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Segna il ritorno all’Opera di Roma del soprano americano Lisette Oropesa, dopo i successi del film-opera La traviata diretto da Mario Martone e della tournée in Giappone sempre con il capolavoro verdiano, la nuova produzione de La sonnambula di Vincenzo Bellini in scena dal 9 al 17 aprile. Per la prima volta, Oropesa affronta il ruolo di Amina e si confronta con la celebre scena del sonnambulismo, un’autentica sfida per la vocalità del soprano lirico leggero. Accanto a lei altre star del belcanto come John Osborn, che interpreta Elvino, Roberto Tagliavini, nella parte del Conte Rodolfo, e Monica Bacelli, in quella di Teresa. Sul podio sale invece Francesco Lanzillotta, che torna al Costanzi dopo L’elisir d’amore diretto nella scorsa stagione. 

La nuova produzione dello spettacolo è affidata alla coppia di registi francesi Jean-Philippe Clarac e Olivier Deloeuil noti come “Le lab”, al loro debutto in Italia, che firmano la regia, scene e luci. Il collettivo artistico comprende Christophe Pitoiset (Collaboratore alle scene e alle luci), Luc Bourrousse (Drammaturgia), Pascal Boudet e Timothée Buisson (Video). Le riprese video proiettate durante lo spettacolo sono realizzate in collaborazione con le Gallerie Nazionali di Arte Antica e sono state realizzate presso la sede di Palazzo Barberini.

In un dramma dove i virtuosismi del bel canto belliniano svelano i più remoti meandri dell’inconscio, il tema del sonnambulismo ispira ai due registi – che firmano anche scenografie e costumi – una messa in scena multimediale, in cui sogni e frammenti di realtà si fondono per esplorare la psiche di Amina e degli altri protagonisti del dramma.

«In maniera forse paradossale, abbiamo incentrato questo allestimento non tanto sul risveglio della sonnambula – raccontano Jean-Philippe Clarac e Olivier Deloeuil – quanto sul suo addormentarsi, che viene mostrato all’inizio dello spettacolo. L’allestimento si sviluppa sotto forma di installazione performativa, nella Galleria Elvezia, una galleria d’arte pop-up collocata sul palcoscenico del Teatro Costanzi. 

Lo spettacolo offre un viaggio all’interno del sonno agitato della protagonista, una giovane che vive in uno stato di dormiveglia, in un regime sensoriale alterato. Attraverso l’uso di video registrati in una camera d’albergo romana, nel quartiere del Teatro dell’Opera e a Palazzo Barberini, seguiamo il viaggio interiore di Amina fino al giorno del suo matrimonio con Elvino».

Collettivo artistico con sede a Bordeaux, Clarac-Deloeuil > le lab mette in scena lavori multidisciplinari, esplorando le possibili dimensioni performative della grande musica. Le loro creazioni – «esperienze per testare il tempo presente» – sono inscindibili dal contesto sociale e politico in cui nascono e vengono rappresentate. 

Oltre ai registi Jean-Philippe Clarac e Olivier Deloeuil, fanno parte del collettivo “Le lab” Ricky Martin e Christophe Pitoiset (Luci), Benjamin Juhel, Pascal Boudet e Timothée Buisson (Video), Julien Roques (Design grafico), Luc Bourrousse (Drammaturgia) e Lodie Kardouss (Collaborazione artistica). Clarac-Deloeuil > le lab collabora regolarmente con prestigiose istituzioni europee, come La Monnaie di Bruxelles, l’Opéra Comique di Parigi, la Fundaçao Gulbenkian di Lisbona, lo Staatstheater di Norimberga e l’ABAO Bilbao Opera. Nel 2018, gli allestimenti di Peer Gynt, Schubert Box e Madama Butterfly hanno ricevuto il premio Meilleurs Créateurs d’Éléments Scéniques dall’Association Professionnelle de la Critique de Théâtre, Musique et Danse.

«La sonnambula è senza dubbio un titolo che rappresenta uno dei più alti slanci creativi di Bellini – dice Francesco Lanzillotta – sviluppati all’interno di una trama semplice, dai toni innocenti e idilliaci. 

I pentagrammi di questo titolo sono ricolmi di melodie. Il genere semiserio al quale La sonnambula appartiene, depurato dall’elemento comico, così come i toni idilliaci di cui sopra, non eliminano però i conflitti che in quest’opera si dipanano fra i protagonisti. Proprio l’incomprensione, con il conseguente conflitto tra i due innamorati, ci svela inoltre una visione dell’amore come possesso da parte di Elvino. L’idillio quindi non si materializza a prescindere ma si conquista con fatica, attraverso l’acquietarsi della conflittualità».

Direttore Principale Ospite del Teatro dell’Opera di Varna in Bulgaria dal 2010 al 2014, Direttore Principale dell’Orchestra Filarmonica Toscanini dal 2014 al 2017 e Direttore Musicale del Macerata Opera Festival dal 2017 al 2021, Lanzillotta è regolarmente ospite di importanti compagini orchestrali, come l’Orchestra della Svizzera Italiana, l’Orchestra Nazionale della RAI di Torino, la Tokyo Philharmonic Orchestra e dell’Opéra national de Montpellier. Negli ultimi anni ha inoltre debuttato alla Semperoper di Dresda, alla Staatsoper di Vienna e a La Monnaie di Bruxelles.

Nel ruolo della protagonista Amina una star dei palcoscenici internazionali, il soprano americano di origini cubane Lisette Oropesa. Conosciuta e apprezzata per la sua tecnica vocale impeccabile, per la musicalità raffinata e le intense doti d’interprete, Oropesa è tra i soprani lirico-leggeri più richiesti di oggi. Nel corso della sua carriera si è già misurata e distinta in opere come Lucia di Lammermoor di Donizetti e I Puritani, sempre di Bellini, che condividono con La sonnambula la presenza di celebri scene di alterazione mentale, di cui l’ultima aria di Amina, Ah! non credea mirarti, costituisce una variante di sonnambulismo. Insignita nel 2023 del Premio Abbiati della critica italiana e del titolo di “Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres” in Francia, nel settembre dello stesso anno è stata protagonista con l’Opera di Roma della tournée in Giappone dove, al Bunka Kaikan di Tokyo, ha interpretato Violetta ne La traviata di Verdi. Accanto a lei sul palco, nel ruolo di Elvino, il tenore John Osborn, Premio Bellini d’Oro 2014, che torna all’Opera di Roma dopo aver cantato Nemorino ne L’elisir d’amore dello scorso anno; il conte Rodolfo è invece interpretato dal basso Roberto Tagliavini, ospite regolare di prestigiosi palcoscenici internazionali con un repertorio che spazia tra Mozart, Bellini, Donizetti e Verdi. La molinara Teresa è il mezzosoprano Monica Bacelli, altra interprete di riferimento del belcanto italiano e vincitrice del Premio Abbiati della critica musicale italiana 1997. Nelle parti di Lisa e Alessio sono impegnati invece il soprano Francesca Benitez e il basso Mattia Rossi (quest’ultimo dal progetto “Fabbrica” Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma). Il Coro del Teatro dell’Opera di Roma è diretto da Ciro Visco.
Nelle repliche dell’11, 13 e 16 aprile Amina è interpretata da Ruth Iniesta, Elvino da Marco Ciaponi, il conte Rodolfo da Manuel Fuentes.

Composta da Vincenzo Bellini in soli due mesi, La sonnambula è un’opera seria in due atti su libretto di Felice Romani, tratto a sua volta da La Somnambule, ou L’arrivée d’un nouveau seigneur, un ballet-pantomime di Jean Aumer e Eugène Scribe, e da La Somnambule, comédie-vaudeville dello stesso Scribe e Germain Delavigne. Debutta a Milano nel marzo del 1831, ottenendo fin da subito grande successo. Ambientata in un villaggio in Svizzera, in un’epoca non precisata, vede protagonisti due giovani promessi sposi, Amina ed Elvino. Quando Amina, però, viene trovata addormentata la notte prima delle nozze nella stanza del conte Rodolfo, Elvino la accusa di tradimento e rompe il fidanzamento. Non crederà alla sua innocenza fin quando una sera, Amina, nuovamente sonnambula, viene vista camminare sui tetti. A quel punto i due amanti si riconcilieranno tra le gioie di amici e parenti.

Dopo la prima di martedì 9 aprile, ore 20.00, trasmessa in diretta su Radio3 Rai, La sonnambula di Bellini torna in scena giovedì 11 (ore 20), venerdì 12 (ore 20), sabato 13 (ore 18), domenica 14 (ore 16.30), martedì 16 (ore 20) e mercoledì 17 aprile (ore 20). Il debutto del nuovo allestimento sarà preceduto dalla Lezione di Opera che Giovanni Bietti terrà sabato 6 aprile alle ore 17.

 Fonte Teatro dell'Opera di Roma 

In Scozia è stata approvata una legge chiamata Hate Crime act. Contro i crimini d'odio. Nonostante questi reati sono diminuiti, il primo ministro Humza Youssaf, ha deciso di introdurre la legge. In pratica si introduce il crimine di incitamento all'odio. Improvvisamente questa legge diventa una priorità nazionale, tanto che dal primo aprile sarà esecutiva. Finora erano previsti soltanto i casi di razzismo, ma con la nuova legge verrà allargato notevolmente ad altri casi. Vedi l'età, la disabilità, religione, orientamento sessuale e identità transgender su cui diventerà impossibile esprimersi. Il tema è stato affrontato su La Verità da  Francesco Borgonovo.

In pratica “non sono previste punizioni solo per chi molesta o aggredisce le persone, ma anche per chi si esprime negativamente su determinate categorie. Il che pone serie questioni di libertà di espressione”. (F. Borgonovo, In Scozia dire che i sessi sono due è reato d'odio: si può finire in cella, 14.3.24, La Verità)

Ha illustrato la legge un esponente della Scottish National Party, Siobhian Brown, ministro per le Vittime e la sicurezza della comunità. Il governo è impegnato a costruire comunità più sicure che vivano libere dall'odio e dai pregiudizi. Il crimine d'odio è un comportamento criminale. Bisogna lanciare una nuova campagna per spiegare che cos'è il crimine d'odio. Ma secondo Borgonovo, la natura del crimine di odio fornita dal governo scozzese è molto vaga. Il rischio come sostengono gli esperti è che arrivi “un diluvio” di segnalazioni di presunti crimini d'odio alla polizia, che di suo ha già il bel da fare per perseguire altri crimini.

Come si fa a distinguere quando una persona è realmente vittima di un attacco? E' un nodo gigantesco che si pone con tutte le norme sull'odio e sulla discriminazione. Peraltro, “in una democrazia si dovrebbero punire le azioni e non i pensieri. Invece queste leggi tendono a colpire precisamente i pensieri e le opinioni”. Dunque secondo il vice direttore de La Verità, “il pericolo concreto è che ogni idea  contraria all'ideologia dominante divenga perseguibile penalmente”. Naturalmente c'è tanta preoccupazione nei comuni cittadini scozzesi, da aprile è rischioso dire che un uomo trans non è una donna, come ha fatto l'autrice di Harry Potter, J.K. Rowling, la quale vivendo ad Edimburgo, ora potrebbe essere incriminata. Intanto “se la democrazia arriva a perseguire reati del genere, viene il sospetto che abbia smesso di essere democratica”.

Il debutto all'opera dell'archistar Massimiliano Fuksas con Tosca e Turandot. L'eleganza di Dior nelle notti della danza con Eleonora Abbagnato. Il ritorno di Roberto Bolle. Il grande cinema di Walt Disney con le musiche eseguite dal vivo. Un omaggio ai cent'anni della Rhapsody in Blue di Gershwin con Wayne Marshall. Ma anche circo contemporaneo, teatro e una rassegna di film che celebrano Puccini nel centenario dalla sua morte. Grandi voci della lirica come Sonya Yoncheva, Vittorio Grigolo, Angela Meade e Brian Jadge. E poi star del pop come Ornella Vanoni, Fiorella Mannoia, Francesco De Gregori, John Legend, Antonello Venditti e molti altri. È il Caracalla Festival 2024, il cartellone estivo dell'Opera di Roma che, dal 3 giugno al 10 agosto, torna a far vivere gli storici spazi delle terme romane: l'arena con 4.500 posti e il Teatro del Portico, nell'area del cosiddetto tempio di Giove, che torna ad accogliere nuove e differenti esperienze artistiche.

Caracalla Festival 2024 e tutte le attività della Fondazione sono rese possibili grazie alla collaborazione con i Soci Privati della Fondazione Opera di Roma come Camera di Commercio di Roma e ACEA. Così come è fondamentale l’apporto di aziende che da anni - o anche più di recente - hanno scelto di sostenere le nostre attività in qualità di Mecenati e Sponsor: Banca del Fucino, Terna, BMW Roma e Aeroporti di Roma.

«Anche quest’anno opere e artisti prestigiosi torneranno ad arricchire il già ampio cartellone estivo dell’Estate Romana, continuando nella valorizzazione di un luogo magnifico e unico come le Terme di Caracalla - dice il Sindaco Roberto Gualtieri - È un lavoro prezioso quello portato avanti dall’Opera di Roma anche attraverso un appuntamento che è ormai un punto di riferimento, seguito ogni anno da oltre 100mila persone. Grazie davvero alla Fondazione e a questa bella collaborazione tra pubblico e privato, tutti uniti dall’obiettivo di promuovere iniziative culturali di qualità e la fruibilità di un altro spazio storico tra i tanti che stanno tornando protagonisti della vita cittadina, spesso dopo un grande lavoro di recupero».

«Per il secondo anno consecutivo, il Teatro dell’Opera di Roma torna a Caracalla con un vero e proprio Festival - dice il Sovrintendente Francesco Giambrone - Si rafforza così l’idea di un progetto multidisciplinare che troverà pieno compimento nel 2025, anno del Giubileo, quando la programmazione sarà realizzata dal regista Damiano Michieletto, a cui abbiamo dato carta bianca. Per celebrare il centenario della morte di Puccini, abbiamo affidato all’architetto Massimiliano Fuksas il progetto creativo di entrambe le opere in cartellone, Tosca e Turandot; Fuksas ha realizzato per noi un'installazione specifica appositamente pensata per lo spazio del Teatro Grande di Caracalla, con Francesco Micheli che ne cura regia. Il successo di presenze ottenuto lo scorso anno, con 115.980 biglietti venduti, ci ha spinto ad aumentare da 50 a 60 il numero complessivo delle serate - in particolare crescono quelle d’opera, che passano da 10 a 16 - e a rinnovare l’ampia proposta che comprenda reading teatrali, cinema e quest’anno anche circo contemporaneo. Tutto nel segno di Puccini».

«Da 87 anni la musica, l’opera, il balletto popolano in estate le Terme di Caracalla - spiega Daniela Porro, Soprintendente Speciale di Roma – portando una ventata di spettacolo all’interno di uno dei siti archeologici più amati della Capitale. La collaborazione con l’Opera di Roma è dunque un momento rilevante delle attività di valorizzazione della Soprintendenza Speciale di Roma nell’impianto termale, che ha visto la presenza di importanti mostre, eventi culturali e un ampliamento degli spazi di visita, che si svilupperà ulteriormente nel prossimo futuro. Quest’anno la Soprintendenza e il Teatro dell’Opera offrono delle visite guidate speciali che precedono lo spettacolo e, inoltre, la sezione Caracalla Off si tiene nel nuovo spazio inaugurato l’anno scorso davanti al cosiddetto tempio di Giove, normalmente fuori dal circuito di visita. Il Festival Caracalla, grazie alla sua programmazione che vede coprotagoniste le Terme con la loro scenografia, è dunque uno stimolo alla crescita culturale della città sia per i romani sia per quanti sono in visita nella Capitale».

OPERA

In occasione del centenario della scomparsa di Puccini, l’edizione 2024 del Caracalla Festival omaggia il grande compositore con due nuove produzioni di Tosca e Turandot proposte con progetto creativo e scene di Massimiliano e Doriana Fuksas, al loro debutto con l’opera lirica. La regia di entrambi i titoli è affidata a Francesco Micheli, mentre i costumi sono di Giada Masi e i video di Luca Scarzella. Il cartellone si inaugura il 5 luglio proprio con Tosca, in replica fino al 9 agosto. Sul podio sale Antonino Fogliani. Nel ruolo del titolo si alternano Carmen Giannattasio (5, 17, 26 luglio; 3, 7 e 9 agosto) e Sonya Yoncheva (24 e 31 luglio), mentre Cavaradossi è incarnato da Saimir Pirgu (5, 17, 26 luglio; 3, 7 e 9 agosto), Vittorio Grigolo (24 e 31 luglio) e Arsen Soghomonyan (26 luglio). Yoncheva e Grigolo tornano a interpretare insieme i protagonisti del più romano dei capolavori di Puccini dopo il grande successo ottenuto nella tournée della Fondazione Capitolina in Giappone a settembre 2023. Nella parte di Scarpia invece, si alternano Claudio Sgura (5 luglio; 3, 7 e 9 agosto) e Roberto Frontali (17, 24, 26 e 31 luglio).

Dal 16 luglio al 10 agosto è la volta di Turandot. Sul podio sale Donato Renzetti. Nel ruolo della protagonista si alternano due interpreti d’eccezione: Angela Meade (16, 25, 28 luglio; 2 e 4 agosto), che torna all’Opera di Roma dopo il successo dell’Ernani del 2022, e Lise Lindstrom (6, 8 e 10 agosto), apprezzatissima protagonista del recente allestimento della Salome di Strauss con la regia di Barrie Kosky al Teatro Costanzi. Nella parte di Calaf sono impegnati Luciano Ganci (16 luglio; 4, 6, 8 e 10 agosto), Brian Jagde (25, 28 luglio) e Arsen Soghomonyan (2 agosto); in quella di Liù Maria Grazia Schiavo (16, 25, 28 luglio; 4 agosto) e Juliana Grigoryan  (2, 6, 8 e 10 agosto).

Orchestra e coro, diretto da Ciro Visco, con la partecipazione della Scuola di Canto Corale, sono quelli del Teatro dell’Opera di Roma.

La proposta operistica si completa con i giovani talenti di “Fabbrica”, lo Young Artist Program del Teatro, e della Scuola di Canto Corale. Tre gli appuntamenti al Teatro del Portico: il 26 giugno è in scena Regnava nel silenzio, omaggio alle musiche di Verdi e Donizetti con i cantanti del progetto “Fabbrica”, mentre il 28 giugno e l’8 luglio sono in programma due concerti della Scuola di Canto Corale.

DANZA

La proposta coreutica si inaugura il 9 luglio - con replica il 10 - con Le notti romane di Dior, una serata che unisce moda, musica e danza. Protagonista Eleonora Abbagnato che, insieme alle étoile, ai primi ballerini, ai solisti e al Corpo di Ballo dell’Opera di Roma, indossa le creazioni di Maria Grazia Chiuri della Maison Dior realizzate per due diversi balletti: Nuit Romaine di Angelin Preljocaj - con musiche su base registrata che vanno da Vivaldi ai Daft Punk - nato nel 2020 come progetto filmico ambientato nel cuore di Palazzo Farnese e poi messo in scena al Costanzi nel 2022; e Nuit Dansée di Giorgio Mancini, coreografia sui tre movimenti del Tirol Concert for piano and orchestra di Philip Glass, eseguito dal vivo. Quest’ultima è un nuova creazione. Lo spettacolo viene presentato per la prima volta in Italia a Caracalla dopo la tournée con il Corpo di Ballo dell’Opera di Roma a Parigi e Dubai. Tra i principali interpreti l’étoile Rebecca Bianchi e il primo ballerino Michele Satriano. Sul podio dell’Orchestra della Fondazione sale Alvise Casellati.

Anche quest'anno la proposta coreutica si completa con la tradizionale serata di Roberto Bolle and Friends, che torna a Caracalla per due appuntamenti il 19 e il 20 luglio.

CONCERTI

La grande animazione di Walt Disney trova spazio in una data unica, il 23 luglio, per un concerto sinfonico che abbraccia anche il cinema. Dopo il successo di The Great Dictator di Charlie Chaplin dello scorso anno, Timothy Brock torna sul podio di Caracalla con Fantasia Disney - Live in concert. Sul grande schermo, sempre accompagnati dalla colonna sonora eseguita dal vivo dall’Orchestra dell’Opera di Roma, sono proiettati alcuni dei momenti più salienti di Fantasia (1940) e del suo sequel Fantasia 2000, due tra i film d’animazione più celebri della Disney. Tra le note sequenze animate costruite su brani classici sono inclusi L’apprenti sorcier (L’Apprendista Stregone) di Dukas, la suite da L’oiseau de feu (L’uccello di fuoco) di Stravinskij, la suite dallo Schiaccianoci di Čajkovskij, la versione orchestrale del Clair de lune di Debussy, la Quinta Sinfonia di Beethoven e altre celebri pagine sinfoniche.

Il 30 luglio, invece, Wayne Marshall, nella doppia veste di pianista e direttore, omaggia i cento anni della Rhapsody in Blue di George Gershwin. Accanto alla celebre pagina, composta da un Gershwin appena venticinquenne ma già capace di una straordinaria sintesi tra musica colta, jazz e blues, Marshall - che del compositore americano è uno dei più affermati interpreti - propone una scelta di brani da Porgy and Bess, An American in Paris e l’ouverture dal musical Girl Crazy. In programma anche la suite Three Dance Episodes da On the Town di Leonard Bernstein.

CINEMA  

Sempre a Puccini è anche dedicata la rassegna cinematografica Piccolo Cinema Puccini, a cura di Giuliano Danieli, con tre serate in programma al Teatro del Portico. Il 27 giugno il grande compositore rivive attraverso Puccini e la fanciulla di Paolo Benvenuti (2008) e il filmato d’epoca Un giorno con Puccini (1918 circa), restaurato e reso disponibile dalla Cineteca di Bologna. La serata del 1° luglio è invece dedicata a tre riletture della storia di Madama Butterfly, con la prima italiana di Madame Butterfly’s Illusion di Wagoro Arai (1940, dal National Film Archive of Japan), Aria di Pjotr Sapegin (2001) e M. Butterfly di David Cronenberg (1993). Infine, il 4 luglio due film ispirati a Tosca: un frammento, restaurato dalla Cineteca di Bologna, della Tosca di Alfredo De Antoni (1918) e Avanti a lui tremava tutta Roma di Carmine Gallone (1946) con Anna Magnani protagonista, messo a disposizione dal CSC – Cineteca Nazionale, con cui si rinnova la proficua collaborazione già avviata lo scorso anno. Al compositore Vincenzo Ramaglia sono commissionate le colonne sonore per i due film muti inclusi nella rassegna. Tutte le serate sono arricchite da introduzioni a cura del Centro Studi Giacomo Puccini di Lucca.

TEATRO

Due gli spettacoli teatrali ospitati nello spazio del Teatro del Portico. Il 29 giugno e il 2 luglio Massimiliano Finazzer Flory omaggia Puccini con Vissi d’arte, vissi d’amore. Aspettando Giacomo Puccini, un reading con intermezzi musicali dal vivo che unisce il centenario di Puccini a quello della prima trasmissione radiofonica. Nello spettacolo la radio, fondamentale strumento d’incontro tra la musica di Puccini e la gente, diventa il mezzo attraverso il quale ripercorrere la vita e l’opera del compositore lucchese. Il 17 e il 20 luglio, invece, sempre nel Teatro del Portico, Valerio Magrelli è in scena con Romantici&Co., esplorazione sul tema del romanticismo e della sua evoluzione dall’Ottocento ad oggi.

CIRCO CONTEMPORANEO

Novità nel cartellone di Caracalla 2024, il 25 e il 26 giugno, sempre in occasione del centenario pucciniano, la compagnia Cirko Vertigo porta in scena al Teatro del Portico Puccini Dance Circus Opera, per coro di corpi e strumenti. Protagonista dello spettacolo un coro di donne in movimento, il cui spostamento nello spazio si struttura in coreografie aeree e terrene accompagnate dalla musica Puccini, con interferenze di elettronica. Donne che si sostengono, cadono e rialzano, facendo emergere di volta in volta caratteristiche, segni e personalità di cinque protagoniste delle opere pucciniane: Tosca, Madama Butterfly, Manon Lescaut, Turandot e Mimì.

JAZZ

Spazio anche al jazz al Teatro del Portico, con due concerti in programma il 18 luglio e il 5 agosto, e tre serate di Late night jazz il 31 luglio, il 2 e 3 agosto. Queste ultime sono programmate in un orario che consenta la partecipazione degli spettatori dell'opera, in scena nelle stesse serate prima delle notti jazz.

POP

Gli immancabili appuntamenti con la musica pop iniziano già dai primi giorni di giugno. Sul palcoscenico del Teatro Grande sono protagonisti Fiorella Mannoia il 3 giugno, Francesco De Gregori e Checco Zalone in duo il 5 giugno, Ornella Vanoni il 6 giugno, Samuele Bersani il 7 giugno, Il Volo l’8 giugno, John Legend il 10 giugno, i Pooh l’11 e il 12 giugno, Biagio Antonacci il 13 e 14 giugno, Antonello Venditti il 18, 19 e 21 giugno.

COLLABORAZIONI ISTITUZIONALI

La creazione di un Festival comporta l’interazione di un ampio numero di forze, e per il Caracalla Festival 2024 si rinnova e si allarga la rete d’importanti collaborazioni istituzionali dell’Opera di Roma: prima fra tutte quella con la Soprintendenza Speciale di Roma e poi con CSC – Cineteca Nazionale, Cineteca Nazionale di Bologna, Centro Studi Giacomo Puccini di Lucca, National Film Archive of Japan, Casa del Jazz.

 

 

Fonte Uff.St.teatro dell'opera di Roma

 

 

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