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Sabato, 01 Giugno 2024

Le elezioni Sámi in Finlandia, per tutelare un popolo antico in una Europa tumultuosa

Il popolo Sámi, da noi definito ‘lappone’, l’unico riconosciuto come indigeno in tutta l’area europea, è diffuso in quattro Paesi, nel nord della Finlandia, in zone di Svezia e Norvegia ed in alcune aree della penisola di Kola in Russia.

Lo scorso mese di settembre si sono svolte ad Inari, presso la sede di Sajos, le votazioni per la scelta dei nuovi rappresentanti del popolo Sámi nel contesto del cosiddetto Sámediggi, ovvero il parlamento consultivo, il più alto organo politico dei Sámi in Finlandia che lo rappresenta in contesti nazionali e internazionali.

I 21 membri del parlamento Sámi sono eletti ogni quattro anni. I Sámi iscritti alla lista elettorale del Sámediggi  sono idonei a votare alle elezioni e gli aventi diritto di voto possono candidarsi alle elezioni.

L'autogoverno linguistico e culturale per i Sámi nella loro terra d'origine è garantito dalla Costituzione  finlandese in qualità di popolo indigeno. L'autogoverno è stato regolamentato e attuato dal Sámediggi  dal 1996 (legge 974/1995, modificata il 1279/2002). Il parlamento dei Sámi è l'organismo rappresentativo democratico del popolo dei Sámi, il cui scopo è di promuovere la lingua e la cultura Sámi e le questioni relative alla posizione dei Sámi come popolo indigeno.

L'età media del nuovo parlamento Sámi è di 49 anni. Il membro più giovane è Karen-Anni Hetta, 26 anni, di Sodankylä, e il più anziano, 76 anni, Kari Kyrö, di Inari.

Dal registro elettorale, risultavano 5873 aventi diritto al voto, un numero non ingente, poiché è la Norvegia ad ospitare uil maggior numero di lapponi. I voti sono stati 2853, per una affluenza  alle urne del 48,58 %. Nelle ultime elezioni del 2015, l'affluenza era stata superiore, 51,63 %, e anche nelle precedenti elezioni del 2011, leggermente superiore, del 49,6 %. Si calcola che i Sámi di Finlandia siano ca. 10mila, con una propria lingua differenziatasi nel corso del tempo a seconda delle zone di residenza. In Finlandia, vi sono tre lingue Sami: Nord Sámi, Inari Sámi e Skolt Sámi. Con circa 20.000 parlanti in Finlandia, Norvegia e Svezia, il Nord Sámi è la più parlata di queste lingue. In Finlandia, il Nord Sámi è parlato da circa 2 000 persone mentre l’Inari Sámi è parlato esclusivamente in Finlandia. Lo Skolt Sámi è parlato in Finlandia e in Russia. In Finlandia, entrambe le lingue sono usate da circa 300 persone, la maggior parte delle quali vive a Inari. Sotto la pressione delle lingue dominanti, e di politiche assimilatorie, molti Sámi hanno perso la loro lingua madre. Dal risveglio etnico degli anni '60, sono state prese una varietà di misure per preservare le lingue Sámi e riportarle in vita. Il Sámi Language Act del 1992, rivisto nel 2004, ha reso il Sámi una lingua ufficiale.

Molti voti sono stati espressi per posta, anche da angoli remoti del mondo. Annikki Sarre, di famiglia Sámi della provincia di Inari, ma residente a Roma da decenni, probabilmente quasi unica Sámi in Italia, approfittando di una permanenza nella sua zona d’origine, ha voluto votare recandosi di persona nella sede del Sámediggi  ad Inari, per recuperare, in un cento senso, le proprie radici culturali ed ambientali. “Le mie radici e tradizioni famigliari non vengono scalfite da una lunga permanenza all’estero ma, in un certo senso, rafforzate dalla lontananza e dai ricordi…Sono quindi orgogliosa di appartenere ad un popolo antico e ricco di espressioni culturali che però nello stesso tempo si adegua e si adatta, senza rinnegamenti, al nostro tempo ed alle diverse situazioni. Penso che il ruolo del Sámediggi debba essere fondamentale nel promuovere e difendere, con gli strumenti della informazione, della istruzione e della partecipazione, la consapevolezza delle nuove generazioni sulle tradizioni anche linguistiche del popolo” ci ha dichiarato. Ed ha aggiunto, sorridendo, di sentirsi profondamente europea “ anche per avere la cittadinanza finlandese ed italiana ed in più, per nascita, quella Sámi”.

I risultati

I candidati e gli eletti non rappresentano partiti come tradizionalmente intesi, ma, naturalmente, si aggregano a seconda di comuni posizioni che possono sostenere o promuovere, in genere sulle tipologie di sviluppo sociale, culturale ed economico e sulla concreta attuazione di diritti derivanti dalla posizione di popolo indigeno.

Nel neo eletto parlamento Sámi per il periodo 2020-2023 proseguono, rieletti, nove membri esistenti, sono rientrati quattro vecchi membri ed eletti otto membri per la prima volta. L'età media dei nuovi membri del parlamento Sámi è di 49 anni e quasi la metà dei membri è impegnata nell'allevamento delle renne.

Il pescatore e pensionato Kari Kyrö (220 voti, attuale membro), l'assistente sociale Anu Avaskari (183 voti, attuale membro), e l’allevatore di renne Veikko Feodoroff (134 voti, attuale membro) sono stati eletti al Parlamento Sámi con il maggior numero di voti.

Il nuovo parlamento Sámi ha di gran lunga il maggior numero di membri di  lingua del Nord Sámi. Dei 21 membri regolari dell'assemblea, 11 membri hanno dichiarato il Nord Sámi come lingua madre, 10 membri la lingua finlandese e uno lo Skolt Sámi. Un membro ha dichiarato come sua madrelingua sia il finlandese che il Nord Sámi.Otto dei nuovi membri del parlamento hanno riferito di lavorare nell'allevamento di renne, sei in diverse posizioni di insegnamento, quattro studiando e tre in pensione. I membri selezionati includono anche alcuni artisti e imprenditori. Quasi la metà degli eletti rappresenta la provincia di Inari, la più vasta della Finlandia, equivalente alla regione Lazio. Di conseguenza, quasi la metà della nuova composizione del Sámediggi è rappresentata da Inari, 10 membri; quattro membri provengono da Utsjoki, tre membri da Sodankylä ed Enontekiö e un solo membro fuori dalla patria Sámi.La composizione di genere del nuovo parlamento Sámi è molto equilibrata: 11 membri sono donne e 10 sono uomini.

La nuova formazione di questo organo consultivo sarà operativa dal primo gennaio prossimo e si troverà ad affrontare nuove ed impegnative problematiche come le trattative col governo nazionale per una revisione delle leggi che disciplinano i diritti del popolo lappone come entità autoctona, le problematiche ambientali della regione artica, la territorialità delle aree di pesca ed allevamento riservate ai Sámi, il turismo responsabile, e molto altro.

 

 

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