Fiera Sant’Agata: l’Amministrazione, “Non cedere al ricatto per evitare che Catania diventi il Far West”

L’Amministrazione comunale di Catania, riguardo alla pretesa di uno sparuto gruppetto di operatori di far svolgere la Fiera di Sant’Agata in luoghi diversi dal Porto, sito per il quale è stato effettuato un regolare bando, conferma di non avere intenzione di cedere ad alcun tipo di ricatto.

L’Amministrazione non si è mai sottratta al confronto e al dialogo con gli operatori, convinta com’è della necessità di sostenere le attività economiche sane nella maniera più efficace ed efficiente. Ma questo non significa dover buttare a mare le regole e trasformare intere zone della città in incontrollabili suk come è spesso avvenuto in passato.

Anche nella riunione di oggi nella sede dell’Assessorato alle Attività produttive sono stati messi sul piatto nuovi incentivi da parte dell’Amministrazione: promozione per la fiera, collegamenti gratuiti grazie all’Amt con i quartieri periferici, animazione all’interno dell’area portuale.

Ma anche questa volta la risposta di alcuni è stata negativa: traffico bloccato da un gruppetto di manifestanti e la loro richiesta, ostinata, di andare contro la legge ignorando il bando e concedendo l’area di corso dei Martiri o, peggio, del Giardino Bellini. Senza curarsi – o forse ben consapevoli - del rischio che venga subito presa d’assalto da venditori e parcheggiatori abusivi, scippatori e borseggiatori.

È sotto gli occhi di tutti che nel corso dell’ultimo decennio Catania si è progressivamente imbarbarita. La prova di questa decadenza non è soltanto nelle tristissime immagini di chi ha applaudito gli spacciatori arrestati dalla Polizia qualche giorno addietro. La prova della decadenza di Catania sta nelle richieste sempre più esplicite di illegalità, di rifiuto delle regole, che vengono da persone apparentemente inserite in un contesto civico con un ruolo importante.

Richieste che non potranno mai essere assecondate dal governo di una città che vuol dirsi civile.

Spira su Catania un’aria pesante, malsana, che, tutti insieme, i Catanesi devono riuscire a spazzar via. Non possiamo dunque farci impressionare da uno sparuto gruppo di persone che pretenderebbe di imporre a un’intera città i propri capricci. Se lo facessimo, dovremmo cedere a sempre nuovi ricatti, e Catania diventerebbe il Far West.

I Catanesi onesti ne hanno abbastanza della città della sporcizia e del degrado, delle auto in seconda e in terza fila, del “pizzo” dei parcheggiatori abusivi.

I Catanesi vogliono restituita linda, pulita e ordinata la città due volte Patrimonio dell’Umanità, caso più unico che raro nel mondo,  e esserne orgogliosi.

Noi, come Amministrazione comunale, faremo di tutto per ottenere questo risultato.

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