Con il reddito di cittadinanza percepito due tunisini finanziavano il terrorismo

Hanno percepito indebitamente il reddito di cittadinanza - per un importo di circa 12mila euro - che sarebbe stato usato anche per finanziare attività di terrorismo islamico. Per questo motivo due cittadini tunisini sono stati denunciati dalla Guardia di finanza di Bologna.

I due, secondo le indagini dei militari, sarebbero responsabili di aver finanziato un pericoloso 'foreign fighter' islamico iscritto nelle liste antiterrorismo del Belgio, e localizzato in Tunisia, fino allo scorso mese di aprile. I soldi sarebbero stati trasferiti attraverso un servizio di 'money transfer' in provincia di Ferrara.

Nel corso delle indagini, riporta l'agenzia Ansa, finalizzate all'individuazione dei redditi utilizzati per i versamenti al presunto terrorista, i militari della Guardia di finanza hanno accertato che gli indagati percepivano il reddito di cittadinanza, dichiarando posizioni reddituali e lavorative false. Ora dovranno anche restituire i circa 12 mila euro percepiti indebitamente. I due cittadini tunisini sono stati anche denunciati per il reato di invasione di terreni o edifici. Dal 2011 occupavano un alloggio popolare pur non avendone alcun titolo.

Il caso dei due tunisini ne ricorda un altro. Nel giugno scorso, sempre a Bologna, la procura chiede il rinvio a giudizio di quattro stranieri accusati di aver finanziato il terrorismo jihadista internazionale e di aver favorito l'immigrazione clandestina. Tre avrebbero raccolto e inviato in Somalia denaro destinato all'acquisto di armi e munizioni per i gruppi terroristici Al Shabaab e Onlf (Ogaden national liberation front), attivi proprio in Somalia e in Etiopia. Tra le somme nel mirino degli investigatori anche 6.915,40 euro che uno dei tre aveva "procacciato" ottenendoli dal welfare francese, approfittando dello status di rifugiato.

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