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I fiori del latte, questo lo spettacolo che Biagio Izzo ha portato in scena al Teatro Comunale di Catanzaro nell’ambito della rassegna teatrale Vacantiandu organizzata dall’Associazione teatrale “I Vacantusi” di Lamezia Terme. La rassegna, con la direzione artistica di Diego Ruiz e Nico Morelli e la direzione amministrativa di Walter Vasta, fa parte dell’omonimo progetto con validità triennale finanziato dalla Regione Calabria con fondi PAC.

Lo spettacolo, con la regia di Giuseppe Miale Di Mauro, è stato scritto, nel 2004, da uno dei più interessanti autori italiani Eduardo Tartaglia per denunciare, usando le armi della comicità, la terribile tematica della terra dei fuochi.

La scenografia firmata da Luigi Ferrigno mostra un moderno caseificio, dalla foggia spaziale, sovrastato da una enorme mozzarella morsa che evoca il famoso logo della Apple. Qui si realizzano prodotti rigorosamente biologici. I proprietari sono due vaccari, due anime semplici, i cugini Scapece, Aniello (Biagio Izzo) e Costantino (Mario Pòrfito), che hanno investito i risparmi di una vita per realizzare questa oasi ecologica ma, poco prima dell’inaugurazione, il ritrovamento di un bidone sospetto rischia di compromettere tutto.

I due si trovano a dover prendere una decisione difficile. Denunciare o tacere e continuare a lavorare?

E così in un gioco scenico esilarante, tra una girandola di battute e rovesciamenti di situazioni, la coppia artistica Izzo/Pòrfito domina il palcoscenico con una frenesia che non ha un momento di arresto né sbavature. Continuamente insidiati dalle trappole e dagli inganni di tre ambigui personaggi Pierugetti (Stefano Jotti), imprenditore del Nord che vuole stringere un accordo commerciale con i due cugini, Muorzo (Stefano Meglio) funzionario comunale il cui compito è quello di controllare la salubrità delle terre dove sorgono le aziende, Cyril (Ivan Senin) ingegnere fisico russo emigrato in Italia per fare il bracciante agricolo stagionale, i cugini Scapece troveranno la forza di agire secondo coscienza attingendo  a quel mondo di antichi valori in cui ancora credono e l’arrivo di Regina (Angela Di Matteo), ex fidanzata di Aniello, diventerà provvidenziale per l’happy end finale.

I fiori del latte è una commedia che ha la capacità di affrontare un tema ancora attuale e scottante mescolando sempre il divertimento e la comicità con la riflessione e il sociale, senza mai cadere in facili moralismi o in giudizi banali.

Come ama ripetere Biagio Izzo “Certo il teatro non può avere la presunzione di risolvere i problemi, non vogliamo fare i paladini, però è giusto portare in scena anche queste problematiche offrendo degli spunti di riflessione, invitare gli spettatori ad una presa di responsabilità individuale perché il vero cambiamento può partire solo dal basso diventando ognuno di noi custodi e tutori della nostra Terra.”

Applausi a scena aperta e ovazione finale per tutti. Al termine dello spettacolo, il consueto omaggio della tradizionale maschera, simbolo della rassegna Vacantiandu ideata dal graphic designer Alessandro Cavaliere e realizzata dal maestro Raffaele Fresca, che il direttore artistico Nico Morelli e il direttore amministrativo Walter Vasta hanno consegnato a Biagio Izzo.

 

Tra gli eventi ammessi a contributo dell’Assessorato Regionale alla Cultura e al Turismo,  nella graduatoria definitiva del bando per la “Valorizzazione di Beni Culturali e il Rafforzamento dell’attuale Offerta Culturale presente in Calabria”, azione 1 tipologia 1 “Eventi Storicizzati annualità 2018”, c’è pure il “Calabria Fest”, Festival della Nuova Musica Popolare Contemporanea Italiana, progetto proposto dall’ Associazione Culturale “Art-Music&Co” di Lamezia Terme.

A darne comunicazione ufficiale è la dottoressa Giusy Leone, presidente dell’Associazione, che conferma l’inoltro ai Commissari Prefettizi dei dettagli dell’evento, che dovrà svolgersi nel mese di giugno nel Centro Storico di Nicastro, tra Corso Numistrano e il chiostro di San Domenico.

A seguito dell’approvazione del progetto da parte della Regione Calabria con relativo Decreto Dirigenziale dello scorso 21 dicembre – comunica Leone - abbiamo proceduto a darne conferma al Comune, visto che l’evento sarà ad ingresso libero e, nelle nostre intenzioni, dovrebbe riprendere il format delle prestigiose edizioni  del Calabria Fest che si è svolto a Lamezia dal 2006 al 2010, con il ben noto Villaggio Musicale, in collaborazione con Radio Rai. E’ nostra intenzione riportarlo a quei fasti, con diverse modifiche, ma la stessa struttura operativa, con la direzione artistica affidata a Ruggero Pegna e quella tecnica a Giacinto Lucchino.”.

Il nostro sforzo – prosegue la presidente di Art-Music&Coè quello di realizzare un evento di elevatissima risonanza mediatica e grande partecipazione di pubblico, che riporti a Lamezia migliaia di spettatori di ogni età, soprattutto giovani, peraltro nel mese tradizionalmente legato alle storiche festività della Città.

La nostra associazione – conclude Giusy Leone - è nata anche con lo scopo di riattivare questo Festival di enorme successo, che non era stato più sostenuto economicamente dal Comune, contribuendo alla  valorizzazione di uno dei Centri storici più belli, capienti e accoglienti della Calabria, come è quello che si affaccia su Corso Numistrano, da Piazza della Cattedrale al Complesso del Chiostro di San Domenico.”.

Da parte sua, il direttore artistico Ruggero Pegna ha confermato che la collaborazione di Radio Rai è in fase di definizione ed ha anticipato qualche notizia sul Festival: “Ho appreso con entusiasmo la volontà di Art-Music&Co di voler riproporre questo progetto, seppur con diverse novità. Al momento posso confermare che la conduzione e la consulenza musicale saranno affidate a Gian Maurizio Foderaro, nome storico del panorama radiofonico italiano e, in particolare della Rai, già membro della giuria di qualità di Sanremo e conduttore delle ultime edizioni di Musicultura a Macerata. L’evento si svolgerà in cinque giorni: i primi due legati ad iniziative collaterali e gli altri tre con spettacoli serali durante i quali ci saranno le finali tra

 artisti e band selezionati a livello nazionale, con i vincitori di altri prestigiosi Festival, due band regionali e dei big ospiti”.

Tutti i dettagli saranno comunicati nel corso di una conferenza stampa, appena saranno definiti tutti gli aspetti burocratici, come sottolinea Giacinto Lucchino: “Ora, ci aspettiamo che il Comune, al quale viene offerta una grande occasione di promozione e valorizzazione dell’intera Città , espleti quanto di competenza dei propri uffici, in modo da procedere con ogni fase preparatoria.”.  

 

La biblioteca della Camera di Commercio è operativa. Nei giorni scorsi, infatti, si è conclusa la procedura di selezione che ha permesso all’Ente camerale di inserire nel proprio organico due nuove figure che, grazie ad altrettante borse di studio annuali, si occuperanno della gestione della biblioteca. Si tratta di Francesco Procopio, 34 anni, laureato in Storia e Conservazione dei beni artistici all’Unical, con pregresse esperienze professionali presso la biblioteca comunale “De Nobili” di Catanzaro e presso l’università “Magna Graecia”, e di Sarah Procopio, 25 anni, archivista diplomata e laureata in Scienze Storiche ed Orientali all’università di Bologna, per l’ammissione al Dottorato di Ricerca ha redatto un progetto sulla storia della produzione e della commercializzazione della seta in Calabria. La biblioteca, inoltre, si avvale della consulenza professionale gratuita di Maria Teresa Stranieri, già direttrice della biblioteca comunale “De Nobili”.

«Sono felice di aver visto sin da subito grande voglia di fare e tanto entusiasmo da parte dei vincitori delle borse di studio – ha spiegato Daniele Rossi, presidente della Camera di Commercio di Catanzaro -, a loro va il mio personale augurio di buon lavoro. Un grazie particolare, poi, lo rivolgo a Maria Teresa Stranieri per la passione e la disponibilità messe in questo progetto. Il patrimonio culturale rappresentato dalla biblioteca camerale merita di essere conosciuto da tutti, per questo motivo l’attività della biblioteca sarà incentrata sia sul suo inserimento nel circuito ISBN che sulla promozione di eventi culturali specifici. Apriamo alla Calabria le porte del mondo della cultura e della formazione economica mettendo a disposizione migliaia e migliaia di volumi, alcuni dei quali unici: siamo orgogliosi della nostra biblioteca!»

In scena, giovedì sera, al Teatro Comunale di Catanzaro Colpo di scena, il nuovo spettacolo scritto diretto e interpretato da Carlo Buccirosso e inserito nel cartellone della rassegna teatrale Vacantiandu con la direzione artistica di Diego Ruiz, Nico Morelli e la direzione amministrativa di Walter Vasta.

Un thriller dalle tinte noir con un mistero che aleggia vago riservando un finale inaspettato che spiazza un po’ lo spettatore. Criminalità, senso della giustizia, certezza della pena, tutela per chi subisce violenze e soprusi sono i cardini attorno a cui ruota lo spettacolo. Il noto attore partenopeo questa volta veste i panni di un integerrimo vice questore di provincia, Eduardo Piscitelli, con l’ambizione di garantire la sicurezza dei cittadini ripulendo il mondo dai delinquenti. Ad aiutarlo in questa missione quotidiana ci sono l’ispettore Murolo, i giovani agenti rampanti Varriale, Di Nardo e Farina e la rassicurante sovrintendente Signorelli. Tutti a dare la caccia al feroce Michele Donnarumma che darà filo da torcere al povero vice questore facendo vacillare tutte le sue certezze. Piscitelli cercherà conforto tra gli affetti familiari nella sua baita di montagna dove ad attenderlo ci sono il padre Marcello, ex colonnello dell’esercito affetto da Alzheimer, Gina la sua bisbetica badante rumena, la suadente dottoressa Cuccurullo e… un imprevedibile “colpo di scena” finale!
Nato dalla felice penna di Buccirosso, lo spettacolo prosegue con successo un filone drammaturgico più maturo con storie molto strutturate in cui si intrecciano sapientemente il registro comico e quello drammatico, personaggi a tutto tondo, tematiche sociali importanti attinte dalla vita reale ma sempre proposte con intelligente ironia.

Un teatro “popolare”, il suo, che sa parlare al cuore del pubblico.

In scena, insieme a Carlo Buccirosso, un cast di attori eccellenti Gino Monteleone, Gennaro Silvestro, Peppe Miale, Monica Assante di Tatisso, Elvira Zingone, Roberta Gesuè, Giordano Bassetti, Fiorella Zullo e Matteo Tugnoli.

Si apre oggi la mostra fotografica "Lamezia ieri e oggi" dedicata ai primi 50 anni della città di Lamezia Terme. La mostra, visitabile fino a venerdì 21 dicembre, è organizzata dal Sistema Bibliotecario Lametino, dal Comune di Lamezia Terme e dal Chiostro Caffè Letterario.

La mostra fotografica – realizzata con le foto storiche della città tratte dalla collezione della rivista Storicittà acquistate qualche anno fa dal Comune di Lamezia Terme – sarà ospitata al Chiostro Caffè Letterario di piazzetta San Domenico.

L'appuntamento, incluso nel cartellone della quarta edizione di Natale in biblioteca, ci regalerà un excursus in oltre un secolo di Lamezia Terme prima e dopo l'unione della città.

Una carrellata di immagini per scoprire e riscoprire le persone più rappresentative della storia della nostra città: dal presbitero e saggista Pietro Ardito, al politico e patriota Giovanni Nicotera (da cui prende il nome il corso principale dell'ex comune di Nicastro); dal pilota Guido D'Ippolito (cui è dedicato il maggiore stadio cittadino), al barone Nicola Nicotera di Martà; dalla medaglia d'oro al valor militare Elvidio Borelli, al filosofo Francesco Fiorentino (da cui prende il nome la piazza storica dell'ex comune di Sambiase), passando per gli scrittori e poeti Enrico Borrello e Franco Costabile. Queste sono solo alcune delle personalità che arricchiranno la mostra.

Non solo figure che hanno conquistato la notorietà nazionale partendo dalla città della piana, la mostra, infatti, avrà molte fotografie raffiguranti momenti importanti della città come la fondazione negli anni Trenta dell'ex comune di Sant'Eufemia, la visita del duce Benito Mussolini al neonato comune litoraneo, e scene di vita quotidiana della popolazione.

Insieme alle foto storiche di Lamezia Terme saranno esposte le immagini della rassegna "Impressioni mobili", organizzata da Open Space Associazione Culturale in collaborazione con il Sistema Bibliotecario Lametino e Igers Lamezia Terme, sulle persone e i momenti della Lamezia Terme del 2018 a formare un gradevole e a tratti nostalgico contrasto tra passato e presente della città.

 

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