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Sabato, 01 Giugno 2024

A Varese, esattamente a Vidisello di Viggiu',  si è svolta lo scorso 27 maggio una cena tutta da ridere, in una serata speciale, con alcuni ospiti attesi: la giornalista Lisa Bernardini ed il comico di Zelig e Colorado, Max Pieriboni. Un comune spirito solidale ha unito i partecipanti.

L'altra sera il momento conviviale a Vidisello di Viggiu', in provincia di Varese, esclusivamente su prenotazione, ha permesso di passare alcuni momenti divertenti, all'insegna non solo del cibo, ma anche della comicità e della cultura. Non dimenticando la solidarietà.

Il titolo del'evento? "Tu ce l'hai Peter Pan?".
Lo spunto è stato dato dal  libro di interviste appena uscito della Presidente della Associazione culturale "Occhio dell'Arte APS" nonché giornalista della stampa estera  Lisa Bernardini per i tipi della Pegasus Edition: "Tu ce l'hai Peter Pan? Appunti di viaggio in un tempo difficile", scritto durante il lockdown.

Su iniziativa ed organizzazione della Grotta del Sale - Centro di Benessere di Gaggiolo di Cantello, di proprietà del fotografo dei vip Massimiliano Salvioni, coadiuvato dalla gentile consorte Antonella, l'incontro si è svolto accontentando tutti i gusti, grazie ai due ospiti di riguardo: l'autrice del volume ed il comico e cabarettista di Zelig e Colorado Max Pieriboni, per l’occasione anche in parte nell’insolita veste chef per la cena dell’evento, a cui hanno avuto accesso i soli nominativi in lista d’ingresso.
Smessi i panni della cucina, il noto cabarettista ha intrattenuto i presenti con un momento di spettacolo e di gag improvvisate, frutto di un grande talento, che ha a più riprese strappato gli applausi del pubblico.

Parte del ricavato dell'appuntamento, ad originale sfondo gastronomico-culturale, è stato destinato a sostenere il Comitato Aiuti Alimentari di Bisuschio (VA).

Uno speciale di alcuni minuti che riassumera' i principali momenti dell'happening e le interviste della serata, tutte a cura della giornalista e conduttrice tv Francesca Ghezzani, andrà in onda il 7 giugno all'interno della trasmissione di Well TV "Fatti e Storie da raccontare" Sky e tv Sat Canale 810 Digitale terrestre canale 68 (per le smart tv pacchetto family edin streaming). Altri media partners coinvolti : La Voce - Magazine degli Italiani in Francia, Gp Magazine, Annuario del Cinema Italiano &  Audiovisivi, Eurocomunicazione.
Sponsor della serata: Tricolor, Bianconero Acconciature estetica, La Cartoleria Fabris.

Il prossimo 23 giugno 2022 a Roma, nella prestigiosa location della Casa del Cinema, situata nel cuore di Villa Borghese, in occasione del Centenario della nascita dell'indimenticabile regista Mauro Bolognini, avrà luogo la III edizione del "Premio Carlotta Bolognini - Cinema Anni  d'oro".
Carlotta Bolognini, che si occuperà della regia accanto a Fabio Luigi Lionello, figlio di Oreste Lionello, è Presidente e Direttore artistico, nonché ideatrice del noto evento cinematografico, patrocinato dal Centro Culturale Mauro Bolognini, dall'Archivio Storico del Cinema italiano e da AIC. Inoltre, la produttrice e sceneggiatrice è Socio onorario del Centro Mauro Bolognini e, fra i tanti riconoscimenti, in Campidoglio le è stato assegnato il Premio "Donna che fa la differenza".
I personaggi che in questa edizione verranno premiati sono: il celebre soprano Raina Kabaivanska; la Sartoria Anna Mode nella persona del Presidente Simone Bessi; la pluripremiata hairstylist Desirée Corridoni; il direttore della fotografia e Presidente dell'A.I.C. Daniele Nannuzzi, nel 2002 Premio David di Donatello, oltre ad aver ricevuto numerosi premi cinematografici; lo scenografo Francesco Frigeri, con una carriera costellata di successi, fra cui la nomination agli Emmy Award per il colossal Cristoforo Colombo e diversi premi, fra David di Donatello, Nastri d'Argento e Ciak d'Oro; Massimo Cantini Parrini, con due nomination all'Oscar per i film Pinocchio e Cyrano; nel 2021 ha ricevuto il premio come "Migliori costumi" al David di Donatello per il film Miss Marx. Dal 2015 al 2021 ha ottenuto ambiti  riconoscimenti, fra cui: David di Donatello (2016, 2017, 2018, 2020, 2021), European Film Awards (2018), Nastri d'Argento (2015, 2017, 2020).
Inoltre, verranno conferiti dei riconoscimenti "In ricordo di..." al costumista e docente  Piero Tosi, Oscar onorario nel 2014, che nella sua luminosa  carriera è stato candidato diverse volte all'Oscar per famose pellicole, come il Gattopardo, Morte a Venezia, Ludwig etc. ed  ha vinto sia al David di Donatello che ai Nastri  d'Argento; al direttore della Fotografia Ennio Guarnieri, che nel corso di una carriera lunga 60 anni, ha collezionato svariati premi e candidature al David di Donatello e al Nastro d'Argento; il distributore cinematografico Fulvio Frizzi, Targa d'Oro al David di Donatello.
Interverranno all'atteso appuntamento con il Cinema personaggi di spicco dello spettacolo, della cultura e dell'informazione.
Ai fini della realizzazione dell'evento, la cui madrina d'eccezione è la stilista e imprenditrice di fama internazionale Anna Fendi, che insieme alle sorelle ha portato avanti con successo  l'omonimo marchio, si ringraziano: De Sisti - Fornitore di attrezzature per le illuminazioni del palcoscenico, la stilista dei Vip Cinzia Diddi e il Maestro orafo Ciro Del Ferraro.
La conduzione della serata sarà affidata, come di consueto, a Yassmin Pucci, nipote dell'ex Scià di Persia Reza Pahlavi e allo scrittore, critico cinematografico e docente universitario Fabio Melelli.

Mancano pochissimi giorni alla Cerimonia conclusiva della IX edizione del Premio Internazionale di Poesia e Narrativa "Cipressino d'Oro". Sabato 21 maggio 2022 a Follonica avrà luogo un'edizione davvero speciale e ricca di sorprese.
Nell'ambito dell'evento culturale promosso dal Kiwanis Club di Follonica, patrocinato dal Comune di Follonica e con il patrocinio culturale di WikiPoesia, in collaborazione con l'artista Gian Paolo Bonesini e Progetto Centro studi, quest'anno verrà conferito il "Premio all'Eccellenza" all'attore Pietro Genuardi, volto noto della televisione, già da tempo amatissimo protagonista del famoso daily di Rai1 "Il Paradiso delle Signore".
La giuria di qualità,  composta dalla giornalista e critica  letteraria Daniela Cecchini, da anni madrina d’onore dell’evento, dallo scrittore Patrice Avella e dallo scrittore e editore Gordiano Lupi, in questi mesi ha valutato un gran numero di opere provenienti da diverse parti del mondo; infatti, i  partecipanti sono aumentati rispetto agli anni precedenti.
Un successo che gratifica l’impegno del responsabile del concorso, il kiwaniano Loriano Lotti, così come tutta l'organizzazione. 
Da questa edizione, oltre alla sezione dedicata alla poesia, è stato dato  spazio anche alla narrativa, senza  dimenticare gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, che ogni anno  partecipano con entusiasmo.
Quindi, per la sezione poesia la traccia è stata la seguente: “La pandemia ha trasformato il rapporto sociale e con la didattica", mentre la sezione narrativa ha avuto come filo conduttore  “L’adescamento virtuale. Un fenomeno sociale da contrastare con forza e determinazione”.
Come per ogni edizione,  verrà pubblicata un’antologia delle poesie e dei racconti presentati in concorso a cura della casa editrice “Il Foglio letterario” di Piombino e  l’intero ricavato della vendita del libro sarà utilizzata per i services del Kiwanis a sostegno dei bambini e degli adolescenti bisognosi.
Ai vincitori nelle sezioni di poesia, narrativa e scuole verranno conferiti riconoscimenti, oltre che alcuni Premi speciali della Presidenza e della Giuria.
Quindi, appuntamento a sabato 21 maggio alle h 17:00 presso la Sala Tirreno, messa a disposizione dal Comune di Follonica, con ingresso libero  sino ad esaurimento posti.

 

Due imminenti nuove tappe letterarie per  “L’Italia dei Giganti”, il volume del giornalista greco naturalizzato italiano George Labrinopoulos  che sta facendo tanto parlare di sé. Prossimamente, a Roma e a Minori.

 Due appuntamenti imminenti da non perdere con George Labrinopoulos. Il primo  nel pomeriggio di venerdì 3 giugno nella Sala della Protomoteca de Campidoglio di Roma (all’interno della rassegna letteraria Scrivendo Altrove – Libri in Campidoglio organizzata dall’Associazione Culturale Occhio dell’Arte in collaborazione con la Pegasus Edition e sotto l’egida dell’Onorevole Fabrizio Santori, Segretario d’Aula dell’Assemblea Capitolina). Il secondo nella serata del  6 giugno a Minori (SA), ospite del salotto letterario di Alfonso Bottone e della sua storica kermesse …incostieraamalfitana.it

Il suo ultimo libro dal titolo “L’Italia dei Giganti” (Pegasus Edition) è impreziosito dalla prefazione di Stefania Craxi e dalla postfazione di Symeon Katsinas, Archimandrita della Sacra Arcidiocesi Ortodossa d’Italia.

Sono  cinque i  grandi personaggi di cui parla il volume e che hanno fatto per Labrinopoulos la storia della politica italiana negli anni a cavallo tra gli 80 e i 90: Francesco Cossiga, Sandro Pertini, Giulio Andreotti, Bettino Craxi, oltre ad un inedito Papa Giovanni Paolo II.

George Labrinopoulos, da ben 43 anni giornalista della Stampa Estera in Italia, è arrivato nel nostro Paese nel 1972. In Grecia vigeva quello che è noto come il regime dei colonnelli, il regime di dittatura militare di ispirazione fascista instaurato il 21 aprile 1967, poi proseguito, sotto varie forme, fino al 24 luglio 1974. All’inizio giunto giovanissimo dal Peloponneso per motivi di studio a Perugia per imparare l’ italiano all’Università per Stranieri, e poi a Roma, dove si è iscritto alla Facoltà di Lettere e Filosofia (La Sapienza) con  indirizzo Lingua e Letteratura anglo-americana, George si è sempre occupato di politica.

Ricordiamo che, in occasione della prima uscita del volume, qualche mese fa, il giornalista aveva dichiarato alla stampa: “Ne fuoriesce un’Italia molto diversa da oggi. Un Paese che purtroppo non esiste più. I personaggi politici intervistati, ed in parte anche il Santo Padre Giovanni Paolo II, avevano due compiti precisi, che hanno sempre portato avanti con grande successo: la prosperità dello Stato e del popolo Italiano, e l’appartenenza  all’ Occidente”.
Un libro che continua a far riflettere e ad offrire spunti di riflessione e dibattiti, tutti molto attuali. Ulteriori info sul volume a a www.facebook.com/NetGiorgio

Lisa Bernardini
Giornalista

Scrittrice ed editrice italiana porta alla luce lettere inedite tra un giovanissimo Carlo Emilio Gadda e sua zia, il medico Isabella Rappi Lehr.

Si intitola "Senti Caro Carlo”, il saggio in uscita di Maria Pia Selvaggio, frutto di uno studio di tre anni, che mira ad avvicinare soprattutto i più giovani alla complessa figura del grande scrittore milanese in modo non “accademico” attraverso la corrispondenza tra Gadda, giovane soldato al fronte durante la Prima Guerra Mondiale e sua zia.

Il libro parte dall’analisi e dalla ricostruzione del carteggio custodito presso il Gabinetto Vieusseux di Palazzo Strozzi a Firenze e danneggiato dall’alluvione dell’Arno del 1966.

Affrontare la gigantesca figura di Carlo Emilio Gadda, personalità tra le più affascinanti e importanti della letteratura italiana del ‘900, per Maria Pia Selvaggio, è stata una scommessa vinta. Da pochi giorni infatti l’editrice e scrittrice sannita di Telese Terme (Benevento), ha dato alle stampe il saggio dal titolo "Senti Caro Carlo. Fibre epistolari tra Carlo Emilio Gadda e Isabella Rappi Lehr".

Il saggio scaturisce dal lungo studio di un carteggio, contenente la corrispondenza epistolare tra Gadda, giovane soldato al fronte durante la Prima Guerra Mondiale, e la zia Isabella Rappi Lehr, medico specialista al Rizzoli di Bologna.

La raccolta di epistole, quasi duecento, sono state concesse in esclusiva all’autrice del saggio, dagli eredi di Gadda con l' approvazione del Gabinetto di Stato Viessaux di Firenze e della commissione gaddiana della ricerca di dell’Università La Sapienza di Roma. Le lettere, in parte illegibili data l'usura del tempo, sono state analizzate e decodificate da Maria Pia Selvaggio in un lavoro solitario durato tre anni.

Pur mantenendo quella "armonia prestabilita", che rende unico il labirinto gaddiano, la saggista Selvaggio ricostruisce, attraverso il piano della "realtà" e quello del "caos", il momento di deformazione strutturale, che serve a svelare la trama poetica di Gadda oltre l'apparenza, minando la provvisorietà e la costruzione barocca, atta a sollecitare un profluvio di emozioni, nel centro del vortice nevrotico tra linguaggio e verità.

Il carteggio diviene solo lo spunto da cui Maria Pia Selvaggio parte per "puntellare" le risorse gaddiane, che screpolano le ansiose richieste della zia Isabella: "Come sta il mio caro Carlo?; Ho conosciuto un ingegnere che ti potrà dare una mano, raccomandarti...; Senti Caro Carlo, la tua cara mamma...;".

La guerra "imposta" ai vari intellettuali, diviene l'itinerario di un disordine non "ordinato", anche se quell'eredità dolorosa, in cui perderà l'amato fretello scuoterà e riscalderà il Gadda scrittore.

Il disordine oggettivo del reale, l’affetto dell’autore nei confronti del fratello, l’orrore della guerra, il disprezzo per le gerarchie, la ricostruzione del pensiero, sono le tematiche principali intorni alle quali riflette la Selvaggio, dividendo il saggio in quattro sezioni che analizzano e "rosicchiano" i pensieri di Gadda (filosofo, uomo, nipote, figlio e fratello).

In evidenza, le geniali   creazioni linguistiche, le  accensioni liriche, le pennellate impressionistiche, di una costante vena ironica e di un’arguta vis polemica, tipicamente ed isolatamente gaddiane

È evidente il coinvolgimento emotivo dell’autrice, lontano anni luce dalla fredda analisi d’un Gadda “critico”; l’arte, il linguaggio, la storia (delle idee e degli eventi), le scienze, la tecnica sono organi d’un essere vivente, come tali avvertiti e vissuti.

Il lavoro di Maria Pia Selvaggio mette anche a confronto due mondi differenti: quello della zia, Isabella, medico ortopedico, donna borghese, e attenta alla sorte lavorativa e preoccupata per la salute del nipote, e quello di Carlo, soldato ventiduenne, irascibile e oltremodo critico .

Il saggio è dunque un’epopea letteraria che parte dalla famiglia e approda alle opere più significative dello scrittore milanese.

L’autrice Maria Pia Selvaggio

Un'esigenza, quella della scrittura, febbrile per Maria Pia Selvaggio, incastonata in una carriera iniziata nel 2005, dopo aver superato timidezze ed incertezze legate a pregiudizi di ordine sociologico, antropologico e morale, in un vissuto sannita ancora ancestrale, dove per la prima volta una donna apriva varchi editoriali. I suoi scritti frantumano l'ipocrisia borghese, assetati di verità e appannaggio di uno stile lirico, unico nel panorama letterario attuale in quanto sancisce il connubio tra poesia e prosa, realtà e metafora, simbolosmo e crudo pragmatismo.

Opere

2005: “Il Sapore del Silenzio”, una raccolta di racconti erotici edita dal gruppo Bonomi-Allori.  

2007: “Borgofarsa”, un racconto lungo dove è palese la denuncia verso l'ipocrisia borghese e i pregiudizi legati alle differenze sociali e di genere.

2008: “L’Arcistrea: Bellezza Orsini”, fantasy dedicato alla janara beneventana: Bellezza Orsini, figura storica realmente esistita nel ‘400. Nel romanzo sono presenti sfumature storiche, sociologiche, psicologiche e viene analizzato il fenomeno della “caccia alle streghe”. Il romanzo è stato molto apprezzato in America.

2010: “Lei si chiama Anna”. Romanzo ispirato alla tragedia di Via Puccini (Roma), che ha visto protagonisti Anna Fallarino ed il marchese Camillo Casati Stampa di Soncino. L’omicidio-suicidio vede coinvolto anche Massimo Minorenti, sedicente amico di Anna Fallarino e partner di un menage a trois.

2011:i racconti “Larissa” e “Le Sette Ore”: ispirati a vicende vere.

2012: “Ai Templari il Settimo Libro” pubblicato con il gruppo Publiedi-Raieri-Panorama-Si (Mondadori) di Giuseppe Angelica. Un saggio che apre spiragli celati sulla filosofia Templare e Neo-Templare. Nel saggio vengono rivelati i nomi dei Gran Mastri di tutti i tempi. Nel 2012 inizia anche la stesura del romanzo: “Le Padrone di Casa”, che l’autrice lascerà incompleto per dedicarsi al teatro.

2014: entra a far parte di un progetto europeo che la vede impegnata con il teatro attraverso l’ opera drammaturgica: “Hamida”, rappresentata in Belgio, in Montenegro, in Germania, in Francia, in Spagna.

2016: Seconda opera drammaturgica: “Kariclea”, messa in scena a Viterbo, Firenze, Grecia, Spagna e Bruxelles.

2017: fonda la casa editrice 2000diciassette con cui decide di dare in stampa “Le Padrone di Casa”, ancora una volta partendo da una storia reale di camorra e sangue, le cui protagoniste risultano cinque donne vittime e carnefici di un sistema labirintico camorristico.

2020: Anno della riedizione, con un diverso titolo e la storia ampliata, del libro "Delitto di via Puccini. Il confidente anonimo", ad oggi oggetto di uno progetto cinematografico con la "Hitch2 Produzioni", di Umberto Rinaldi e Alberto Scarino. Il romanzo rivela particolari inediti del delitto: Anna Fallarino ed il Marchese Camillo Stampa di Soncino, alla luce di scoperte storico-politiche. Ha vinto svariati premi letterari.

 

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