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Domenica, 29 Settembre 2024

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Facilitare l’accesso delle donne nel mondo del lavoro e della Politica; contrastare gli stereotipi e coltivare il rispetto delle istituzioni e di quanti pro tempore le rappresentano a tutti i livelli; neutralizzare ogni forma di discriminazione di genere; promuovere iniziative finalizzate a combattere la violenza fisica e soprattutto quella verbale che resta, anche e soprattutto nel mondo della Politica e purtroppo dei media, quella più insidiosa ed odiosa. 

 

Sono, questi, gli obiettivi sottesi al progetto di un tavolo permanente delle elette nel Consiglio Comunale di Rossano emerso e condiviso nei giorni scorsi in un proficuo incontro tra le 8 consiglieri comunali Antonietta CAPUTO, Giuseppina L. PRIMERANO, Patrizia CURIA, Achiropita Titti SCORZA, Vincenza Grazia CURIA, Daniela TOPAZIO, Maria Candida GRANIERI e Marinella GRILLO con la Presidente dell’assise civica Rosellina MADEO.

 

All’iniziativa ed all’incontro, promossi dalla Presidente MADEO, ha portato i saluti e manifestato l’incoraggiamento suo personale e dell’Amministrazione Comunale anche il Sindaco Stefano MASCARO che ha colto l’occasione per ribadire quello che il Primo Cittadino ha più volte definito il valore aggiunto della presenza, del contributo, dell’intelligenza e della sensibilità delle donne nel governo della cosa pubblica.

 

Nove elette – dichiara la MADEO – rappresenta, nella storia politico-amministrativa di Rossano, il numero più alto mai raggiunto di donne presenti nella massima istituzione democratica cittadina. Un risultato prezioso del quale la Politica in generale, le istituzioni pubbliche locali e l’intera comunità possono e debbono andare fiere. Da qui e con questo spirito, in totale sintonia e senza alcuna distinzione, partiamo oggi nella consapevolezza di poter e dover costruire e suggerire percorsi necessari e virtuosi, utili nell’interesse generale della comunità. Nelle prossime settimane – continua – presenteremo alla Città progetti ed eventi su tematiche diverse ma con il comune obiettivo di contribuire dal basso, nella vita sociale, politica ed istituzionale quotidiana, a ridurre i numerosi gap che purtroppo ancora esistono e che restano notevoli, in molti campi, tra uomo e donna, ad oltre vent’anni dalla Piattaforma di Azione di Pechino sulla Disuguaglianza di genere ratificata da 189 Paesi in tutto il mondo. Le donne consiglieri comunali di Rossano sono presenti – conclude la MADEO – e saranno protagoniste attive in un impegno di civiltà, di libertà e di elevazione complessiva della qualità della vita a Rossano e nel territorio. – (Fonte: Lenin MONTESANTO – Comunicazione & Lobbying)

Un modo nuovo e diverso per trasmettere gli auguri di buon avvio anno scolastico a dirigenti, docenti e studenti. Incontrando direttamente quanti operano ogni giorno nel mondo della scuola, confrontandosi faccia a faccia sulle principali questioni ed opportunità e investendo un po’ del proprio tempo per frequentare quei luoghi e quei percorsi vissuti quotidianamente dalla comunità scolastica.

 

È quanto hanno scelto di fare, innovando nei metodi, il Sindaco Stefano MASCARO e l’assessore alla pubblica istruzione Angela STELLA che ieri (martedì 13), hanno incontrato di persona gli insegnanti e i dirigenti scolastici Antonio PISTOIA delle scuole RONCALLI e DA VINCI, Celestina D’ALESSANDRO del plesso MONACHELLE e Tiziana CERBINO dell’Istituto Comprensivo Alessandro AMARELLI. Ad accompagnare gli amministratori c’era anche Giuseppe PASSAVANTI dirigente comunale del settore cultura.

 

Dal tragitto che da casa conduce a scuola, passando dalle aule, fino agli spazi deputati all’apprendimento e alla socializzazione. Quello che vuole essere un nuovo modo di approcciarsi con il mondo della scuola – dichiara l’assessore STELLA – parte da qui, dalla vicinanza e dal contatto con dirigenti, insegnanti e piccoli allievi, nel giorno che più di ogni altro si fa carico di emozioni, aspettative ed auspici: il primo giorno di scuola.  

 

Con l’assessore al personale Dora MAURO, la STELLA oggi (mercoledì 14), ha incontrato gli autisti ed è poi salita a bordo degli scuolabus comunali per accompagnare i bimbi a destinazione.

 

Razionalizzare e rendere più efficiente e funzionale il trasporto scolastico, creando punti unici di raccolta; e condividere percorsi di promozione e conoscenza del patrimonio storico-artistico-culturale locale e territoriale, a partire dal Codex. - Tra le idee emerse nel corso degli incontri che, di fatto, rappresentano un momento di approcciarsi, nuovo, tra mondo della scuola e istituzione, c’è quello di avviare una serie di incontri e confronti diretti Scuola-Comune per individuare eventuali criticità e trovare soluzioni comuni. – (Fonte: Lenin MONTESANTO – Comunicazione & Lobbying) 

L’Amministrazione comunale di Castrovillari ha presentato alla stampa ed alla città, nel giardino di palazzo Varcasia, la manifestazione “Civita..nova” vivere il centro storico che ribadisce ancora una volta la valenza del patrimonio identitario , testimone e propulsore imprescindibile per la promozione dell’esistente tramandato dalle capacità degli uomini e donne del lavoro.

Questo concetto è stato coniugato in più modi nei contributi del presidente   Carlo Sangineti , a nome e per conto del Centro Sociale Anziani “Varcasia” che ha offerto pure una degustazione di prodotti tipici prima dello spettacolo musicale del Gruppo “Latozero”; del presidente Eugenio Iannelli con il direttore artistico Gerardo Bonifati  della Pro Loco compartecipe nell’evento per la realizzazione dei momenti artistico-musicali e d’intrattenimento; del Sindaco Domenico Lo Polito e del suo delegato Franco Pirrera (che ha declamato- quest’ultimo- la poesia Civita ..nova di Luigi Russo),oltre che in quelli di Gianni De Marco e Stefano Ferrante (il primo proponitore della fotografia che ritrae i mascheroni di un’antica fontana posta all’inizio del rione Civita, attrattori dell’iniziativa ed il secondo compositore grafico del manifesto che racchiude tutto ciò e svelato, per l’occasione, dal Comandante dei vigili Lo Sardo e dall’Agente Mazzuca).

Una serata caratterizzata pure da una peculiarità che si porta dietro Civita..nova sin dalla sua prima edizione: valorizzare le emergenze storiche- culturali e di costume per  imprimere più forza alla crescita includendo più soggetti possibili, come le associazioni, che sviluppano questa specifica passionalità, richiamando al ruolo e funzione imprescindibile dell’appartenenza e, quindi, delle “radici”.

E’ con queste connotazioni che la 10giorni avrà a che fare e proporrà, passando da più proposte che desiderano ricentrare ancora la forza dei borghi antichi, come hanno spiegato e fatto intendere, con diverse chiavi di lettura , rappresentando e spiegando programma e iniziative in agenda,  gli interpreti della “serata d’anteprima” a cui l’Amministrazione comunale aveva invitato tutta la cittadinanza per condividere, in maniera sostanziale, questo inizio “percorso” che , come articolato dal primo cittadino, prevede un affondo su più questioni, legate ad una migliore rivitalizzazione del Centro Storico e delle sue testimonianze architettoniche.

E’ una sfida a tutto tondo, in linea con quel desiderio, trasversale a ogni sensibilità, di effettiva crescita, che coinvolge , abbraccerà e afferra ciascuno. L’impegno è chiaro e le attese sono ancora più sentite perché anche da questo passa il futuro dei nostri Territori, ricchi di tracce, intraprese, espressività e vibrazioni umane uniche.

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Uno spazio interamente dedicato al jazz. E' quello che Demetrio Guzzardi, editore ed organizzatore della kermesse, ha voluto, a fine agosto, all'interno del nutrito cartellone della Settimana della Cultura Calabrese tenutasi a Camigliatello dal 28 agosto al 4 settembre.
L'occasione e' stata fornita dalla edizione di Brutium Graffiti Jazz a Cosenza nel Novecento, volume scritto da Amedeo Furfaro per i tipi del Centro Jazz Calabria.
A commentarlo Raffaele Borretti, musicista e studioso, ma soprattutto pioniere della musica jazz in Calabria che ha illustrato dei filmati rarissimi di storici concerti nella regione.
All'interno della manifestazione e' stata altresi' inserita la "vetrina" per un'altra produzione CJC, il cd Formentera Dream, degli At(ti)moSphera, (Holly Music).
E' stata la vocalist del gruppo, Maria Rosaria Spizzirri, presente con il percussionista Michele Palazzo oltre allo stesso autore-chitarrista, a fornire le coordinate giuste di alcuni brani, tutti a firma Furfaro, come quello che da il titolo all'album, peraltro disponibile gratuitamente su internet sulla piattaforma digitale Soundcloud.
L'utilizzo nell'album di strumenti quali bouzuki, cuatro, cavaquinho, chitarra battente, nonché di percussioni quali gong tibetani, cajon,  ibo-drum, assieme alla strumentazione più convenzionale di basso/chitarre/batteria da l'idea dell'attenzione riservata alla dimensione squisiramente acustica delle composizioni, in tutto 13, che compaiono in scaletta  nel disco: swing (Seven Days), latin (Hey e Le stelle sotto terra, quest'ultima su testo di Giorgio Manacorda), dall'asian rock (Tambura Blues) al sirtaki "balcanico" di Periferia, dedicata a Pasquale Falco, dalla fusion (Effusion) alla bossa (Se), dalle ballad (la pirandelliana Mascherata e l'esistenziale Il treno delle 22) al folk/rock (Vento, da un'idea poetica di Silvana Palazzo) fino al flamenco che dà il titolo al compact che Livio Minafra ha collocato " fra la passacaglia e All The Things You Are", appunto Formentera Dream, su testo di Cristiana Lauri.
Il disco si chiude con una composizione per sola chitarra scritta da Furfaro per la sua piccola Silvia. I brani sono inediti, ad eccezione di Le stelle sotto terra.
Atti(mo)Sphera, per la cronaca, in formazione al completo  sono Ernesto Pianelli (sax), Zio Giu'  (chitarre, bouzouki, tamboura), Amedeo Furfaro (chitarre, armoniche, keyboard), Michele Palazzo (jambay, congas, gong, maracas) Alessandra Colucci (cajon, ibo-drum, ovetto, sticks), Franco Falco (basso elettrico) Sergio Cannata (batteria), Maria Rosaria Spizzirri (voce).
Ma, tipo matrioska, come avvenuto a Camigliatello, possono "restringersi" anche a trio  per esporre il proprio repertorio di musiche originali raggiungendo comunque l'obiettivo del gradimento del pubblico. Che rimane sempre la soddisfazione principale per ogni musicista.

Se la laicità è consustanziale alla Repubblica Francese, la bellezza è invece il marcatore identitario assoluto della Costituzione Italiana e del nostro Paese. La bellezza è nella Carta Costituzionale perché qualità insita nell’anima della nostra nazione. A settant’anni dai suoi primi passi, forse quello che davvero lega gli italiani da Nord a Sud è il senso di appartenenza ad un posto tanto bello quanto purtroppo fragile. Il diritto costituzionale alla bellezza, quindi, potrebbe essere considerato un completamento del diritto al lavoro sancito nell’Articolo 1.

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