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Rischio dismissione società partecipata MERIS Srl. Porre in essere tutte le iniziative necessarie a mantenere inalterata la situazione dell’importante attività produttiva, e, soprattutto, rilanciare l'iniziativa economica anche in termini di trasformazione del pescato. Tutelare l'economia comunale e salvaguardare l’occupazione. Obiettivo: non buttare al vento i tanti anni di esperienza.

 

È quanto emerso dall’incontro che il Sindaco Giuseppe GERACI ha inteso convocare domenica 3, con gli operatori economici del settore, nei locali della MERIS SRL, società partecipata del Comune che ospita il mercato ittico di interesse provinciale.

All’incontro era presente anche il Presidente facente funzioni della Provincia di Cosenza Franco BRUNO, tra l'altro rappresentante esperto del settore.

Oggetto della riunione convocata dal Primo Cittadino: le novità emergenti dagli schemi dei decreti delegati della Riforma MADIA che, pare, imporrebbero la dismissione della MERIS.

In vista dell’ipotetico temuto provvedimento GERACI ha voluto discutere il tema con gli interessati alla presenza del Prof. Ettore IORIO, noto esperto di diritto dell'economia pubblica, per valutare le migliori soluzioni alternative.

L’occasione è servita a confrontarsi anche su un ulteriore motivo di preoccupazione: il recente accatastamento, a cura dell'Autorità Portuale, del terreno sul quale sorge l'opificio della Meris Srl.

L'Amministrazione Comunale – ha sottolineato GERACI - percorrerà tutte le strade possibili per il recupero dell'immobile al patrimonio municipale, ivi compreso il ricorso all'autorità giurisdizionale competente. – (Fonte: MONTESANTO SAS – Comunicazione & Lobbying)

inaugurazione codex purpureo  - 8

Il Presidente della Regione Mario Oliverio- informa un comunicato dell’Ufficio Stampa della Giunta- ha partecipato ieri pomeriggio a Rossano all’inaugurazione del Museo Diocesano e del Codex, prevista nella serie di eventi per l’accoglienza del Codex Purpureus Rossanensis tornato nella città jonica dopo il restauro.

“ Questa è una bella giornata non solo per Rossano, ma per la Calabria, perché ritorna nella sua sede naturale il Codex, un’opera di straordinaria valore, di carattere universale” ha detto il Presidente Oliverio in un breve intervento.

“ Non si tratta- ha proseguito- di un bene culturale che appartiene solo alla nostra terra. E’ un patrimonio di rilevante importanza universale, che ha acceso i riflettori su queste giornate. Il Codex ritorna in una sede che completa un investimento realizzato per il Museo Diocesano. La Regione infatti non solo ha sostenuto questa iniziativa, ma ha finanziato questa operazione attraverso il POR 2007/2013. Un investimento che dimostra che anche nella nostra regione è possibile utilizzare le risorse comunitarie per valorizzare il nostro patrimonio, creare sviluppo, rendere più attrattivo il nostro territorio. Su questa linea noi ci stiamo muovendo. Abbiamo definito la programmazione 2014/2020 e destinato attenzione al patrimonio dei beni culturali, del quale il Codex costituisce una grande eccellenza, un bene che insieme ai Bronzi di Riace contribuisce a stagliare la Calabria nel patrimonio culturale nazionale.”

“ Occorre mettere in rete questo patrimonio- ha evidenziato il Presidente Oliverio- , fare in modo che queste eccellenze possano costituirne gli anelli trainanti, perché nell’arco di un lungo periodo o c’è stata disattenzione o una attenzione disarticolata, su di un singolo bene, non collocato in una rete. E proprio in questa direzione stiamo lavorando, anche con il contributo del Segretariato regionale Beni Culturali, perché la programmazione 2014/2020 e le risorse disponibili per il patrimonio culturale possano essere messe in rete. Così come- ha aggiunto Oliverio- lavoriamo perché i beni di questo distretto possono rientrare con priorità nella nuova programmazione.”

“ E’ un percorso che richiede uno sforzo di sinergie- ha affermato inoltre-, una fuoriuscita dal particolare, che richiede il superamento di una visione individualistica, non solo per quanto riguarda i singoli ma, ancor più, anche per quanto riguarda le istituzioni. Dovrà stabilirsi una gara virtuosa, una gara per fare emergere la nostra ricchezza culturale, perché attraverso questo sforzo ci si possa appropriare dell’orgoglio di appartenere a questa terra. Una operazione culturale che ritengo fondamentale , prioritaria perché siamo in una terra dalla storia tormentata, che per parte ha alimentato una cultura subalterna e richieste protezionistiche. Oggi, nel mare aperto dell’Europa, della globalità, che richiede la capacità di nuotare nelle acque agitate della realtà con la quale bisogna fare i conti, fare prevalere al contrario la visione positiva, liberarsi da atteggiamenti vittimistici è una condizione per costruire il futuro, per investire su di esso, in una visione sinergica e di cooperazione.”

“ Investire sul futuro- ha concluso il Presidente della Regione- significa avere soprattutto la consapevolezza del patrimonio di cui disponiamo. Il Codex, partito da principe e tornato da re, forte del riconoscimento Unesco, ne è un pezzo importante . Ora bisogna fare in modo che questo risultato diventi un punto di ripartenza, per collocare questo spazio museale , il Codex in un percorso più ampio di valorizzazione del patrimonio culturale; perché di questo c’è bisogno: investire sul patrimonio culturale per farlo diventare un grande attrattore della nostra terra.”

inaugurazione codex purpureo  - 14

L'Amministrazione Comunale sta governando la grave emergenza idrica in Città. Tutti gli uffici ed i tecnici comunali interessati sono impegnati in queste ore per tentare di ridurre con ogni mezzo i disagi che si stanno purtroppo verificando su tutto il territorio comunale a causa della pesante riduzione di portata per alcuni pozzi sui quali si sono verificati e si stanno verificando i problemi maggiori.

A darne notizia è lo stesso Primo Cittadino Stefano MASCARO che stamani (domenica 3 luglio) ha preteso ed organizzato una riunione operativa, seguendo in prima persona con i dirigenti ed i responsabili degli uffici, alla presenza di diversi consiglieri comunali, tutti gli interventi necessari e praticabili per garantire la maggiore erogazione e/o distribuzione provvisoria possibile di acqua attraverso autobotti. Le zone maggiormente colpite sono la parte alta di contrada Donnanna e Monachelle.

Lo stesso Sindaco si è messo subito in contatto, tra gli altri, con il collega di Corigliano Giuseppe GERACI il quale ha messo a disposizione uomini e mezzi per garantire tutta l'assistenza eventualmente necessaria per fronteggiare l'improvvisa emergenza che si sta vivendo a Rossano.

La macchina comunale è a lavoro - aggiunge il Sindaco - per individuare ed attuare subito, ad horas e domattina, le soluzioni più urgenti ed efficaci, attraverso nuovi pozzi, per risolvere l'oggettiva carenza idrica di cui oggi soffre la nostra Città. Nella stessa mattinata odierna sono stati fatti diversi interventi e sopralluoghi per verificare contestualmente l'adesione di proprietari e lottizzanti per la realizzazione di nuovi pozzi per immettere più acqua nella rete primaria.

Chiedo a tutti - va avanti - la massima comprensione e collaborazione, trasmettendo alla comunità le scuse per i disagi ulteriori che si dovessero verificare.

Allo stesso tempo - continua MASCARO - sono esterrefatto per la situazione complessiva di cui ho preso atto stamani. Sono meravigliato soprattutto dalla lentezza con la quale è stata affrontata fino ad oggi una emergenza strutturale che non nasce certo adesso e di cui, quindi, ci si sarebbe dovuti preoccupare prima e con ben altre soluzioni, programmando e governando un problema che era noto a chi di competenza. Purtroppo - scandisce - si è arrivati oggettivamente impreparati su un gap che stava e che sta peggiorando e che avrebbe richiesto altissima attenzione e capacità di previsione, che invece non ci sono state. Analoghi e preoccupanti ritardi - spiega -  abbiamo registrato sulla pulizia della città e sul verde pubblico, soprattutto in vista, settimane fa, della stagione estiva e dell'aumento esponenziale della popolazione. Non lesineremo sforzi - conclude MASCARO - per garantire al meglio tutti i servizi fondamentali ai cittadini ed agli ospiti che stanno raggiungendo e raggiungeranno Rossano. Lunedì mattina, infine, ci recheremo in Procura a Castrovillari per interessarla del sospetto dell'utilizzo anomalo delle risorse e delle condotte idriche. – (Fonte: Montesanto sas – comunicazione & Lobbying)

Estate 2016, la Sibaritide continua a rimanere isolata. In un territorio che fonda la sua economia anche e soprattutto sul turismo vacanziero stagionale è inimmaginabile che in questo periodo non sia praticabile nessuna delle due strade principali, quella della diga di Tarsia e quella del canale degli Stombi, che dalla direttrice autostradale si diramano verso la costa ionica cosentina. È vergognoso, infatti, l’inspiegabile fermo dei lavori del Megalotto 4 sulla ex Statale 534 che diventa ancora più paradossale con la chiusura, anch’essa dovuta ai lavori di riqualificazione, della Provinciale 197. Tutto questo nell’assordante silenzio delle istituzioni regionali e nazionali che non hanno mosso un dito per accelerare la riapertura dei cantieri sulla Firmo-Sibari, in stallo a causa della revoca dell’appalto alla Vidoni Spa implicata nello scandalo Anas. Mentre “l’irraggiungibile” comprensorio Sibarita, già di per se penalizzato da una carenza infrastrutturale cronica, rischia il crollo dell’economia turistica estiva.

È la denuncia del Segretario questore dell’Assemblea regionale della Calabria, Giuseppe Graziano, posta alla base di una recente interrogazione che lo stesso Consigliere della Casa della Libertà ha presentato al governatore Mario Oliverio. Questo, per sapere quali provvedimenti si intendano assumere, nel breve termine, per poter sollecitare la riapertura totale dei cantieri, l’ultimazione dei lavori di ammodernamento ma, soprattutto, per conoscere quali sono gli interventi immediati che la Regione intende promuovere presso Anas ed il Ministero dei Trasporti per consentire accesso stradale diretto al territorio della Sibaritide.

Alcune cose – dichiara Graziano – possono succedere, purtroppo, solo in Calabria e per colpe specifiche della politica e delle istituzioni che, evidentemente, sia a Roma che a Catanzaro non sanno ben rappresentare le istanze e le esigenze dei cittadini. Solo qui, in questa terra, dove l’estate diventa una fonte di reddito essenziale per molte famiglie, si può verificare che nei periodi di alta stagione e di maggiore afflusso turistico, le strade rimangano chiuse a causa dei lavori o che, ancora peggio, gli stessi cantieri rimangano fermi a causa di cavilli burocratici e giudiziari. È il caso specifico del raddoppio della ex statale 534, asse viario di collegamento tra l’uscita autostradale di Firmo e Sibari, inserito nel più ampio progetto di ammodernamento della Statale 106 ionica. Questi lavori, nonostante fossero stati salutati con grande speranza e buon auspicio dal territorio della Sibaritide, si sono rivelati un dramma per questo comprensorio. La consegna dell’opera sarebbe dovuta avvenire il 31 dicembre scorso.

Oggi – aggiunge - non solo si registrano profondi ritardi sulla tabella di marcia ma è drammatico lo stallo totale dei cantieri, con un tracciato stradale che ormai non esiste più e nell’incertezza più assoluta di chi dovrà proseguire i lavori dopo la revoca dell’appalto alla società titolare. Già dall’aprile scorso, su sollecitazione del Prefetto di Cosenza e a seguito di un terribile incidente stradale lungo la strada di servizio realizzata ai margini della ex SS 534 in cui perse la vita una ragazza, Anas avrebbe dovuto procedere alla riassegnazione dei lavori. Ma di questo ancora non c’è traccia. E bene ha fatto – prosegue il Consigliere della CdL - il procuratore della Repubblica di Castrovillari, Eugenio Facciolla, ad aprire un’inchiesta per far luce sulle cause di tali ritardi. Tutto procede a rilento nel totale disinteresse della Regione e del Governo nazionale amico. Entrambi interessati alle passerelle politiche in Calabria, ma attente a rimanere distanti dai veri problemi della gente e dei territori.

E tutto questo – ribadisce Graziano – avviene nell’altro contesto, a dir poco grottesco, della chiusura, per lavori di ammodernamento, della Provinciale 197 della diga di Tarsia. Insomma le due principali strade che collegano la Sibaritide al resto della Calabria sono praticamente impraticabili. Ed è pienamente condivisibile la denuncia del Segretario provinciale della Cisl, Antonio Russo, che proprio ieri (venerdì, 1 luglio) evidenziava questo paradosso. Nei prossimi giorni - conclude il Segretario questore – se non dovessi avere riscontri certi e concreti da parte del Governo regionale, in merito alla questione viabilità nella Piana di Sibari, mi farò promotore di un’azione di protesta civile insieme ai sindacati e ai comitati cittadini che in questo periodo sono impegnati per sollecitare il riavvio immediato e la conclusione dei lavori.

QUATTRO

Il Presidente della Regione Mario Oliverio è rimasto favorevolmente impressionato dall’inaugurazione del “Museo del Peperoncino” avvenuta presso il Palazzo Patrizio del centro storico di Maierà, piccolo comune dell’Alto Tirreno cosentino situato all’interno del Parco del Pollino.

“L’inaugurazione del museo -ha detto il Presidente della Giunta regionale nel corso di un’affollata cerimonia a cui hanno partecipato anche il Sottosegretario ai Beni Culturali Dorina Bianchi, il segretario regionale del Pd Ernesto Magorno, la Soprintendente alle Belle Arti e al Paesaggio della Calabria Margherita Eichberg e il consigliere regionale Mauro D’Acri- costituisce un evento importante per Maierà, per il comprensorio dell’Alto Tirreno cosentino e per l’intera regione ed è la dimostrazione concreta che le risorse pubbliche possono essere spese in maniera veramente utile. Questa struttura consente, infatti, di valorizzare un prodotto tipico della nostra agricoltura che ha fatto di questo territorio, grazie all’ingegno di Enzo Monaco, la culla, la sede naturale di quello che è diventato un simbolo eno-gastronomico nazionale ed internazionale. Attraverso questa iniziativa, quindi, si arricchisce l’offerta turistica e culturale dell’intero territorio. Da oggi in poi chi verrà in vacanza nell’Alto Tirreno cosentino avrà un nuovo punto di riferimento culturale”.

“Fare esprimere le peculiarità del territorio significa –ha aggiunto Oliverio- far crescere, soprattutto nei nostri giovani, la conoscenza delle nostre risorse e della nostra storia. In questa direzione occorre investire di più e meglio perché, spesso, anche noi stessi conosciamo poco il patrimonio di cui disponiamo. Centri storici come quello di Maierà, che rappresenta un vero e proprio gioiello incastonato nella roccia, un belvedere mozzafiato sulla valle e sul mare, meritano di essere conosciuti e ammirati. Per questo motivo condivido pienamente il tentativo del sindaco di inserire Maierà tra i borghi più belli d’Italia. Ne ha tutti i titoli. A tal proposito desidero invitarv sin da ora a Catanzaro all’iniziativa, che lanceremo il prossimo 11 luglio insieme al Touring Club, che riguarda l’assegnazione della “bandiera arancione” ai piccoli borghi della Calabria, un concorso che mira a valorizzare e ad attirare l’attenzione su questo grande patrimonio”.

“L’inaugurazione odierna del Museo del Peperoncino –ha proseguito il Presidente della Regione- coincide con la pubblicazione dei primi tre bandi del Psr 2014-2020 che sono finalizzati ad incentivare l’immissione dei giovani nel settore agroalimentare, a sostenere le imprese agricole già consolidate e i Gal (Gruppi di Azione Locale) che importanti strumenti per favorire ed incentivare lo sviluppo locale delle aree rurali. Attraverso i Gal, che gestiranno risorse importanti e che, in assenza delle Province, rappresenteranno i futuri enti di vasta scala, si potranno trovare, in via permanente, risposte concrete per sostenere realtà come il museo, per valorizzare le produzioni agroalimentari di qualità e per promuovere i contesti territoriali. Attraverso il Gal dell’Alto Tirreno cosentino Maierà dovrà ambire, è questo l’augurio che vi rivolgo stasera, a recuperare le sue antiche tradizioni artigianali e diventare un rinomato centro di lavorazione della ceramica. Questa è la sfida che dovete lanciare a voi stessi: fare del centro storico di Maierà il laboratorio del recupero dell’antica tradizione della ceramica. Nel POR sono allocate risorse importanti che vanno in questa direzione. Abbiamo ridefinito gli incentivi e puntiamo molto sull’inserimento di nuovi automatismi che eliminano discrezionalità e favoritismi ed accorciano i tempi di assegnazione delle risorse. Abbiamo costituito, inoltre, un fondo per le aree interne di 200 milioni di euro, finalizzate al contrasto dell’esodo e dello spopolamento dei piccoli comuni, per offrire opportunità ai giovani e per trattenerli nei piccoli comuni. Le risorse da utilizzare, quindi, ci sono. Nell’arco di quattro o cinque mesi tutte le Misure saranno operative. Ora spetta a voi predisporre un progetto che faccia di questo piccolo centro un laboratorio di recupero della lavorazione della ceramica”.

“L’augurio che faccio a voi e a me stesso –ha concluso il Presidente Oliverio- è quello di ritrovarci qui, fra un anno o due, per ammirare, oltre al magnifico Museo del Peperoncino, anche i laboratori diffusi della ceramica di qualità che dovranno fare di questo splendido paesino che si affaccia sul mare un centro di eccellenza per la lavorazione della ceramica”.

SETTE

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