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D’Orazio: “Le mineralizzazioni a tallio delle Alpi Apuane: da scoperta scientifica a emergenza sanitaria”

“Lo studio cristallochimico di rare fasi minerali rinvenute nelle miniere abbandonate delle Alpi Apuane meridionali (provincia di Lucca) da parte di ricercatori del Dipartimento di Scienze della Terra - Università di Pisa, ha portato alla scoperta di una diffusa
mineralizzazione a tallio (Tl) in questo territorio, sinora passata del tutto inosservata. Il tallio è un elemento chimico particolarmente tossico per l’uomo e altri organismi viventi” . Lo ha affermato al corriere del sud il professore Massimo D’Orazio del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa .  La Settimana del Pianeta Terra 2015 , in programma solo in Italia con ben 236 eventi , ideata e costruita da Rodolfo Coccioni dell’Università di Urbino e Silvio Seno dell’Università di Pavia , riconosciuta dal MIUR , vedrà in campo ricercatori, Università , i massimi Enti di Ricerca e l’apertura di tantissimi musei di Scienze , geo- siti unici al mondo, siti archeologici nuovi e sentieri da esplorare a qualsiasi quota.
“La ricerca che descriveremo durante La Settimana del Pianeta Terra, divulgandola  ai cittadini – ha concluso D’Orazio -  rappresenterà un caso emblematico per comprendere come la ricerca scientifica “di base possa avere delle importanti ricadute sulla società ed anche sulla vita di tutti i giorni.  Inoltre il tallio viene facilmente rilasciato dalle rocce che lo contengono, anche attraverso l’azione di batteri, e viene disperso nell’ambiente attraverso l’acqua acida che fuoriesce dalle gallerie minerarie abbandonate e i torrenti. L’evolversi delle ricerche, che hanno presto assunto un carattere multidisciplinare, con il coinvolgimento di geologi, agronomi e biologi, ha portato alla identificazione di una significativa contaminazione da tallio delle
acque potabili nell’area di Pietrasanta (Versilia). L’origine della contaminazione è stata subito individuata in una importante sorgente d’acqua ubicata proprio nel cuore dell’ex area mineraria. Tale sorgente, che è stata isolata dalla rete idrica, ha alimentato l’acquedotto pubblico di Valdicastello e di parte di quello di Pietrasanta per alcuni decenni. L’esposizione degli abitanti di questo territorio alla contaminazione da tallio è stata dimostrata dagli esiti delle prime campagne di analisi eseguite sulla popolazione locale dalle autorità sanitarie (ASL) e da enti di ricerca  (CNR).
Questa “storia” sottolinea il ruolo fondamentale che la ricerca scientifica dovrebbe avere in ogni società civile come guida per una corretta gestione dell’ambiente e delle sue risorse da parte delle autorità preposte”.

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