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Sabato, 01 Giugno 2024

La processione del Sacro Cuore in ospedale

 

 

“Forse avremmo solo bisogno di condividere un po’ di più la sofferenza di Cristo, di andare più spesso a trovare chi soffre e di stare fianco a fianco a chi lotta contro la malattia”. Lo ha detto il direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale della salute, don Giorgio Occhipinti, celebrando, ieri pomeriggio, la festa del Sacro Cuore di Gesù rivolta a tutti i malati. Particolarmente toccante il momento della processione che don Occhipinti ha tenuto all’ospedale Civile con i volontari dell’Avo e la presenza di alcuni medici. Una processione per le varie stanze del nosocomio che è servita a benedire tutti coloro che soffrono. Don Occhipinti ha avuto accesso anche nelle stanze della Rianimazione per portare sollievo spirituale a coloro che si trovano in condizioni disperate. Altri attimi di vera commozione. “Come ogni anno – dice don Occhipinti, che è anche cappellano dell’ospedale Civile – continuiamo questa celebrazione nella certezza che l’amore di Dio saprà farci portare la nostra croce e ringraziamo per questa occasione che ci dà di pregare insieme, di nutrirci del corpo di Cristo, di vivere un piccolo momento di serenità e di gioia. La festa del Sacro Cuore di Gesù si caratterizza per un messaggio particolare. Quando Cristo dice: venite a me e troverete ristoro per le vostre anime. Solo nel Signore, in effetti, troviamo ristoro e pace. Chiediamo che ci possa essere donato il conforto di amici sinceri che ci facciano sentire amati e che anche noi possiamo amare”. Il messaggio lanciato ai sofferenti, alle famiglie che condividono la presenza di un malato grave, a tutti coloro che per un motivo o per un altro si trovano alle prese con situazioni davvero spiacevoli sul fronte della salute, è stato l’elemento caratterizzante della celebrazione. “Ancora una volta è stato scelto di tenere queste iniziative con grande sobrietà – afferma don Occhipinti – ma non dobbiamo dimenticare la portata del conforto spirituale che vogliamo riservare a quanti sono malati. E’ questo il nostro primo obiettivo, è questa la missione che l’Ufficio diocesano per la Pastorale della salute intende concretizzare”.

Don Giorgio Occhipinti in Rianimazione

massimo giudice intervento aeroporto comiso

 

La Confesercenti Provinciale di Ragusa, associazione di categoria a difesa delle piccole imprese, è intervenuta oggi, tramite il suo direttore provinciale Massimo Giudice, al convegno organizzato dalla Regione Sicilia questa mattina all'aeroporto di Comiso. Si comincia dall'ottima firma con la compagnia irlandese Rynair. Condividendo le dichiarazioni del Governatore Crocetta, sia in termini economici che morali, noi di Confesercenti auspichiamo un forte lancio per il territorio che oggi più che mai vive una fase di forte crisi sia economica che strutturale, facendo nostre le proposte di Crocetta. Ad iniziare proprio dal nome. A nostro avviso l’aeroporto deve essere chiamato “aeroporto della Provincia di Ragusa - Pio La Torre", il primo che ha creduto nella riconversione dell’aeroporto da base portatrice di guerra a pista portatrice di sviluppo, di valore aggiunto per il territorio, di turismo, di occupazione, di crescita culturale e sociale. Se 30 anni fa La Torre non si fosse intestato questa posizione oggi probabilmente a Comiso ci sarebbe ancora la base Nato. Adesso si deve cambiare marcia, bisogna abbattere tutti gli steccati. L'’aeroporto deve portare un valore aggiunto a tutta la provincia e tutta la provincia deve avere un ruolo nello sviluppo, iniziando dai Comuni per arrivare a coinvolgere tutte le aziende.

L'incontro con l'assessore regionale Bonafede

 

Il consigliere di presidenza di Confcooperative Ragusa, Marilena Meli, e il consigliere provinciale Francesco Cannizzo hanno partecipato, a Palermo, all’incontro tra l’assessore regionale alla Famiglia e alle Politiche sociali, Ester Bonafede, e i dirigenti, soci e addetti delle cooperative socio-sanitarie e assistenziali aderenti. “L’incontro – spiega il presidente provinciale Confcooperative Ragusa, Gianni Gulino – aveva un obiettivo specifico, quello di ascoltare dalla viva voce dell’esponente del Governo regionale quali gli orientamenti futuri. E, in particolare, l’assessore ha illustrato che intende realizzare un sistema integrato ed efficace di servizi alla persona e alla famiglia, incidendo sul livello di benessere dei cittadini e sulla qualità dei servizi resi”. Il presidente di Confcooperative Sicilia, Gaetano Mancini, ha illustrato i numeri che caratterizzano la realtà delle coop a livello regionale. Si tratta di 550 cooperative che danno lavoro a 10.305 persone, fatturano oltre 170 milioni di euro e assicurano assistenza a migliaia di persone in condizione di disagio: immigrati, minori abusati, donne vittime di violenza, disagiati psichici, alcolisti, ex detenuti. E’ stato sottolineato come il sistema sia ormai da anni in gravissima crisi. E le criticità stanno quasi tutte nel rapporto con le Amministrazioni pubbliche. Bandi di gara fantasiosi e spesso al limite della illegalità; mancati trasferimenti dei Comuni dei fondi destinati dalla Regione alle cooperative sociali; mancato adeguamento delle rette; Comuni che conservano le fatture nei cassetti o addirittura scrivono alle cooperative invitandole a non inviare fatture. “Una situazione molto pesante – aggiunge Gulino – e per questo motivo abbiamo rinnovato le nostre richieste: interventi per favorire l’accesso al credito, anche attraverso il potenziamento dell’Ircac; l’istituzione di un albo regionale delle cooperative di tipo “b”; l’aggiornamento della Legge regionale 22 del 1986; l’aggiornamento delle rette per i ricoveri, ormai da anni incongrue”. L’assessore ha preso buona nota, annunciando in tempi brevissimi un nuovo incontro alla Presidenza, alla presenza degli assessori alle Attività produttive e alla Sanità. L'impegno è quello di impostare una riforma del sistema delle politiche  sociali nella direzione dell'integrazione socio sanitaria, con adeguati strumenti finanziari e con interventi strutturali.

 

 

 

 

 

moica assemblea intervento presidente Leonzi 2

 

Ribadire sempre maggiormente l'importanza del ruolo delle casalinghe nella società e proseguire su questa strada con impegno e fermezza. E' questo il messaggio che hanno lanciato le oltre 100 donne di tutta Italia riunite nel 31esimo congresso nazionale del Moica, il Movimento Italiano Casalinghe, che si è concluso stamattina a Ragusa. Durante la tre giorni dei lavori del convegno, ospitati presso l'hotel Mediterraneo Palace, l'associazione nata più di 30 anni fa ha affrontato una serie di temi inerenti al mondo della casalinga, tirando le somme del lavoro svolto fin qui e lanciando nuove iniziative per il futuro. La presidente nazionale Tina Leonzi ha voluto innanzitutto ricordare il 2012, l'anno del trentennale: una data che ha raccolto tanta attenzione nei media e che riassume impegno, sfide, successi, ma anche preoccupazioni, ansie, frustrazioni, che però non hanno intaccato l'obiettivo di vedere confermata l'importanza del lavoro familiare. Il cui riconoscimento culturale è ormai una consapevolezza diffusa fino ai massimi vertici dello Stato, dato che il Moica è invitato ogni anno per la “Festa del lavoro” al Quirinale alla presenza del Presidente della Repubblica. Tuttavia la situazione normativa attuale inerente alle tematiche care all'associazione sembra essere in una fase di stallo. Infatti nell'anno appena concluso nulla si è mosso nella prospettiva delle modifiche normative delle leggi 565/96 (programma previdenziale) e 493/99 (prevenzione e copertura in caso di infortunio domestico), e sembra assai difficile ottenere un miglioramento delle prestazioni delle due normative. L'augurio è che questo serva da stimolo per incentivare le iniziative del movimento, con l'avvio di nuovi gruppi e una rivitalizzazione di quelli esistenti. Durante i lavori del congresso si sono discusse anche importanti modifiche statutarie, attraverso l'inserimento di due nuove figure: la segretaria generale, che sarà di grande appoggio alla presidente nazionale con compiti di rappresentanza e di condivisa responsabilità di gestione, e la coordinatrice della rete regionale, che sarà il punto di riferimento per le varie presidenti regionali del Moica. Tali modifiche statutarie saranno utile strumento all’attuale direttivo che sostiene in maniera viva e partecipe la vita del movimento. Il direttivo è composto da Camilla Occhionorelli, Concetta Fusco, Anna Maria Palchetti, Cina Foglia, Elisa Cingolani, Maria Laura Pezzato, Maria Assunta Becca, Silvana Interino, Rita Petrini, Alba Dell'Acqua e Giovannella Spina Barbagallo, responsabile del Moica Sicilia e presidente del gruppo di Ragusa, a cui si deve l'organizzazione di questa 31esima assemblea in Sicilia. La presidente nazionale ha anche voluto ricordare i temi sociali che caratterizzeranno le iniziative di quest'anno: “Ti racconto il mio Paese ...” con l'invito a donne di altri Paesi e di altre culture come relatrici, e la sicurezza, in casa e per la strada, o mentre si svolge un lavoro, come quello della casa, spesso faticoso e pericoloso. Tanti i programmi dell'associazione per l'immediato futuro: eventi a Prato e a Napoli sulla medicina naturale in ottobre e novembre, un “Long week end” a Riolo Terme dal 2 al 6 ottobre e l'assemblea per il 30° della Fefaf a Roma a ottobre, durante la quale realizzare un progetto ambizioso, l'udienza papale. E poi l'organizzazione della 32esima assemblea nazionale, nel 2014, la cui sede potrebbe essere Cascia. A conclusione dei lavori, tanti i ringraziamenti espressi per tutti coloro che si sono impegnati per il successo dell'assemblea: "Un grazie speciale a Giovannella Spina Barbagallo che ha curato l’organizzazione locale di questa 31assemblea nazionale, che ci ha accolte con quella carica vitale e “contagiosa” che le conosciamo - ha detto Tina Leonzi - Tutte insieme costituiamo una grande forza, una testimonianza vitale di impegno, di amicizia, di solidarietà premiandoci per la serietà, il disinteresse, la coerenza, la trasparenza del nostro agire personale e associativo. Sappiamo che, così strutturato, il Moica può guardare con serenità al futuro e continuare il cammino per il bene di tante donne, delle nostre famiglie, del nostro paese che ha tanto bisogno di ripresa sul piano istituzionale ed economico. Noi facciamo ogni giorno la nostra parte. L'abbiamo assicurata nel passato, tutte insieme la faremo anche in futuro". Conclusa l’assemblea, per le casalinghe del Moica sarà adesso il momento di conoscere da vicino la Sicilia con escursioni e visite guidate che si svolgeranno domani e domenica prima del saluto finale e del ritorno a casa, nuovamente accanto alle proprie famiglie.

ll parroco Roberto Asta e il vicario Giuseppe Russelli

 

Entra nel vivo, nel corso del fine settimana, la festa del Preziosissimo sangue di Gesù Cristo, in fase di svolgimento nella parrocchia di via Ettore Fieramosca a Ragusa. Una parrocchia che comprende nel proprio territorio centinaia di abitazioni a cui corrispondo migliaia di residenti. “E a loro ci rivolgiamo – afferma il parroco, don Roberto Asta, assieme al vicario, don Giuseppe Russelli – affinché sentano il bisogno di condividere con gli altri componenti della comunità questo momento di festa che non è solo una occasione per stare assieme ma anche un motivo per vivere l’aggregazione nel segno della comunione. La nostra parrocchia promuove incontri per giovani, meno giovani e adulti perché siamo convinti che un momento di riflessione sia necessario a tutte le età. Una riflessione condivisa che può diventare un momento di crescita per ciascuno di noi, soprattutto quando tutto ciò avviene sotto lo sguardo vigile di Gesù Cristo”. La giornata di domani, venerdì 7 giugno, sarà caratterizzata dall’esposizione eucaristica a partire dalle 9,30 e fino alle 17. Alle 18, poi, ci sarà la santa messa presieduta dal sacerdote Giuseppe Raimondi. Alle 19,30 prenderà il via la pesca di beneficenza mentre alle 20 spazio alla sagra dell’arancina. In serata, un momento di intrattenimento. Alle 21, infatti, la compagnia teatrale “I preziosissimi” di Ragusa presenterà la piece dal titolo “La buon’anima di mia suocera”, commedia brillante in due atti di Giambattista Spampinato. Il programma della festa, sostenuta dall’Ecipa di Ragusa, l’ente di formazione della Cna, proseguirà sabato 8 giugno con il “Luna park” a partire dalle 16, vale a dire i giochi in piazza per bambini dai 6 ai 12 anni organizzati dai giovanissimi dell’Oratorio. Alle 18, la santa messa sarà presieduta dal sacerdote Salvatore Bertino. Alle 19 la pesca di beneficenza e un’ora dopo la sagra della salsiccia. Quindi, a partire dalle 21, di scena la musica con la partecipazione del “Trio Diamante”. “Come è possibile notare – afferma ancora don Asta – si tratta di momenti molto semplici in cui viene prediletto lo stare assieme. Credo che questo sia l’elemento distintivo di ogni comunità. E la nostra è molto coesa tanto che negli anni questi appuntamenti hanno richiamato un numero sempre crescente di persone. Sono certo che sarà così anche quest’anno”.

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