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Scuola, per 7 famiglie su 10 è allarme caro libri

Ritorno dalle ferie con sorpresa per le famiglie italiane: quest’anno la spesa per l’acquisto del materiale scolastico per i propri figli aumentera’. Per piu’ di 7 famiglie su 10 (73%) e’ scattato l’allarme caro libri. Nuove edizioni di libri da acquistare, figli che esigono nuovi zaini e astucci, norme e tetti di spesa non aggiornati da parte del ministero dell’Istruzione. All’interno della spesa scolastica, il costo dei libri di scuola preoccupa una famiglia su 3 (32%), di meno rispetto a cancelleria e corredo scolastico (39%). Segnalazioni di rincari giungono da diverse associazioni di consumatori secondo cui la spesa di una famiglia quest’anno passera’ da 506,50 euro per ragazzo dello scorso anno ai 514,00 euro di quest’anno, con un incremento dell’1,5%. Per i libri si spenderanno invece in media 531,70 euro per ogni ragazzo, con una crescita dello 0,4% rispetto allo scorso anno. Spese che, in un’unica soluzione, incidono sui bilanci delle famiglie, soprattutto in un momento di crisi come quello attuale. Per evitare la stangata, esperti ed addetti ai lavori spiegano come ammortizzare le spese: acquistare libri usati (51%), rivolgersi alla GDO (43%), acquistare i testi da librerie online (41%) e vigilare sul rispetto delle norme da parte degli istituti scolastici (25%) sono le soluzioni piu’ consigliate dagli esperti.

E’ quanto emerge da un’indagine promossa da Libreriamo (www.libreriamo.it), la piazza digitale dedicata ai libri ed alla cultura fondata dal sociologo Saro Trovato, condotto attraverso una serie di interviste a circa 500 famiglie italiane mediante metodologia WOA (Web Opinion Analysis) e a oltre 100 esperti-addetti ai lavori tra amministratori, insegnanti, editori e librai per analizzare a cosa e’ dovuto il caro libri e fornire possibili soluzioni per diminuire le spese.

Per piu’ di 7 famiglie su 10 (73%) il caro libri rappresenta una vera e propria stangata. Con chi prendersela? La maggioranza da’ la colpa ai professori (37%) accusati di pretendere l’acquisto di troppi libri che spesso non vengono completamente consultati nel corso dell’anno scolastico. Secondo altri (32%) e’ colpa del Ministero dell’Istruzione, incapace di attuare politiche che consentano un abbassamento delle spese scolastiche. Il 21% delle famiglie ritiene che i principali responsabili del caro libri siano alcune case editrici specializzate il libri scolatici, che propongono con troppa facilita’ nuove edizioni di certi libri, senza in realta’ apportare cambiamenti significativi.

Gianluigi Dotti, responsabile del centro studi Gilda, facente parte dell'associazione sindacale Gilda degli insegnanti, difende il diritto degli insegnanti a scegliere i libri di testo adatti al percorso formativo, pur sempre nel rispetto delle norme e dei tetti di spesa previsti. “Sono certo che gli insegnanti scelgano il libro di testo valutando in primis la sua efficacia didattica, cioe’ quanto e’ utile a sollecitare e realizzare il processo di apprendimento degli studenti. Infatti il libro di testo deve essere utilizzato dagli studenti per acquisire, consolidare e perfezionare le abilita’ e capacita’ nella disciplina.”

Fermo restando la possibilita’ che i prezzi dei libri possano diminuire sensibilmente, quasi 6 esperti su 10 (59%) ritengono che l’aumento dei prezzi dei libri sia un problema meno preoccupante di quel che sembra. Secondo Alfieri Lorenzon, direttore dell'AIE (Associazione Italiana Editori), il rischio di un elevata spesa per i libri e’ dovuto alla riforma della scuola degli ultimi tempi ed all’introduzione di nuove materie non previste dai tetti di spesa di 5 anni fa. “Dai dati a nostra disposizione risulta che il rispetto della dei tetti di spesa per la scuola media inferiore sia superiore al 90%, mentre per le superiori varia a seconda dell’istituto, ma nelle prime tre classi delle scuole tradizionali va sempre di piu’ rispettato, anche grazie ad una maggiore attenzione da parte dei dirigenti scolastici. Tra materie nuove e sperimentazioni, il tetto di spesa puo’ essere superato da alcuni istituti, con cifre lontane rispetto ai dati allarmanti di cui si parla. Ci sono livelli e livelli, istituti importanti dove sono state aggiunte due materie in piu’: occorre almeno un libro per materia, quindi e’ ovvio che si sfori con il tetto di spesa”.

Come le famiglie friulane possono aggirare il caro libri? Secondo gli esperti, acquistando libri usati all’interno dei mercatini (51%), vigilando sul rispetto delle norme da parte dell’istituto scolastico (25%), prendendo i testi da librerie online (41%) o approfittando degli sconti proposti dalla GDO (43%). Daniele Grassucci, responsabile contenuti di Skuola.net, consiglia “di non accontentarsi di andare alla cartolibreria sotto casa se questa non pratica degli sconti rispetto al prezzo di copertina. Per legge, sul libro cartaceo lo sconto massimo e’ fino al 20%, e non e’ difficile da trovare. Online, ci sono i grandi operatori come Amazon ed Ibs. Per chi si serve della Grande distribuzione (GDO), non e’ difficile trovare delle offerte in cui lo sconto viene erogato attraverso buoni acquisto. Ci sono delle soluzioni tipo quelle della posta che prevedono anche delle rateizzazioni. Esiste sempre il mercato dell’usato, che garantisce dei risparmi fino al 50-60% rispetto al prezzo di copertina. Occorre guardarsi intorno”.

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