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È in arrivo un’importante novità per i moltissimi fruitori dell’offerta culturale del Sistema Musei di Roma Capitale. A partire dal 5 dicembre, infatti, gli utenti maggiorenni residenti o domiciliati a Roma o nella Città Metropolitana di Roma e gli studenti delle università romane potranno acquistare la MIC Card – fino a oggi emessa esclusivamente in formato cartaceo – anche attraverso un nuovo servizio di digitalizzazione che consentirà loro un più facile utilizzo e un più rapido accesso nei tanti musei del territorio di Roma. Un conto alla rovescia che inizierà da oggi, lunedì 28 novembre, con la sospensione delle operazioni di vendita per consentire, nei prossimi sette giorni, l’introduzione del nuovo sistema.

Ideata e promossa nel 2018 nell’ambito dei servizi per la Sovrintendenza Capitolina ai Beni culturali e realizzata da Zètema Progetto Cultura, la MIC Card giunge a questo suo primo storico passaggio dopo quattro anni con un numero complessivo di vendite che, nonostante le diverse chiusure al pubblico dei Musei causa pandemia COVID 19, al 30 settembre 2022 ha superato le 280.000 unità.

Il nuovo sistema di digitalizzazione si avvale di un sito web dal look semplice e intuitivo (https://miccard.roma.it), dell’app MIC Card per l’acquisto e la gestione della MIC Card digitale e di un nuovo applicativo Web per gli operatori che consentirà uno svolgimento più rapido ed efficace delle operazioni di vendita della Card (fisica, digitale e Gift).

Dal 5 dicembre, quindi, gli utenti avranno l’opportunità di gestire in totale autonomia la propria MIC Card, con la possibilità di accedere allo storico dell’utilizzo, al controllo della scadenza e alle altre funzionalità connesse. La MIC Card digitale potrà essere acquistata online, presso le biglietterie museali e nei Tourist Infopoint, e consentirà agli utenti di procurarsi in anticipo il biglietto d’ingresso sulla piattaforma dedicata raggiungibile dal sito web e dall’app, recandosi direttamente al controllo d’accesso senza code o passaggi in biglietteria.

"La nascita della MIC Card digitale è una notizia di grande importanza per tutti i cittadini di Roma e della Città Metropolitana, che dal prossimo 5 dicembre potranno avere a disposizione uno strumento che, oltre che estremamente conveniente, sarà ancora più flessibile e comodo da usare. Per rendere il meraviglioso patrimonio culturale, storico e archeologico della nostra città ancora più fruibile per tutti", così l'assessore alla Cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor.

L’introduzione della nuova app mobile MIC Card renderà ancora più facile per gli utenti fruire dei vantaggi della MIC Card, poiché oltre alle funzionalità di gestione precedentemente elencate permetterà anche di consultare i luoghi dove poter accedere con tutte le informazioni utili (indirizzo, orari, ecc.) e vedere su mappa i luoghi più vicini.

 Fonti Zetema

 

Trittico delle Tentazioni di sant’Antonio - c. 1500 - Olio su tavola - Museu Nacional del Arte Antiga, Lisbona

Per la prima volta, sotto la direzione artistica di Palazzo Reale e Castello Sforzesco, un omaggio al grande genio fiammingo Jheronimus Bosch ed alla sua fortuna nell'Europa meridionale con un progetto espositivo inedito promosso dal Comune di Milano-Cultura,   realizzata da 24 Ore Cultura-Gruppo 24 Ore e curata da Bernard Aikema, già professore di Storia dell'Arte Moderna presso l'Università di Verona, Fernando Checa Cremades, professore di Storia dell'Arte all'Università Complutense di Madrid e già direttore del Museo del Prado e Claudio Salsi, direttore Castello Sforzesco, Musei Archeologici e Musei Storici e docente di storia dell'incisione presso l'Università Cattolica di Milano.

Il percorso espositivo presenta un centinaio di opere d'arte tra dipinti, sculture, arazzi, incisioni, bronzetti e volumi antichi, inclusi una trentina di oggetti rari e preziosi provenienti da wünderkammern. In questo ricchissimo corpus spiccano alcuni dei più celebri capolavori di Bosch  e opere derivate da soggetti del Maestro - mai presentate insieme prima d'ora in un'unica mostra. Bosch è infatti autore di pochissime opere universalmente a lui attribuite e conservate nei musei di tutto il mondo, proprio perché cosi rari e preziosi, difficilmente i capolavori di questo artista lasciano i musei cui appartengono, e ancora più raramente si ha la possibilità di vederli riuniti in un'unica esposizione. Visitare la Mostra di Bosch a Milano è un'occasione unica per immergersi nel mondo selvatico e fantastico di uno dei massimi interpreti della pittura europea del Cinquecento e nell'arte, visionaria e affascinante, prodotta da uno degli artisti più geniali e originali dell'intera storia dell'arte.

Pseudonimo di Jeroen Anthoniszoon van Aken, Hieronymus Bosch nacque intorno alla metà del Quattrocento (1453? – 1516) è in una famiglia di pittori nella zona del Brabante - oggi nei Paesi Bassi - fortemente ispirata da quella devozione moderna che imprimeva alle opere d'arte una spiritualità del tutto nuova, che il giovane pittore decise però di traslare sotto forma di un microcosmo immaginario, dove ranocchie, uccelli, mostriciattoli, figure umane, paesaggi simbolici e immaginifici, si caricano di significati profondi e complessi, rappresentati con una leggerezza che non ha paragoni nell'arte. Tema centrale delle opere di Bosch sono i vizi e le virtù umane, la dannazione e la possibilità di salvezza, i sogni, le paure e le ambizioni umane, sempre raccontate e ragionate attraverso le sembianze fantastiche di esseri ibridi e creature simboliche che ancora oggi non hanno trovato un'interpretazione univoca, lasciando le opere di Bosch immerse in quel mistero e in quel fascino senza tempo che ancora comunicano e che hanno ispirato, nel corso dei secoli, molti artisti, creando addirittura un terreno fertile per le visionarie realizzazioni di Salvador Dalì, di Max Ernst e del Surrealismo in generale. La mostra milanese punta anche l'attenzione su come il linguaggio potente e universale di Bosch abbia creato un'immediata eco nell'arte del Quattrocento e del Cinquecento. L'esposizione non è una monografica convenzionale, ma mette in contrappunto capolavori tradizionalmente attribuiti al Maestro con importanti opere di altri maestri fiamminghi, italiani e spagnoli, in un confronto che ha l'intento di spiegare al visitatore quanto l' “altro Rinascimento” non solo italiano e non solo boschiano negli anni coevi o immediatamente successivi influenzerà grandi artisti come Tiziano, Raffaello, Gerolamo Savoldo, Dosso Dossi, El Greco e molti altri. La mostra di Bosch a Milano è una grande retrospettiva che presenta al pubblico questo artista unico, facile da amare e difficile da comprendere, ma che una volta svelato rivela tutto il fascino di un mondo antico che si esprime con mezzi moderni, di uno spirito geniale che ha precorso i tempi creando un'arte che non è mai stata eguagliata e che ancora riesce a parlare al pubblico in maniera profonda ma al contempo divertente e sognante.

Palazzo Reale di Milano, dal 9 novembre 2022 al 12 marzo 2023, “Bosch e un altro Rinascimento”

Un nuovo interscambio linguistico e visivo, tra fotografia, video e scrittura, è ospitato dal 18 novembre 2022 al 12 marzo 2023 alla Galleria d'Arte Moderna di Roma, con la mostra Visual Diary di Liana Miuccio, attraverso la quale l’artista continua la sua esplorazione sull'identità, la memoria e le migrazioni legando le sue fotografie e video ad alcuni testi della scrittrice Premio Pulitzer Jhumpa Lahiri.

La mostra, curata da Sarra Brill e Jennifer Pastore, è promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con il patrocinio di American Academy in Rome e Temple University Rome. Servizi museali di Zètema Progetto Cultura.

Lo sguardo di Liana Miuccio, in dialogo con la parola scritta di Jhumpa Lahiri, ricerca l’identità e il senso del luogo dove si vive la propria quotidianità, rappresentando così i segni e i gesti del contemporaneo. In questo modo, la Miuccio crea appunto un Visual Diary (Diario Visivo), realizzando un allestimento intimo nello spazio espositivo della Galleria d'Arte Moderna di Roma Capitale che include le sue fotografie, un suo film, libri e altri oggetti.

Così la mostra si trasforma in un invito al visitatore a partecipare a un'esperienza collettiva che celebra quella quotidianità che unisce i popoli.

Nel giorno di inaugurazione (17 novembre ore 18.00-19.00) si terrà una presentazione/incontro alla quale parteciperanno, oltre all’artista Liana Miuccio, anche la scrittrice Jhumpa Lahiri, Claudio Crescentini (Sovrintendenza Capitolina), Lindsay Harris (Lindsay Harris, Andrew Heiskell Arts Director (interim) American Academy in Rome) e Jennifer Pastore (Executive Photo Director, WSJ. The Wall Street Journal Magazine). È prevista la presenza di un interprete simultaneo. A seguire, l'inaugurazione dalle 19.00 alle 21.00.

Curatrici Sarra Brill e Jennifer Pastore.
Promozione /Francesca de’ Medici , Grafica/triboro Design, Stampa fotografica/Digid’a, Martinelli Cornici, Calligrafia Mostra/Anita Guerra, Video Montaggio/Alberto Nappi.

Biografia di Liana Miuccio

L'artista visiva Liana Miuccio ha la doppia cittadinanza italiana e statunitense, è cresciuta a New York e attualmente vive nella sua città natale, Roma. Ha un Diploma di Laurea in Lettere presso la McGill University di Montreal, Canada, e ha conseguito un Master in Cinema, Video and Television presso l'Università di Roma Tre. Miuccio insegna fotografia a Roma alla Cornell University, alla Temple University e alla St. Stephen’s School. Nell’autunno 2022 Miuccio è stata scelta come Visiting Artist all'American Academy of Rome. Ha ricevuto numerosi premi per le sue fotografie e video, tra cui dalla New York Foundation for the Arts e dalla MacArthur Foundation Programma di Organizzazione Artistica in Residenza. Le sue fotografie sono state pubblicate su numerose testate tra cui il New York Times, il Financial Times, Vogue, il Boston Globe, il Globe and Mail, la “D” di Repubblica, Il Corriere della Sera, l'Espresso e L'Internazionale. Le fotografie di Miuccio sono anche nella collezione permanente del Museum of the City di New York.

Miuccio ha esposto le sue immagini e i suoi video in musei e gallerie di tutto il mondo, tra cui La Casa della Memoria/FOTOGRAFIA/Festival Internazionale di Roma, l'Ellis Island Immigration Museum di New York, l'Ambasciata Americana e l'American Academy di Roma, Villa Trabia, Palermo, e il Museo di Archeologia e Antropologia dell'Università della Pennsylvania.

Fonte Zetema

In occasione della sua quindicesima edizione, il Museo delle Mura di Roma ospita, dal 19 novembre al 4 dicembre, una mostra dedicata al Talent Prize, il premio internazionale di arti visive organizzato da Inside Art e realizzato grazie al sostegno della Fondazione Cultura e Arte, ente strumentale della Fondazione Terzo Pilastro - Internazionale, di cui il Prof. Avv. Emmanuele F.M. Emanuele è Presidente.

L’esposizione, dedicata al vincitore, Simona Andrioletti, ai finalisti e ai premi speciali, è promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.
Servizi museali Zètema Progetto Cultura.

La giuria del premio ha assegnato il primo premio all’opera Defence. What do you do with your anger?  un video dell’artista Simona Andrioletti, bergamasca classe 1990 che con i suoi lavori spinge le dinamiche della collaborazione, sfidando l’idea di paternità artistica, lasciando che altre persone interferiscano con il processo di creazione delle sue opere.

L’opera con cui si è aggiudicata il primo premio, è un collage di found footage ove si assiste ad un susseguirsi di situazioni in cui diverse persone cercano, in diversi modi, di difendersi da situazioni di sopraffazione fisica, emotiva e ambientale, senza riuscirci. Talvolta perché il problema è inaffrontabile, in altri casi perché la modalità di difesa che attuano è autodistruttiva e porta i protagonisti a ridicolizzarsi davanti alla camera di un qualsiasi smartphone di una qualsiasi persona che, vigliaccamente, riprende divertita. I video sono stati ri-filmati da uno smartphone che ha ripreso il monitor di un computer, come a replicare quel meccanismo perverso di voyeurismo e “Schadenfreude” divertito, che si verifica quando in una situazione di pericolo, il passante, invece di aiutare, filma la scena.

Anche quest’anno, inoltre, la giuria ha voluto individuare, tra i finalisti, un secondo e terzo classificato, come segno di riconoscimento per una ricerca convincente e prospettica.

Si tratta di Leonardo Magrelli (secondo posto) con una serie di fotografie dal titolo West of here e di Gioele Pomante (terzo posto) con il video con affetto Gioele.

In mostra anche gli altri finalisti: Marco Emmanuele con Un raggio giallo, Davide Sgambaro con I push a finger into my eyes (kiss, Kick, Kiss) #4,  Alessandra Cecchini con Postcards are always from somewhere else, Federica Di Pietrantonio con but I keep my head above water,  Catalin Pislaru con Billy’s lost books,  Valentina Perazzini con Quand'è Fabio Ranzolin con Sweat pour like applause VI.

I PREMI SPECIALI

– i premi speciali assegnati dal main sponsor del premio, la Fondazione Cultura e Arte:
il Premio Speciale Emmanuele F.M. Emanuele conferito a Giulia Berra con l’opera Senza titolo, un lavoro che gioca sul dualismo trappola/nido: una sorta di cornucopia di legno si torce, si ritrae e protende aggressiva nello spazio, coperta di spine d’acacia come aculei di un animale pronto a rivoltarsi;
il Premio Speciale Fondazione Cultura e Arte/Sezione Internazionale andato al duo Grossi Maglioni con Beast Mother Plateau, un progetto che esamina la maternità, la relazione di cura e il suo potenziale trasformativo, traendo origine dal discorso post-femminista e antropologico, ma anche dall’esperienza diretta della maternità e dall’interazione con un gruppo di madri e bambini;
il Premio Speciale Fondazione Cultura e Arte/Sezione Emergenti assegnato a Giovanni Copelli con Pescheria: partendo da un modello classico, un dipinto barocco con un mercato del pesce, l’artista compone un nuovo immaginario all’interno del quadro, di cui rimane la forma ma cambia radicalmente la sostanza, una pittura a tratti ambigua che porta in sé le tracce del processo di fusione e ibridazione che l’ha generata.

– il Premio Speciale UTOPIA, la società leader in Italia nell’attività integrata di Public & Legal Affairs, Corporate Communication & Digital Strategies, assegnato a Nuvola Ravera, artista classe 1984, che ha presentato l’installazione Peeling Agency – The fun they had, composta da una serie di urne trasparenti contenenti i trucioli in gomma esito di una performance. L’azione di Nuvola Ravera consiste in uno “scrub”, effettuato da parte di un’agenzia fittizia (P.A.), delle pareti dei luoghi dell’arte, con gomme da cancellare. Una spellatura del sedimento culturale che dà vita a conserve in polvere dei mondi dell’arte.

– il Premio Speciale INSIDE ART assegnato Teresa Giannico per il lavoro You will return, you will return, l’opera è una fotografia che ritrae un volto frutto di una sovrapposizione di foto trovate sul web, attraverso una ricerca per immagini simili. Una riflessione sulla rielaborazione dell’immagine attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie, che richiama, solo in apparenza, un dipinto tradizionale.

La selezione è stata elaborata dalla giuria composta da Peter Benson Miller, Direttore dei rapporti istituzionali e internazionali della Quadriennale di Roma, Anna d’Amelio Carbone, direttrice della Fondazione Memmo Arte Contemporanea, Luca Lo Pinto, Direttore del MACRO, Gianluca Marziani, curatore e critico d’arte, Anna Mattirolo, Delegato alla ricerca e ai progetti culturali speciali Scuderie del Quirinale, Renata Cristina Mazzantini, curatore Quirinale Contemporaneo, Chiara Parisi, direttrice Centre Pompidou-Metz, Cesare Pietroiusti, Presidente Palaexpo, Federica Pirani, storica dell’arte e responsabile del Servizio Mostre della Sovrintendenza Capitolina, Ludovico Pratesi, curatore e critico d’arte, Marcello Smarrelli, direttore artistico della Fondazione Ermanno Casoli, Roberta Tenconi, curatrice Pirelli Hangar Bicocca Milano e Guido Talarico, direttore ed editore di Inside Art.


 Fonte Zètema

 

 

Un'idea di museo come spazio aperto a sostegno di un concetto di apprendimento alternativo basato non solo sull’esperienza individuale ma allargato anche alla condivisione familiare. Su questo ruota Lab For Family, il progetto didattico promosso da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e realizzato da Zètema Progetto Cultura, in programma ogni fine settimana dal 5 novembre al 18 dicembre. Otto appuntamenti che porteranno le attività didattiche interattive all’interno di quattro musei del sistema Musei Civici: il CASINO NOBILE e la CASINA DELLE CIVETTE dei MUSEI DI VILLA TORLONIA, la CENTRALE MONTEMARTINI e il MUSEO PIETRO CANONICA.

Sedi del vasto patrimonio storico artistico della città, in cui si custodiscono tesori preziosi e aneddoti senza tempo, gli spazi coinvolti diverranno luoghi d’eccezione aperti a nuove avventure, esperienze, giochi da vivere in famiglia. A comporre la platea ideale dell’ampia programmazione intergenerazionale, saranno infatti nonni e nipoti, genitori e figli, chiamati finalmente a vivere l’esperienza didattica fianco a fianco, con un dialogo profondo tra le rispettive conoscenze e la condivisione di emozioni differenti.

Saranno quattro le tipologie di attività a prendere il via dal 5 novembre, ciascuna ispirata alle caratteristiche del museo ospitante e ideata per mettere in forte connessione i partecipanti con il vasto patrimonio che essi conservano. Sarà possibile scegliere il fiabesco scenario di Villa Torlonia e del suo CASINO NOBILE per poter vivere l’esperienza senza tempo offerta dall’iniziativa Tra mito, storia e realtà. Un viaggio nel tempo a Villa Torlonia (5 novembre ore 15, 17 dicembre ore 11), laboratorio itinerante in cui i nonni “oratori” parleranno ai nipoti “uditori” (8-13 anni) prima di invertire i ruoli e lasciarsi sorprendere dal risultato. Poco distante, nello scenario fiabesco della CASINA DELLE CIVETTE, i piccoli ospiti del museo (4-6 anni), in compagnia dei propri genitori, potranno mettersi sulle tracce della civetta e lasciarsi trasportare dalla maratona di fiabe Una civetta a testa in giù (13 novembre ore 15, 3 dicembre ore 11). Basato sullo sviluppo delle attitudini narrative e degli stimoli sensoriali, il laboratorio proporrà l’ascolto attivo di storie differenti e alcune dal finale aperto, il cui completamento sarà affidato all’inventiva delle famiglie partecipanti. Con il laboratorio Alla Centrale Montemartini…per un’avventura in famiglia (19 novembre ore 11, 11 dicembre ore 16), invece, grandi e piccoli (6-12 anni) andranno alla scoperta delle storie mitologiche greche e romane raccontate dalle statue della CENTRALE MONTEMARTINI. 

Per comprendere al meglio le virtù dei personaggi rappresentati, i partecipanti al laboratorio saranno chiamati a trasformarsi letteralmente in loro restituendone caratteristiche e posture attraverso la lettura animata delle loro storie e indossando le riproduzioni degli attributi iconografici. Ultima tappa, infine, al MUSEO PIETRO CANONICA per Il giro del mondo in un giorno al Museo Pietro Canonica (27 novembre ore 11, 18 dicembre ore 11), una avventura di viaggio che dallo spazio verde di Villa Borghese porterà genitori e figli (6-12 anni) a girare per il mondo sulle tracce dei numerosi viaggi svolti dallo scultore e testimoniati dalle sue opere. Passaporto in mano, quindi, e pronti a rispondere agli indovinelli per ricevere il bollino del viaggiatore e passare alla tappa successiva.

Fonte Zetema

 

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