita, con l’auspicio di poter in quella circostanza ospitare l’ex Presidente degli USA ed il Premier Renzi, ambedue fuori dalla politica, proprio in terra di Grecia, quella che lui e i suoi predecessori hanno utilizzato come un oggetto usa e getta.

Intanto sono principalmente esponenti della sinistra greca e attivisti anarchici i manifestanti che sono scesi in strada ad Atene, circa 2.500, per protestare contro l'arrivo nella capitale greca di Barack Obama, impegnato nel suo ultimo viaggio presidenziale nei Paesi europei prima del passaggio di consegne definitivo con il suo successore Donald Trump

Una manifestazione rumorosa in cui si sono visti striscioni contro l'imperialismo statunitense e altri che definivano Obama "persona non grata" nel Paese, bloccata sulla strada che porta verso il palazzo presidenziale di Atene, dove il premier Alexis Tsipras ha incontrato il presidente americano, ospite del capo dello Stato Prokopis Pavlopoulos

 

 

 

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