Login to your account

Username *
Password *
Remember Me

Create an account

Fields marked with an asterisk (*) are required.
Name *
Username *
Password *
Verify password *
Email *
Verify email *
Captcha *
Reload Captcha
Venerdì, 17 Maggio 2024

Al Salone del libro Loren…

Mag 15, 2024 Hits:276 Crotone

L'Istituto Ciliberto-Luci…

Mag 14, 2024 Hits:134 Crotone

Le opere di Bach: gli eff…

Mag 02, 2024 Hits:428 Crotone

In città l'ultima tappa d…

Apr 30, 2024 Hits:462 Crotone

Convegno Nazionale per la…

Apr 23, 2024 Hits:678 Crotone

L'Associazione "Pass…

Apr 05, 2024 Hits:1087 Crotone

Ritorna Calabria Movie Fi…

Apr 03, 2024 Hits:1081 Crotone

La serie evento internazi…

Mar 27, 2024 Hits:1453 Crotone

Un furto legalizzato di duemila miliardi

La situazione di gravissima crisi in cui versa il settore immobiliare è talmente conclamata che non necessita neppure di essere illustrata. Da tre anni a questa parte, sugli immobili si è abbattuta un’offensiva fiscale senza precedenti, che ha portato i proprietari a versare nel solo 2014 quasi 28 miliardi di imposte rispetto ai 9 del 2011, e l’Italia ad avere una imposizione sul settore quasi doppia rispetto a quella media dei Paesi Ocse (2,2% contro 1,2%). Un carico tributario talmente elevato e dirompente che avrebbe messo in ginocchio qualsiasi comparto dell’economia. E che, puntualmente, ha provocato la conseguenza che è sotto gli occhi di tutti: abbattimento del valore degli immobili di duemila miliardi, un vero e proprio “furto legalizzato”; riduzione dei consumi dovuta alla consapevolezza, nei proprietari, del depauperamento del proprio investimento, con perdita delle garanzie per il futuro che la proprietà di un immobile dava. Effetti – già gravissimi – ai quali se ne stanno aggiungendo due ulteriori, ancora più inquietanti, negli ultimi mesi: la distruzione delle case da parte degli stessi proprietari, per renderle non assoggettabili a tassazione, e la rinuncia ai propri beni a favore dello Stato in base alla normativa del codice civile.

In questo quadro, il fatto che il disegno di legge di stabilità non contenga alcuna misura per l’immobiliare e consolidi così una politica di tassazione del risparmio e dell’investimento in edilizia, non può che lasciare sconcertati. Specie se si pensa che un messaggio di fiducia come quello della richiesta (della Confedilizia, come sempre sola) di riduzione delle rendite catastali – aumentate del 5% dal Governo Prodi, del 60% dal Governo Monti e confermate in tali termini dai Governi successivi – sarebbe costato non più di 7-800 milioni di euro, e che fondi immobiliari e società di investimento immobiliare quotate (Siiq, due in tutta Italia, fra cui una delle cooperative) e non quotate (Siinq) godono ogni anno di oltre 500 milioni di euro di sgravi fiscali e hanno appena ottenuto ulteriori 30 milioni di euro di agevolazioni col decreto Sblocca Italia nonchè la liberalizzazione dei soli grossi comparti (centri commerciali ecc.) di cui sono proprietari.

Intanto, il nuovo ISEE – che entrerà in vigore dal prossimo anno – costituisce di fatto una nuova tassazione della casa, falsa e surrettizia, a danno soprattutto dei piccoli proprietari, e cioè della stragrande maggioranza degli italiani …

Corrado Sforza Fogliani

Presidente Confedilizia

 

 

Pubblicità laterale

  1. Più visti
  2. Rilevanti
  3. Commenti

Per favorire una maggiore navigabilità del sito si fa uso di cookie, anche di terze parti. Scrollando, cliccando e navigando il sito si accettano tali cookie. LEGGI