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Riformisti: l'indennizzo della Syndial per i parchi naturali

I 56 milioni di euro, che la decima sezione del tribunale civile di Milano, in data 24 febbraio 2012, ha, con sentenza passata in giudicato, riconosciuto quale indennizzo in favore del dicastero dell’Ambiente per il danno ambientale cagionato da Syndial nell’ex sito industriale di Crotone, hanno attirato e catalizzato l’attenzione di più forze politiche che, pertanto, hanno aperto in loco una “vexata quaestio”, alla quale non vogliamo sottrarci, sulla destinazione di tale indennizzo.

Al riguardo, riteniamo che i 56 milioni di euro debbano essere impiegati nella salvaguardia, riqualificazione, valorizzazione e conseguente istituzione a parco delle aree naturalistiche presenti nel territorio (Valle del Neto, Cervara, Marinella) che, per la presenza di fauna e flora protette, sono state riconosciute come zone “SIC” (sito di interesse comunitario).

Queste aree possono rappresentare, per i turisti, un’attrattiva per la peculiarità e per le specificità della fauna e della flora, quest’ultima comprende anche boschi che sono un patrimonio di valore scientifico ed erbe officinali, ma è necessaria prima la riqualificazione, specie in alcune zone dove sorgono discariche abusive, eliminando qualsiasi fattore di inquinamento al fine di garantire la conservazione dell’ecosistema e della biodiversità e salvaguardare i popolamenti ittici e macrobentonici.

I dati ufficiali confermano l’aumento sensibile delle presenze dei visitatori nei parchi naturali e nelle aree protette del Belpaese e la valorizzazione del turismo naturalistico rappresenta una risorsa per le comunità ospitanti in quanto stimola l’occupazione per mezzo della realizzazione di strutture ricettive (agriturismi) e favorisce la riscoperta di antichi mestieri e la realizzazione di eco-musei e di mostre di attrezzi della civiltà contadina nonché la creazione di nuove professionalità (le guide per le escursioni, ecc.).

I parchi naturali e le aree protette sono sempre più mete ambite dai turisti in quanto, nell’immaginario collettivo, la vacanza trascorsa in questi luoghi viene concepita come un momento rilassante e, al tempo stesso, stimolante ed attraente per l’avvistamento di specie animali rare o per la pratica di sport a basso impatto con l’ambiente (canoa, equitazione, ecc.). Il turismo naturalistico si concilia e si integra con la riscoperta di borghi storici e beni architettonici, di itinerari eno-gastronomici, di tradizioni e prodotti artigianali.

Riformisti italiani

Il coordinatore provinciale

Michele Calvo

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