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Divina Follia sbarca al "Pentatonic club" di Roma

Domenica 15 aprile 2018 presso il "Pentatonic Club" di Roma si è tenuto un interessante evento letterario, da tempo fortemente desiderato dal filosofo Augusto Benemeglio, il quale nel suo “La barba d’oro di Godot” ha disegnato e scritto a proposito dell'autrice Silvia Denti, titolare della Casa editrice "Divinafollia", nonchè ideatrice della corrente culturale "Inquietantismo".
Augusto Benemeglio ha così aperto i lavori - "L’approccio con Silvia Denti è quello tipico  che si ha con una donna del 'fare', volitiva, energica, 'tosta',  per usare un termine che le è usuale e  che delinea tutta una sua etica, una sorta di linea Maginot contro l’inevitabile “transumanesimo”  prossimo venturo; una donna speciale, di quelle fatte d’ombra e fuoco, come il suo lontano avo, Michelangelo Merisi detto il Caravaggio, (è il suo paese  natìo), una di quelle creature  sospese tra le musiche dell’organo e il vetriolo, costantemente impegnata, sommersa, per ragioni di lavoro, da  un mare di carta. L'autrice la troviamo nel grande scambio planetario che è oggi il web, in cui ci sono grandi potenzialità ma anche molti rischi nei legami virtuali. E la sua prima battaglia è quella delle inattualità delle parole, poiché fa l’editrice d’avanguardia, la piccola editrice a caccia di talenti, che corre dietro ai sogni, che gioca sulla roulette del rosso e nero, e rischia sempre. Ma Silvia Elena Denti non è solo un editore da “Divina Follia” di memoria platonica, è tante altre cose (poetessa, critica letteraria, organizzatrice di concorsi letterari, giornalista, etc), una che va costantemente a caccia di quelle parole che spesso precedono le idee vere e proprie, e i cui termini hanno un valore terapeutico, magari  taumaturgico".
Ma accanto a Silvia non poteva certo mancare il professor Marco Capponi, con la sua puntuale  verve e le sue meravigliose narrazioni in chiave futurista, metaforica, fisica, nonchè piacevolmente  romantica.
Pertanto, tra “Estinzione”, “Le ragioni del caso e del destino”, “La casa sul mare del sociologo” e un pò  di poesia “liquida”, parafrasando il grande sociologo Zygmunt Bauman,  nel corso dell'incontro si è man mano delineato un insieme di concettualità davvero dell’altro mondo, o meglio "di altri mondi".
Augusto Benemeglio, uomo di cultura, letterato e specialista in dissertazioni ed excursus di qualità, non poteva deludere il folto numero di presenti, tutti affascinati dall'atmosfera estremamente coinvolgente venutasi a creare.
Gli interventi letterari sono stati intercalati dalle musiche di Cesare Magrini, che ha interpretato alcuni fra i maggiori successi del cantautore  Fabrizio De André, talvolta accompagnato dal violino di Marianna Fedele, giovanissima attrice, che ha anche letto intensi passaggi in prosa e poesia delle opere degli autori Silvia Denti e Marco Capponi.
Tali letture hanno contribuito ad intensificare l'empatia fra pubblico ed autori, inducendo riflessioni afferenti il mondo interiore di coloro i quali si spendono quotidianamente per la scrittura innovativa.
L'organizzazione dell'incontro è stata curata da Anna Maria Curci, la quale ha offerto a tutti grande ospitalità. 
Di seguito una lirica di Silvia Denti recitata da Marianna Fedele durante l'evento:
"Le monete, il bastone, il portachiavi,/la pronta serratura, i tardi appunti/ che non potranno leggere i miei scarsi/ giorni, le carte da giunco e gli scacchi,/ un libro e tra le pagine appassita/ la viola, monumento d’una sera/ di certo inobliabile e obliata,/ il rosso specchio a occidente in cui arde/ illusoria un’aurora. Quante cose,/ atlanti, lime, soglie, coppe, chiodi,/ ci servono come taciti schiavi,/ senza sguardo, stranamente segrete!/ Dureranno più in là del nostro oblio;/ non sapran mai che ce ne siamo andati.

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