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Berlusconi torna in Parlamento

C'è il No di Sel e della Lega, mentre il M5s andrà alle consultazioni, come ha deciso la rete 'sconfessando' i due leader del Movimento, e a sorpresa ci sarà anche Beppe Grillo. C'è la 'mezza' apertura di Gal. E poi c'è il lungo chiarimento tra Matteo Renzi e Angelino Alfano.

La 'maratona-consultazioni' del premier incaricato inizia che è metà mattina e si concluderà oggi, con Berlusconi e il Pd. Ed è inframmezzata da un primo 'fuori onda': l'incontro tra il premier incaricato e l'esponente della minoranza del Pd, Gianni Cuperlo che chiede anticipazioni sul programma. Per ora, i 'renziani' professano ottimismo: tutto procede come deve. Giovedì ci sarà la stretta sulla squadra di governo e, assicura il braccio destro del premier incaricato, Graziano Delrio, il governo sarà pronto "entro la settimana

Si riparte con Forza Italia guidata da Berlusconi, che torna in Parlamento per la prima volta dopo la sua decadenza. Il Cavaliere è arrivato a Montecitorio, insieme ai capigruppo Brunetta e Romani.
Dopo la cacciata dal Senato Berlusconi è tornato nei palazzi della politica. Prima al Quirinale, guidando la delegazione di Forza Italia per le consultazioni con il Capo dello Stato
Oggi a Montecitorio, per un faccia a faccia con il presidente del Consiglio incaricato, Matteo Renzi. Come si può facilmente intuire il Cavaliere è tornato al centro della politica italiana, nonostante gli sforzi, di alcuni, di sbatterlo fuori con ignominia. Non siede più in parlamento ma guida il proprio partito, partecipa alle riunioni con i vertici istituzionali e - vedi accordo sulla riforma elettorale - svolge un ruolo di primo piano nel tentativo di sbloccare lo stallo in cui si trova il nostro Paese.

Con l’arrivo di Renzi a Montecitorio è iniziata, con circa mezz’ora di ritardo, laseconda e ultima giornata di consultazioni a Montecitorio per il premier incaricato. Il primo appuntamento per il segretario del Pd è con Berlusconi, arrivato alla Camera cinque minuti prima del sindaco di Firenze. Con il leader di Forza Italia anche i capigruppo Renato Brunetta e Paolo Romani.

Subito dopo l'incontro con il premier incaricato Berlusconi ha sottolineato che "il Paese ha assolutamente bisogno di diventare un Paese governabile, cosa che oggi non è. Lo posso dire essendo stato presidente del Consiglio per anni. Io credo che sia
assolutamente importante rivedere l'assetto costituzionale per dare al presidente del Consiglio gli stessi poteri che hanno i suoi colleghi in altri Paesi"
. E per garantire la governabilità ha aggiunto: "Credo che sia assolutamente importante rivedere l’assetto costituzionale per dare al presidente del Consiglio gli stessi poteri che hanno i suoi colleghi in altri Paesi". Sempre sul tema riforme Berlusconi ha auspicato "l’elezione diretta del Capo dello Stato".

A seguire il Pd. A sorpresa, alle 13.30 ci sarà anche un incontro con Beppe Grillo e il Movimento 5 Stelle, dopo il sì dei militanti sulla rete. In diretta streaming. Nel pomeriggio intanto Graziano Delrio rappresenterà Renzi al tavolo sul programma con gli altri partiti della futura maggioranza, chiesto da Ncd.

E' in corso l'incontro tra il presidente del Consiglio incaricato, Matteo Renzi, e la delegazione del Pd. Nella Sala del Cavaliere per i Democratici sono entrati i capigruppo di Camera e Senato, Roberto Speranza e Luigi Zanda.

Matteo Renzi inaugura in modo encomiabile l'era della trasparenza, rifiutando la proposta di diretta televisiva dell'incontro per le consultazioni. Avremmo voluto garantire anche ai cittadini che non hanno accesso al web la possibilità di assistere all'incontro fra il MoVimento 5 Stelle e il premier incaricato. Renzi invece nicchia". Lo afferma in una nota il gruppo parlamentare M5S. Ma il Pd conferma che l'incontro Renzi-Grillo sara' in streaming. Blog Grillo lancia streaming ,'sfiduciamo Renzie'
Berlusconi a Renzi: All'opposizione ma disponibili riforme, Italia deve diventare Paese governabile. Sulle riforme e su lavoro, fisco, giustizia abbiamo dato al presidente incaricato la nostra assoluta disponibilità a lavorare insieme dice Silvio Berlusconi al termine delle consultazioni con Renzi. Sulla gestione normale "siamo opposizione: se i provvedimenti saranno favorevoli ai cittadini, bene, altrimenti diremo no". Cav chiede modifica Consulta, ormai e' organo della sinistra. E rilancia elezione diretta del Capo dello Stato

Il premier incaricato, arrivando a Montecitorio, torna sulla querelle per la sicurezza: "La scorta? Ci vuole non per me ma per i giornalisti!", dice commentando con i commessi mentre sale in ascensore la ressa di cameraman e giornalisti dalla quale per difendersi si "libera" dando qualche spintone.

Me lo avete chiesto voi. Sto andando a Roma ad incontrare Renzie. Vinciamo noi". Beppe Grillo conferma via Twitter il suo arrivo a Roma per le consultazioni e allega al post una foto che lo ritrae alla guida dell'auto
Staremo bene all'opposizione'', perché da Matteo Renzi alla Lega sono arrivate ''risposte negative a un impegno forte sul nord'', ha detto il presidente della Lombardia Roberto Maroni

Perché starci? E consentire ad Alfano, che ha già ricevuto l'estrema unzione, di non passare nel mondo di quelli che hanno tradito Berlusconi? C'è un patto che è quello Berlusconi-Renzi per la legge elettorale che faccia sparire i ricatti, e la riforma elettorale è già in ritardo». Lo afferma Giancarlo Galan, deputato di Fi.

''Le riforme da fare sono enormi: la Golden share di questo Governo è in mano al Partito Democratico ma per la medesima ragione, qualora non ci si renda conto che queste sono riforme ineludibili, noi siamo sicuramente disponibili ad andare al voto subito e non abbiamo nessun timore a farlo, tant'è che non abbiamo avuto timore neppure a mandare a casa il Governo Letta''.

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