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Eccoci arrivati alla serata di gala dell’XI edizione del Premio Internazionale “Semplicemente Donna”, un evento importante e ricco di grandi storie capaci di lasciare il segno: tra gli applausi e la commozione del pubblico ha portato sul palcoscenico del Teatro “Mario Spina” di Castiglion Fiorentino le testimonianze e l’impegno di donne e uomini che, con coraggio e determinazione, hanno dedicato le proprie vite alla lotta contro ogni forma di violenza e discriminazione.
“Di fronte ai terribili fatti di cronaca delle ultime settimane, c’è oggi più che mai bisogno di parole e non di silenzi - commenta Mario Agnelli, sindaco di Castiglion Fiorentino – Eventi come il Premio Semplicemente Donna che, per il quinto anno consecutivo, torna a Castiglion Fiorentino, rivelano la propria utilità proprio in termini di comunicazione e nella capacità di raccontare storie di successo, ma anche di estremo dolore”.
Una cerimonia intensa che si è aperta nel ricordo di Giulia Cecchettin, la cui morte ha riacceso, proprio in questi giorni, l’attenzione della cronaca italiana sul devastante fenomeno del femminicidio e sulla necessità di un cambio di passo a livello culturale, già tra le giovani generazioni.  Sostenuta anche quest’anno dal presenting sponsor Menchetti 1948, la manifestazione ha infatti dato vita a un’edizione di grande impatto emotivo ed educativo facendo tappa, in due giorni, in ben quindici istituti superiori della provincia aretina.
È stata una grande emozione premiare anche quest’anno grandi donne che sono un esempio positivo per la società – dichiara Corrado Menchetti, titolare del Panificio Menchetti Pietro Srl –  Come realtà aziendale, condividiamo tutti i valori promossi da questa manifestazione, cercando di realizzare ciò che l’intera società civile dovrebbe fare: tutelare, supportare e non discriminare le donne, a tutti i livelli e in qualsiasi contesto”.  
Vere protagoniste della serata sono state le tredici premiate di quest’anno che, dialogando con la giornalista di Sky Monica Peruzzi, hanno aperto il proprio cuore alla platea del “Mario Spina”, raccontando il proprio vissuto prima di ritirare, ciascuna nella propria categoria, il prestigioso riconoscimento. Nel corso della serata, è stato, infatti, approfondito l’impegno sociale e civile di due donne attive nella lotta contro la mafia: Annamaria Frustaci, sostituto procuratore del pool costituito da Nicola Gratteri a Catanzaro, e Tina Montinaro che, con l’associazione Quarto Savona Quindici, porta avanti i valori del marito Antonio, caposcorta del giudice Falcone, rimasto ucciso nella strage di Capaci. L’attivista iraniana Pegah Tashakkori ha ritirato il premio per i “Diritti umani”, mentre l’ex Giudice della Corte Penale Internazionale dell’Aja, Joyce Aluoch, meglio nota come Lady Justice, ha ricevuto il titolo “Donna per la pace”. Il tema degli abusi in ambito sportivo è stato affrontato da Daniela Simonetti, giornalista e presidente di Change The Game, e da Anna Basta, ex ginnasta che ha denunciato le vessazioni subite durante la sua permanenza nella Nazionale italiana delle Farfalle; mentre la categoria “Parità di genere” ha visto trionfare Monica Zanetti, la Lady F40 prima donna del team meccanico di casa Ferrari. E se il premio per il “Giornalismo” ha avuto il volto di Josephine Alessio, e quello per la “Ricerca scientifica” è andato a Delia Goletti, responsabile dell'Unità Semplice Dipartimentale di Ricerca Traslazionale l'Istituto Nazionale per le Malattie Infettive-IRCCS dello Spallanzani a Roma, la categoria “Imprenditoria per il sociale” è stata assegnata a Olga Urbani, manager del gruppo italiano leader nel mondo del tartufo. Il racconto di Paolo Picchio sull’attività della Fondazione Carolina, istituita in ricordo della figlia, ha aperto un focus sul cyberbullismo, mentre la menzione “Donna Coraggio” è stata assegnata a Grazia Biondi, una sopravvissuta che, con l’Associazione Manden, sostiene oggi tante donne vittime di violenza domestica ed economica. Anche quest’anno, è stato, infine, assegnato il Premio Speciale “SOS Villaggi dei Bambini”, ritirato da Glenda Pizzetti, giovane coordinatrice del Programma Mamma e Bambino del Villaggio SOS di Saronno.
A sorpresa, l’XI edizione del Premio Internazionale Semplicemente Donna è stata dedicata alla memoria di Masha Amini, la giovane uccisa a Teheran nel 2022 dalla polizia religiosa dopo essere stata arrestata con l’accusa di aver indossato l’hijab in modo scorretto: una vicenda diventata simbolo del movimento “Donna, vita e libertà” e della rivoluzione contro il regime nazionale.
“Con questa dedica abbiamo voluto mettere un ulteriore sigillo a quello che dovrebbe essere l’impegno della società civile per la costruzione di un futuro orientato alla non violenza – spiegano Angelo Morelli e Chiara Fatai, ideatori e organizzatori del premio – Ricordando Masha Amini e quanto le è successo, vogliamo ricordare tutte le donne che, a diverse latitudini del pianeta, soffrono in silenzio, ma che, non per questo, smettono di lottare per far librare alta la propria voce scuotendo l’opinione pubblica internazionale. Un esempio che, seppur con percorsi di vita molto diversi tra loro, le premiate di quest’anno hanno saputo tramandarci, dimostrandoci come qualsiasi forma di violenza e discriminazione sia, prima di tutto, una negazione dei diritti umani”.
 
Di seguito l’elenco completo delle categorie e dei premiati dell’edizione 2023:
Pegah Tashakkori – categoria “Diritti umani”
Hon. Joyce Aluoch – categoria “Donna per la pace”
Grazia Biondi – categoria “Donna coraggio”
Anna Basta – categoria “Donna e sport”
Annamaria Frustaci – categoria “Impegno sociale e civile”
Tina Montinaro – categoria “Impegno sociale e civile”
Delia Goletti – categoria “Ricerca scientifica”
Olga Urbani – categoria “Imprenditoria per il sociale”
Monica Zanetti – categoria “Parità di genere”
Paolo Picchio  – categoria “Uomo per i diritti umani”
Daniela Simonetti – categoria “Informazione”
Josephine Alessio – categoria “Informazione”
Glenda Pizzetti – Premio speciale “SOS Villaggi dei Bambini”
 

Presentato a Palazzo Aeronautica il Calendario AM 2024. Generale Goretti: “Abbiamo tagliato il traguardo dei 100 anni con l'Aeronautica Militare all’avanguardia tecnologica. In questo anno del “100+1” ci aspettano le sfide del presente e del futuro”

E’ stato presentato oggi, a Palazzo Aeronautica, a Roma, alla presenza del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Luca Goretti, il Calendario AM 2024. “100+1” il nome scelto per questo nuovo progetto editoriale per rivivere insieme il percorso condiviso con gli italiani nel 2023, anno che la Forza Armata ha dedicato alle celebrazioni del Centenario della sua costituzione.

Nell’anno che sta per volgere al termine infatti, l’Aeronautica ha dato il via a un “viaggio” ricco di appuntamenti, or­ganizzati in tutta Italia, per raccontarsi ripercorrendo il passato e mostrando ai cittadini la Forza Armata di oggi e gli obiettivi per il futuro. Nasce da qui la volontà di raccontare, attraverso le immagini scelte per “100+1 Calendario AM 2024”, i momenti più salienti di un cammino puntellato di eventi che ha portato l’Arma Azzurra nelle piazze, sulle spiagge e nei luoghi più rappresentativi del nostro Paese.

“L’immagine di copertina di questo calendario – ha detto il Capo di Stato Maggiore riferendosi alla foto che ritrae le Frecce Tricolori in sorvolo sulla città di Roma – rappresenta fisicamente quello che è l’Aeronautica Militare: una Forza Armata compatta che gioca in squadra, un orgoglio nazionale frutto di passione e sacrificio di tutto il personale.  Cento anni sono trascorsi come un battito d’ali, in questo anno del “100+1” ci aspettano le sfide del presente e del futuro, con una Forza Armata che ha messo, mette e metterà sempre a disposizione di tutti coloro che aspirano a operare nella terza dimensione le proprie naturali e indiscusse competenze nel settore aerospaziale”.

“Il 2023 resterà come una pietra miliare nella storia dell’Aeronautica Militare”, ha aggiunto il Generale Goretti. “Abbiamo celebrato questo primo Centenario con entusiasmo, fierezza e orgoglio, condividendo il nostro percorso con gli italiani e, al tempo stesso, con tutta la Difesa e con i più importanti settori della società civile, della ricerca scientifica e accademica, della cultura, dell’industria aerospaziale e dell’infor­mazione. Abbiamo tagliato il traguardo dei 100 anni con l'Aeronautica Militare all’avanguardia tecnologica, dotata di professionalità altamente specializzate che, con lo stesso spirito precursore dei primi anni, si proietta verso il futuro per continuare ad essere rilevante in un contesto geopolitico particolarmente sfidante. Ora guardiamo al futuro. Nel prossimo anno saremo impegnati all’estero su diversi fronti: ad esempio, saremo negli Stati Uniti e in Canada per rappresentare, attraverso la Pattuglia Acrobatica Nazionale, l’Italia nel mondo ed in quella occasione, i velivoli delle Frecce Tricolori si esibiranno anche a Los Angeles, per l’arrivo della Nave Vespucci, attualmente impegnata nel giro del mondo, a dimostrazione che la Difesa è compatta e unita anche al di fuori dei confini nazionali”. A seguire il Generale ha ricordato l’appuntamento, a gennaio prossimo, con il volo sulla Stazione spaziale internazionale del Colonnello Walter Villadei, impegnato con la missione Ax-3 di Axiom Space “perché – ha concluso - abbiamo iniziato con “Ali di Carta” ma finiamo nello spazio, in quanto è là che dobbiamo e vogliamo essere. Dobbiamo formare i giovani di domani affinché siano al passo con la tecnologia, perché i mezzi si possono costruire e modellare ma la testa deve poter volare alla stessa identica maniera della tecnologia, questa è la sfida del domani”.

Nel Calendario AM 2024 ritroviamo un viaggio ideale che rivive nel racconto delle iniziative più importanti che hanno scandito la celebrazione dei primi 100 anni di storia dell’Aeronautica Militare e che hanno contribuito ad avvicinare ancora di più alla Forza Armata i cittadini per i quali opera quotidianamente, 365 giorni l’anno.  Dalla mostra “Ali di carta” dedicata alle più incredibili invenzioni dello scorso secolo, il cinema e il volo; al Simposio storico nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, a Firenze, dalla cerimonia militare nella terrazza del Pincio, il 28 marzo, suggellata da un sorvolo aereo di tutti i velivoli della Forza Armata sulla città di Roma, all’AeroSpace Power Conference alla Nuvola di Fuksas, evento dedicato alle nuove tecnologie e agli sviluppi futuri in campo aerospaziale; dalla manifestazione aerea di Pratica di Mare, un air show che attraverso le esibizioni di velivoli storici ancora funzionanti e aerei di ultima generazione, insieme alla contestuale mostra storica “Campo 100”, ha consentito di vivere un’esperienza immersiva con l’Aeronautica Militare, toccando con mano le capacità dell’AM al servizio della collettività; all’inaugurazione del Museo Storico AM di Vigna di Valle, rinnovato nell’esposizione e nella concezione, in grado di attrarre con più incisività le giovani generazioni grazie all’impiego di tecnologie all’avanguardia; dal Simposio Tecnico Scientifico in Accademia Aeronautica a Pozzuoli, dove autorevoli esperti si sono riuniti per discutere la tematica dello sviluppo della capacità ipersonica, alla stagione acrobatica delle Frecce Tricolori, che hanno sorvolato, da maggio a novembre, ogni regione italiana nell’ambito dell’iniziativa denominata “AM abbraccia l’Italia”.

Come ogni anno, la collaborazione tra Aeronautica Militare e Giunti Editore renderà possibile la distribuzione del Calendario 2024 attraverso la capillare rete di librerie, con oltre 250 punti vendita GIUNTI AL PUNTO, rendendolo disponibile in tutta Italia agli appassionati e al più vasto pubblico. Il progetto editoriale è stato promosso da Difesa Servizi che, già da tempo, ha inaugurato un nuovo percorso di valorizzazione dei calendari delle Forze Armate per la diffusione della cultura della Difesa attraverso la distribuzione e la commercializzazione nelle librerie Giunti.

Fonte Aeronautica Militare / Stato Maggiore – V Reparto

 

 

 

Petros Kapsaskis  è il fondatore dell’Istituto Ellenico per la Diplomazia Culturale, costituito il 25 marzo 2017; una Fondazione che vede coinvolti giovani di notevole levatura intellettuale e di buona volontà, nel progetto condiviso di valorizzazione e diffusione della Cultura ellenica nel mondo.

L’Istituto della diplomazia Culturale ha lo scopo di promuovere all’estero l’immagine della Grecia e la sua cultura, classica ma anche e soprattutto contemporanea, mediante l’organizzazione, la gestione e la promozione di attività culturali, artistiche o ricreative di particolare interesse sociale.  l’Istituto Ellenico della diplomazia Cultura aspira a diventare il punto di riferimento per la promozione della cultura ellenica su tutto il territorio italiano ed all’estero, facendo rete con le istituzioni pubbliche e private che condividono i medesimi valori

Ora la diplomazia culturale oltre ad Ancona e in Calabria arriva a Roma e apre il suo Ufficio. Presidente della diplomazia culturale di Roma è Kostantina Pilafa che ci ha concesso un'intervista in esclusiva per il corriere del Sud :

1) Chi e Kostantina Pilafa, e come sei finita in Italia ? Per studio o per lavoro ?

Sono nata e cresciuta ad Atene, e da parte di mio padre ho radici in Asia Minore, che faccio del mio meglio per mantenere. Ho fatto gli ultimi due anni di liceo a Heraklion (Creta) e poi sono tornata ad Atene per studiare Educazione Pre-scolare, e mi sono specializzata in Bisogni Educativi Speciali con un focus sull’Ippoterapia. Mentre studiavo, allo stesso tempo lavoravo come maestra. E’ in quel periodo che ho capito che c’è qualcosa che non va con il sistema educativo in Grecia, e che il problema nasce da un vuoto culturale, perché anche l’educazione e l’istruzione fanno parte della cultura. Ho deciso quindi di tornare a studiare per trovare delle risposte a questi problemi, e ho preso un’altra laurea, in Civilizzazione Europea. Mi sono poi trasferita in Italia per studiare Diplomazia Pubblica e Culturale all’Università di Siena e ho avuto la fortuna di avere il Professor Richard Higgott e il Professor Pierangelo Isernia come relatori della mia tesi, che mi hanno incoraggiato a svolgere una ricerca originale invece di una compilazione. Sono in Italia dal 2020, ma i legami con questo Paese sono molto più vecchi. Mia mamma ha studiato Farmacia all’Università di Siena, e alcuni dei suoi migliori amici erano italiani. Quindi ho sempre sentito grande vicinanza con la cultura italiana.

2) Come avete deciso con Petros di aprire a Roma un centro per la diplomazia culturale ? E come sei stata scelta di essere il Presidente

Ho finito la mia Laurea Magistrale a dicembre 2022, ma purtroppo subito dopo sono dovuta rientrare in Grecia a causa della perdita dei miei genitori. Dopo alcuni mesi sono tornata in Italia e ho visto l’annuncio per un tirocinio presso l’Istituto Ellenico della Diplomazia Culturale. Ho fatto il colloquio proprio con Petros; siamo rimasti a telefono per circa due ore, tanto che da un certo punto in poi mi sono scordata la natura della conversazione! Abbiamo parlato di tutto, dalla filosofia alla politica globale, e alla fine Petros mi ha proposto di aprire la sede di Roma dell’Istituto. Petros ha un forte legame con la città di Roma e stava proprio cercando una persona adatta per aprire questa sede. Per me è stata una grande sorpresa, ma Petros mi ha mostrato fiducia e io, dopo averci pensato, sono stata entusiasta di accettare.


3) esiste ad Ancona un altro centro avete collaborazione o ogni centro è autonomo ?


In Italia ci sono altre due sedi, una ad Ancona e una in Calabria. Quella di Ancona, che è sotto la presidenza di Haris Koudounas, è stata la prima ad essere aperta fuori dalla Grecia. Ogni sede è autonoma ma collabora con le altre per scambiare idee e organizzare eventi, non solo in ambito italiano, ma anche internazionale. Abbiamo tutti esperienze e background diversi, e questo ci permette di trarre ispirazione gli uni dagli altri. E’ davvero una grande fortuna, e il grande vantaggio dell’interdisciplinarietà.

4 ) quali sono i tuoi programmi avendo presentato il centro da poco dove sono stato presente , e quali sono le strategie e le iniziative per fare funzionare questo centro ?


Per poter rispondere a queste domande, vorrei innanzitutto spiegare che cos'è la Diplomazia Culturale, perché non tutti sono familiari con la distinzione tra Diplomazia tradizionale e Diplomazia Culturale. La Diplomazia Culturale non è un concetto nuovo, infatti la proiezione della cultura nazionale all'estero, o "esportazione della cultura nazionale", come la chiama il Prof. G. Paschalidis, fa parte delle politiche estere delle potenze europee dal 1870 circa. Nella prima metà del XX secolo, tutte le potenze europee hanno iniziato a utilizzare la cultura nazionale come strumento di proiezione esterna; la Diplomazia Culturale è diventata una questione di interesse nazionale e si è gradualmente istituzionalizzata. Solo nell'ultimo decennio le cose sono cambiate: la Diplomazia Culturale non è più uno strumento per "conquistare cuori e menti" a fini strategici, ma è andata oltre. La Diplomazia Culturale contemporanea può essere vista più come una cooperazione a lungo termine e come una condivisione di valori e fiducia che va al di là delle agende governative. Di conseguenza, attraverso il dialogo e la comprensione reciproca, riusciamo a costruire basi più profonde con altre culture.

Quindi, per rispondere alla sua domanda, il nostro piano è quello di costruire ponti trovando o evidenziando elementi condivisi tra Grecia e Italia e, soprattutto, di creare una rete di partner creativi a lungo termine in ogni campo. Per la nostra inaugurazione abbiamo scelto di organizzare una conferenza, alla quale ci avete onorato con la vostra presenza. Il titolo di questa conferenza era "Under the Same Sky" (“Sotto lo stesso cielo”), infatti il cielo è sempre stato un simbolo di speranza e di desiderio. Ogni volta che abbiamo bisogno di riprendere fiato o di riposare gli occhi, abbiamo la tendenza a guardare le stelle. Per noi questo significa che, nonostante i nostri confini geografici, siamo sempre interconnessi, e guardiamo in alto cercando di trovare i nostri pezzi mancanti.

Per quanto riguarda i progetti futuri, vorrei condividerne uno in particolare. Nel 2024 ricorre il 200° anniversario della morte del grande poeta romantico Lord Byron, che ha dato la vita per l'indipendenza della Grecia. Pertanto, vorremmo organizzare un evento il prossimo marzo, per onorare questo straordinario filelleno che morì a Messologhi.

5) Sei autonoma o avrai collaborazione con Atene ?


Siamo connessi con Atene, ma con un alto grado di autonomia. Petros è comunque molto presente e disponibile. Sicuramente ci saranno occasioni di collaborare e organizzare eventi congiunti.

 

BREVI NOTE BIOGRAFICHE DEL FONDATORE  PETROS KAPSASKIS

Peter (Petros) Denis Kapsaskis è nato ad Atene, ma la sua famiglia proviene da Zante (isola ionica della Grecia), dove si stabilì intorno al 1534. Ha vissuto sette anni a Roma, dove ha compiuto gli studi medi e superiori; ha frequentato la “Panteion University of Athens” dove si è laureato in Scienze Politiche e Storia. Successivamente ha lavorato presso il Ministero degli Affari Esteri e l’Accademia Diplomatica di Atene, (nel settore del diritto del mare). In seguito, dopo aver completato il servizio militare, si è trasferito a Londra, dove ha lavorato come stage all'Ambasciata Greca a Londra ed ha completato con successo i suoi studi post-laurea in Sicurezza e Geopolitica al “Royal Holloway University of London”. Ora sta proseguendo i suoi studi con il dottorato sulla Diplomazia culturale e la Politica estera. Nel 2017 ha fondato l’Istituto Ellenico della Diplomazia Culturale.



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